Capitolo 20

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"Dio, sei totalmente un controsenso lo sai?!" mi passai una mano tra i capelli cambiando tono.

"Chi io? E perché sentiamo?" alzò le sopracciglia girandosi verso di me a petto nudo.

"Mi stai provocando tu adesso."

"Non sto facendo nulla." disse ovvio.

"Ti fai vedere così da me e sei fottutamente..." mi interruppi da sola non avendo le parole in bocca.

Strinsi un pugno guardandolo ancora e camminai per la stanza. Non riuscivo ad ammettere a me stessa che Draco come ragazzo, mi piaceva.

"Fottutamente cosa?" si avvicinò nuovamente a me leccandosi le labbra.

"Niente." sussurrai.

"Ok." rispose freddo e si allontanò cambiandosi vestiti senza problemi chiaramente sempre davanti a me.

Infastidita me ne andai nel bagno a cambiarmi e quando uscii vidi Draco steso sotto le coperte, girato dal lato del pavimento con gli occhi chiusi e il respiro pesante, stava già dormendo.

Sbuffai e mi sedetti sul letto a fissare il vuoto, volevo dormire ma al tempo stesso non avevo sonno e alla fine i miei pensieri presero il sopravvento ed ebbero la meglio su me stessa.

Mi rannicchiai sdraiata sul letto con le coperte fino al seno dando le spalle a Draco e iniziando a piangere in silenzio.

Tutti i ricordi più brutti mi stavano passando per la mente e una volta che ce li avevo in testa, mandarli via era praticamente impossibile per me.

Mio padre che mi violentava anche quando lo pregavo di smetterla.

Piangevo e urlavo ma lui non si fermava mai, non aveva mai avuto pietà di me, né lui né mia madre che non faceva niente per evitare che venissi stuprata da suo marito.

Le maledizioni Cruciatus che subivo ogni volta che mi ribellavo, che rispondevo male o che semplicemente mi rifiutavo di farmi stuprare.

Le mie prime mestruazioni e il fatto che venni cruciata anche quel giorno perché mio padre non poteva scoparmi.

Piansi ancora per minuti interi e non riuscii ad evitare dei singhiozzi che purtroppo svegliarono Draco.

Me ne accorsi perché lo sentii spostare i cuscini e avvicinarsi troppo a me. Intrecciò le braccia attorno alla mia vita e mi accarezzò la pancia avvicinandomi a sé, così tanto che sentii la sua protuberanza premere sul mio sedere.

Non avevo quasi più paura di lui.

"Ivy, hey." sussurrò.

"Mi dispiace, scusami." continuai a piangere mettendomi una mano sul viso.

"Guardami." disse facendomi lentamente voltare verso di lui.

Incrociai i suoi occhi uguali ai miei e mi morsi forte il labbro inferiore.

"Che succede?" mi chiese accarezzandomi i capelli.

"Tutto, m-mio padre..." balbettai con la voce incrinata.

"Dai vieni qui, stai tranquilla ok?" mi disse prendendomi tra le sue braccia per stringermi.

Annuii e poi lui portò la sua mano fredda sul mio mento così da alzarmelo verso il suo viso e guardarmi bene in faccia.

"Hai ancora paura? Di me intendo." chiese.

"Sta cominciando a passare, non mi hai mai fatto niente tu." dissi.

"Sai che sei bellissima quando piangi?" si lasciò sfuggire.

Lo fissai negli occhi e mi spuntò un sorriso.

"Sì?" alzai le sopracciglia.

"Sì, davvero." disse.

"Grazie Draco."

"Vuoi dormire?" domandò.

"Non ci riuscirò mai, è che ho troppi pensieri." dissi io.

"C'è un modo per non farti più pensare." sibilò lussurioso.

"E sarebbe?" scossi un po' la testa ancora con gli occhi lucidi e gonfi.

Di scatto e senza darmi il tempo di realizzare nulla, Draco si avvicinò al mio viso, mi guardò le labbra per poi baciarmi subito dopo.

Sbarrai gli occhi appena me ne resi conto ma poi li chiusi perché il contatto con la sua bocca mi piaceva. La sua mano stringeva saldamente il mio fianco e l'altra era sulla mia guancia.

Aprii piano la bocca e sentii la sua lingua entrare a contatto con la mia, non sapevo minimamente dove mettere le mani ma istintivamente ne portai una sulla sua spalla e l'altra tra i suoi soffici capelli biondo platino.

Draco poco dopo, poggiò le mani sul materasso e senza mai staccarsi dalle mie labbra, si mise sopra di me. Quella posizione purtroppo portò in me ricordi orrendi e di conseguenza mi staccai velocemente iniziando a tremare.

"D-Draco, no, ti prego." balbettai agitatissima.

"Ivy, guardami." disse calmo restando immobile a guardarmi.

Lo guardai ascoltandolo.

"Ricordati ciò che ti ho detto, non ti toccherò a meno che non sia tu a dirmi di farlo, riesci a ricordarti questa cosa?" domandò ovvio aggrottando leggermente le sopracciglia.

Mi sentii una cretina in quel momento.

Annuii imbarazzata.

"Scusa." sussurrai.

"Non devi scusarti di nulla, va bene avere paura, ma di me non devi averla." mi disse e poi premette di nuovo le sue labbra sulle mie.

Inserii la lingua nella sua bocca e gli toccai la schiena e i fianchi lasciando che lui mi baciasse per minuti interi...o forse ore. Persi la cognizione del tempo quella notte.

Nonostante tra me e lui, tutto si fermò ai baci, quei baci erano così pieni di qualsiasi cosa che era come se avessimo fatto l'amore.

I ricordi brutti, tutti i miei incubi, svanirono dalla mia mente non appena le labbra di Draco toccarono le mie per la prima volta.

Era dolcissimo con me, tra un bacio e l'altro mi ripeteva di stare tranquilla, di fidarmi di lui. Non mi avrebbe fatto del male e lo sapevo, all'inizio era difficile stare tranquilla dopo tutto quello che avevo passato ma era lui a tranquillizzarmi. Il modo in cui mi toccava, in cui guardava, senza nessuna intenzione sessuale, senza malizia, lo faceva solo con amore, come se volesse prendersi cura di me e questo era magnifico tanto quanto molto importante per me.

Non ricordo come ci addormentammo quella notte, forse a forza di baciarci o forse tenendoci abbracciati.

Mi svegliai con la testa poggiata sul petto di Draco e qualcuno che bussava incessantemente alla porta.

Mi misi seduta e mi passai una mano tra i capelli alzandomi dal letto. I ricordi di poche ore prima raffiorarono nella mia mente e sorrisi mentre aprii la porta ritrovandomi il professor Piton davanti.

"Buongiorno professore." dissi educatamente.

"Signorina Carrow, siete in ritardo, stiamo aspettando solo voi per andare via, o vi sbrigate o rimanete qui." sibilò severamente lui.

"Ah, ci scusi, cinque minuti massimo e siamo giù." dissi frettolosa.

"Me lo auguro!" esclamò e se ne andò.

Richiusi la porta e corsi a svegliare Draco scuotendolo.

"Draco, svegliati, è tardi!"

"5 minuti." mormorò con voce roca girandosi a pancia in giù.

"No non c'è tempo, è tardissimo, dobbiamo essere giù tra 5 minuti, dai." continuai a scuoterlo finché non si alzò.

𝚗𝚒𝚐𝚑𝚝𝚖𝚊𝚛𝚎//𝙳𝚛𝚊𝚌𝚘 𝙼𝚊𝚕𝚏𝚘𝚢 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora