Capitolo 17🔴

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"Ma no Ivy, vai, perché no?" chiese.

"Non so, non conosco nessuno." mormorai in imbarazzo.

"Beh ma non preoccuparti, io sono Millicent Bulstrode e ci sarò anche io, se vuoi ci conosciamo, poi farai amicizia facilmente." disse lei.

"Visto?" mi incitó Hermione accarezzandomi la spalla.

"E va bene, ci sarò, quando dovrei andarci?" domandai.

"Partiamo domani pomeriggio alle 5, l'appuntamento per la partenza è davanti alla sala grande, ok?" disse lei mentre la vidi scrivere il mio nome su una pergamena che teneva in mano, probabilmente era una lista.

"Ok, chi professore ci sarà?"

"Il professor Piton, la professoressa Carrow e il professor Vitious." mi rispose Millicent.

Sbuffai nervosa e mi alzai di scatto.

"Mia madre sempre in mezzo alle palle!" esclamai.

"Tua madre? Ah ma aspetta tu sei la figlia della Carrow?!" sbarrò gli occhi.

"Purtroppo, ma non sono sua figlia biologica, sono stata adottata." ci tenni a sottolineare quella cosa.

"Caspita è severa la Carrow, immagino che tipo di mamma sia." parlò.

"Uno schifo." dissi scocciata.

"Mi dispia-..."

"Sta tranquilla, grazie di essere passata comunque, ci vediamo domani." sussurrai interrompendo ciò che stava per dirmi.

Non volevo fare pena a nessuno ma a quanto pare era così. Se avessi raccontato la mia intera vita in un libro e lo avessi fatto leggere a tutti, probabilmente ogni pagina sarebbe bagnata dalle loro lacrime versate per me, lacrime di dispiacere, di amarezza, tristezza, rabbia e depressione. Nessuna lacrima di gioia, nessuna gioia vera nella mia vita.

Mi rifugiai in camera mia e pensai a Draco la maggior parte del tempo, quel ragazzo non mi usciva dalla testa e non capivo il perché. Da quando quella notte stava per baciarmi, non riuscivo a smettere di pensarlo, non riuscivo a smettere di pensare a cosa fosse successo se non mi fossi mai spostata.

Mi addormentai ma forse era meglio se rimanevo sveglia.

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Uscii dalla doccia e prima di legare un asciugamano in vita, mi misi davanti allo specchio ad osservarmi. Il mio seno cresceva sempre di più, all'età di 14 anni era normalissimo ed io un po' mi piacevo anche se avrei preferito non si notassero i miei dettagli femminili, avevo paura di mio padre.

Lo avevo nominato cazzo.

Proprio lui entrò nel bagno senza bussare in quel momento, proprio in quell'attimo in cui ero nuda. Mi voltai verso di lui che mi sorrise squadrandomi per bene.

"Uh, che bella troietta abbiamo qui, vediamo se il mio cazzo nella fica ti piacerà come la scorsa volta, andiamo." mi afferrò il braccio sbattendomi violentemente al muro.

"No." urlai terrorizzata tentando di scappare ma un suo schiaffo forte sulla guancia mi immobilizzò.

Scoppiai in lacrime ma lui nel frattempo aveva già abbassato i pantaloni e le mutande. Indossò un preservativo al volo e mi penetrò con un colpo secco facendomi urlare dal dolore. Strizzai gli occhi e girai il viso di lato. Avevo la nausea.

Pregai di smetterla ma ovviamente non serví a niente. Più spingeva e più mi faceva male, tentavo in tutti i modi di allontanarmi ma lui mi teneva stretti i polsi impedendomi di liberarmi da lui. Era terribile. Un incubo.

Mentre venivo violentata, mia madre anche entrò nel bagno e sorrise lievemente appena ci vide.

"A-Aiutami, ti prego." la pregai con voce rotta.

"Oh no non posso Ivy, rilassati..buon divertimento!" disse per poi richiudere la porta.

Piansi più forte non vedendo l'ora che quella tortura finisse.

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Mi svegliai di scatto a causa di Hermione che mi scuoteva tentando di svegliarmi. Era seduta sul bordo del mio letto e mi guardava preoccupata.

"Ivy, tesoro, hey." mi chiamò.

"Hermione." la guardai e scoppiai in lacrime abbracciandola.

Mi aveva svegliata da quell'incubo orrendo.

Ero stanca di tutto. Cosa avevo fatto di male per meritarmi tutto quel dolore?

"Tranquilla Ivy." sussurrò ricambiando l'abbraccio mentre mi accarezzava la testa.

"Stavo urlando vero?" domandai sottovoce.

"Molto." sussurrò lei tenendomi stretta.

Di lei non avevo paura, era una ragazza, se fosse stato un ragazzo non lo avrei mai abbracciato in quel modo.

"Scusami, non volevo svegliarti." mormorai asciugandomi un po' le lacrime.

"Ma non dirlo neanche, mi dispiace per te, non sai quanto." disse.

Non risposi nulla, le parole non bastavano, i gesti sì e la strinsi nel mio abbraccio ancora finché non mi addormentai. Non me la sentivo onestamente di raccontarle cosa avevo sognato ma tanto lei sapeva tutto, lo immaginava. Tanto solo due cose potevo aver sognato, o che venivo stuprata o picchiata, quindi.

La mattina mi svegliai di pessimo umore ma dovevo partire e quindi tentai di stare il più bene possibile anche se era difficile.

Passai tutto il mio tempo con Hermione e strinsi un po' d'amicizia anche con Harry Potter e Ron Weasley. Quando poi arrivò l'ora della partenza, io con il mio baule ci dirigemmo davanti alla sala grande dove una folla di altri studenti stava attendendo.

Mia madre neanche mi guardava in faccia, si era accorta della mia presenza però parlava solo con il professor Piton.

Partimmo per Hogsmeade a piedi e poi con una barchetta attraversammo il lago nero. Io non parlavo con nessuno, proprio con nessuno ma passavo il tempo a vedere Draco. Era partito anche lui e non lo sapevo. Sentivo però che il mio umore miglioró non appena lo vidi.

Più lo guardavo e più non facevo altro che pensare a quanto fosse attraente in ogni singolo movimento che compieva.

"Bene, eccoci arrivati, le stanze sono miste per due persone, divertitevi e non fatevi cacciare dall'hotel." ci avvisò il professor Vitious.

Fuori faceva freddo e c'era la neve, fortuna che entrammo subito in questo albergo.

"I nomi e le rispettive stanze sono segnate lì." disse Piton freddo indicandoci un cartellone infondo alla sala.

"Saró io a punire chiunque si comporterà male." aggiunse mia madre facendomi venire il sangue al cervello.

La odiavo più di qualsiasi altra cosa, sia lei che Elijah. Loro non mi avevano mai voluto un minimo di bene e di conseguenza io smisi di volerglielo, purtroppo da piccola gli volevo bene però, perché ero innocente e ancora non sapevo quanto male mi stessero causando.

Tutti gli studenti si avvicinarono al cartellone, compresa io, cercai il mio nome tra i tanti e quando lo trovai rimasi a bocca aperta. Non poteva essere possibile.

Stanza 27, Malfoy e Carrow.

𝚗𝚒𝚐𝚑𝚝𝚖𝚊𝚛𝚎//𝙳𝚛𝚊𝚌𝚘 𝙼𝚊𝚕𝚏𝚘𝚢 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora