ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 𝟖 - ʀɪꜱᴘᴏꜱᴛᴇ

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𝐓𝐡𝐞 𝐓-𝐊𝐢𝐥𝐥𝐞𝐫
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Il pomeriggio era trascorso in un'atmosfera tesa e silenziosa. Jimin sedeva al tavolo della cucina, con lo sguardo fisso sullo schermo del suo cellulare. Le sue dita scorrevano distrattamente sulla superficie del dispositivo, ma la sua mente era altrove, persa nei pensieri tormentati che lo assillavano da quella notte. Da quando aveva attaccato Jungkook, i due non si erano più parlati. Ogni sguardo era diventato una freccia carica di ostilità, ogni silenzio pesante come un macigno.

Gli altri membri erano nel soggiorno, immersi in conversazioni a tratti leggere, a tratti silenziose. Namjoon e Yoongi discutevano di qualcosa a bassa voce, Taehyung e Hoseok si scambiavano sguardi nervosi. La tensione era palpabile, come una nube densa che avvolgeva l'intero ambiente.

Mentre Jimin continuava a giocherellare con il telefono, Jin entrò nella cucina. I suoi passi erano decisi, e senza dire una parola, si avvicinò a Jimin, posandogli le mani sulle spalle. Il contatto improvviso fece trasalire Jimin, che si voltò bruscamente.

"vieni con me." Disse Jin, con la voce calma ma ferma.

Jimin lo guardò con sospetto, cercando di capire cosa stesse succedendo. "dove mi porti?" Chiese, e la sua voce era appena un sussurro.

Jin non rispose, limitandosi a spingerlo delicatamente verso la porta della cucina. Jimin, confuso e irritato, lo seguì controvoglia, nonostante il silenzio di Jin fosse piuttosto eloquente. La tensione fra lui e Jungkook era diventata insopportabile per tutti, ma Jimin non aveva alcuna intenzione di affrontare la questione. 

Non ora, almeno.

Attraversarono il breve corridoio che separava la cucina dal soggiorno. Quando entrarono, tutti gli occhi si puntarono su di loro. Jimin sentì subito il peso di quegli sguardi, soprattutto quello di Jungkook. Lo guardò, e immediatamente avvertì una scarica di rabbia. Jungkook era seduto dall'altra parte della stanza, con le braccia incrociate sul petto, e lo sguardo duro e indifferente. Nessuno dei due disse una parola, ma la tensione tra loro era così forte che sembrava quasi palpabile, come un filo teso pronto a spezzarsi.

Jin fece un respiro profondo, guardando gli altri. "non possiamo andare avanti così." Iniziò, con la sua voce ferma ma carica di preoccupazione. "questa situazione sta diventando insostenibile."

Jimin incrociò le braccia, voltandosi leggermente. "non ci voglio parlare con lui." Disse freddamente, indicando Jungkook con un rapido movimento della testa.

Jin lo fissò, con il suo sguardo severo. "dovrai farlo, invece. Questa discussione assurda tra voi due sta diventando un problema per tutti. È meglio chiarire subito."

Jimin sbuffò, quasi a voler sminuire l'intera situazione. "non c'è niente da chiarire."

"non è vero." Intervenne Jin, con il tono leggermente più duro. "c'è molto da chiarire, e lo farete ora."

Anche Jungkook sbuffò, incrociando le braccia e guardando altrove, palesemente infastidito. Jin li fissò entrambi, con gli occhi che brillavano di una determinazione che non lasciava spazio a repliche. "iniziamo da Jimin." Annunciò. "dì quello che devi dire."

Jimin alzò gli occhi al cielo, visibilmente irritato, ma alla fine decise di parlare. "vorrei solo capire ..." Iniziò, con la voce leggermente tremante di rabbia trattenuta. "perché da notti mi fissa mentre dormo e poi fa finta di niente."

Jungkook fece per rispondere, ma Jin lo interruppe immediatamente. "aspetta il tuo turno." Lo ammonì, con un tono che non ammetteva repliche. Jungkook sbuffò di nuovo, incrociando le braccia ancora più strette e guardando fisso davanti a sé, mentre Jimin continuava.

𝐓𝐡𝐞 𝐓-𝐊𝐢𝐥𝐥𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora