𝐓𝐡𝐞 𝐓-𝐊𝐢𝐥𝐥𝐞𝐫
_____I BTS camminavano lungo il sentiero di campagna, il buio che avvolgeva la strada sembrava farsi più denso ad ogni passo, come se la notte stessa li stesse osservando. I rumori della natura erano assenti, come se l'intero mondo fosse in attesa di qualcosa. Il vento sibilava tra gli alberi, e le ombre si allungavano, danzando nel chiarore della luna. Il gruppo, benché composto da sette uomini coraggiosi, si sentiva come se stesse entrando in un territorio che non apparteneva a nessuno.
Jungkook camminava al centro, con le mani nelle tasche della giacca, e lo sguardo fisso davanti a sé. Il suo passo era sicuro, eppure nel suo cuore non c'era 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐟𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐚 che cercava di trasmettere agli altri.
"non capisco perché stiamo ancora andando avanti con questa storia del fantasma." Disse Jungkook, rompendo il silenzio che li aveva avvolti durante il tragitto. La sua voce era decisa, ma anche un po' stanca. "è tutta una sciocchezza. Non esistono i fantasmi, è ridicolo."
Jimin, che camminava a fianco di Jin, alzò gli occhi al cielo, come se la sua pazienza stesse per esaurirsi. "lo hai già detto mille volte, Jungkook." Rispose con un sorriso tirato. "ma io l'ho visto con i miei occhi, quindi non è una sciocchezza."
Jungkook lo guardò per un istante, poi scosse la testa. "forse è proprio per questo che stai cercando di convincerci di qualcosa che non esiste. Vuoi che gli altri credano che hai visto qualcosa di speciale." Il suo tono era fermo, quasi accusatorio.
"non sto cercando di convincere nessuno, Jungkook." Rispose Jimin con un sorriso un po' forzato. "è la verità."
Yoongi, che camminava un po' più indietro, fece un piccolo sospiro e interruppe la discussione con un tono calmo ma deciso. "io credo a Jimin. È meglio scoprire cosa sta succedendo, piuttosto che ignorarlo e lasciare che le cose peggiorino."
Hoseok, che stava ascoltando in silenzio, si fece sentire con una risata nervosa. "scusate, ma non capisco proprio perché stiamo perdendo tempo con questa faccenda. Siamo qui da ore, e non vedo il punto di restare più a lungo. Non possiamo andarcene prima che sia troppo tardi per noi?" Il suo sguardo, che solitamente irradiava energia, era ora più preoccupato.
Namjoon, che camminava al fianco di Hoseok, non rispose immediatamente, ma si fermò un attimo, guardando avanti con serietà. "ho la sensazione che dobbiamo capire cosa sta succedendo. E se ci fosse davvero qualcosa di strano? Non possiamo andarcene senza cercare di risolvere tutto."
La discussione si affievolì mentre il gruppo arrivò davanti a una casa decrepita. La vecchia casa si stagliava contro la notte, oscura e silenziosa, come se fosse stata abbandonata per decenni. Le finestre erano buie, ma si poteva intravedere un accenno di luce tremolante all'interno. La porta di legno, consumata dal tempo, sembrava pronta a cedere al primo vento che l'avesse sfiorata.
Jin si fece avanti e si fermò davanti alla porta. "faccio io." Disse, il tono deciso ma con un pizzico di incertezza. Bussò con forza, facendo risuonare il rumore del legno che echeggiava nel silenzio circostante.
Dopo alcuni secondi, la porta si aprì lentamente, rivelando un uomo sui trentacinque anni, con i capelli castani, che indossava una maglia semplice e dei jeans. La sua espressione inizialmente era neutra, ma quando gli occhi dell'uomo si posarono su Jungkook, il suo viso cambiò improvvisamente.
I suoi occhi si spalancarono come se stesse vedendo un fantasma, e il suo respiro che sembrava essersi fermato per un attimo.
L'uomo non disse una parola, ma l'atmosfera cambiò immediatamente. Gli altri membri del gruppo si voltarono verso Jungkook, ma quest'ultimo, visibilmente confuso, alzò una mano in segno di disorientamento. "che cosa c'è?" Chiese Jungkook, ma la sua voce era bassa, come se anche lui fosse in preda a una sensazione che non riusciva a spiegare.
Jin cercò di rompere il silenzio. "siamo qui per parlare con la vecchia- CIOÈ, VOLEVO DIRE, c-con la signora. È molto importante. Potremmo entrare?" La sua voce era agitata, ma allo stesso tempo calma, anche se ogni parola sembrava pesare più del solito.
L'uomo non rispose subito, ma fece un passo indietro, come se stesse valutando se permettere loro di entrare. Poi, con una smorfia, fece per chiudere la porta, ma Namjoon si avvicinò rapidamente, bloccandola con la mano.
"per favore." Implorò. "deve lasciarci entrare. È molto importante."
Nel momento in cui la porta stava per essere chiusa, una figura comparve dietro l'uomo. Era la vecchia. Con un movimento lento ma deciso, la donna alzò lo sguardo verso il gruppo e disse : "falli entrare."
L'uomo la guardò con occhi pieni di preoccupazione, come se non fosse affatto d'accordo con la sua decisione. "ma come? Mamma, non puoi farli entrare così, è pericoloso." Disse, cercando di dissuaderla.
Hoseok sussurrò all'orecchio di Yoongi. "ah, ma quindi lui è suo figlio?" Il tono era quello di una domanda innocente, ma Yoongi lo guardò con un'espressione quasi annoiata.
"perché, non l'avevi capito?" Rispose Yoongi, alzando un sopracciglio.
Il gruppo entrò nella casa con circospezione, sentendo l'aria che sembrava più pesante al loro passaggio. La casa era vecchia e piena di oggetti che sembravano provenire da un'altra epoca : mobili polverosi, tappeti consumati, quadri di volti sconosciuti appesi alle pareti.
La vecchia guardò Jungkook non appena entrò, e l'espressione sul suo volto era difficile da interpretare, ma il suo sguardo era deciso, quasi accusatorio. Non sembrava contenta della sua presenza.
Jin si schiarì la gola, cercando di trovare le parole giuste. "ci scusiamo per il disturbo, ma ... " Cominciò Jin, ma fu subito interrotto da Yoongi.
"nella nostra casa stanno succedendo cose strane." Disse, con il suo tono freddo e preciso. "volevamo chiedere se per caso sa cosa potrebbe causare tutto questo."
Namjoon prese la parola, annuendo. "innanzitutto la ringrazio per averci fatto entrare. Siamo confusi e anche spaventati. Non sappiamo cosa stia succedendo ... "
La vecchia li interruppe, tornando a fissare Jungkook. La sua espressione era implacabile, come se volesse dire qualcosa senza parlarne apertamente.
Jimin, che si era accostato alla vecchia, fece un passo avanti. "si ricorda quando ci siamo incontrati la prima volta?" Chiese. "lei ha detto qualcosa come 'come è possibile'. Cosa intendeva con quelle parole?" La sua voce era calma, ma c'era una sottile urgenza.
La vecchia lo guardò intensamente, e poi, con un sospiro profondo, rispose : "vuoi sapere il perché?" I suoi occhi erano fissi su Jungkook mentre parlava. Jimin subito annuì, e gli altri rimasero in silenzio, con il cuore in gola.
"è lui il problema." Disse la vecchia, e il suo tono non lasciava spazio a dubbi. La tensione nell'aria aumentò di colpo. Hoseok, spaventato, fece un passo indietro. "che-che cosa vuole dire?" Chiese, ma la sua voce tremava.
La vecchia non sembrò voler aggiungere altro, ma guardando intensamente Jungkook, pronunciò lentamente le parole che lasciarono tutti senza fiato : "lui non dovrebbe essere vivo."
Un silenzio inquietante si abbatté sulla stanza, e i BTS rimasero paralizzati, con le parole della vecchia che rimbombavano nelle loro menti come un eco minaccioso.
Che diavolo stava succedendo?
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🅣🅞 🅑🅔 🅒🅞🅝🅣🅘🅝🅤🅔🅓...✍️
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𝐓𝐡𝐞 𝐓-𝐊𝐢𝐥𝐥𝐞𝐫
Fiksi Penggemar𝐶𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑖𝑛𝑎 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎 : @𝑚𝑜𝑘𝑖𝑗𝑎 ɪɴ ᴄᴏʀsᴏ 𝐈𝐥 𝐬𝐞𝐠𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨. I BTS si concedono una vacanza in una tranquilla casa sul lago, desiderosi di riposo. Tuttavia, strani eventi iniziano a turbare la loro serenità, e...