All of our memories so close to me, just faded away.
All this time, you were pretending so much for my happy ending.
Avril Lavigne - My happy ending
«Sta svenendo?»
Helen è sempre la solita inopportuna. Andiamo, non sto svenendo. Vi pare che svengo davanti a tutti i miei amici e soprattutto a Penelope Rogers? Ho trentacinque anni, ho un ottimo lavoro, sono un padre, sono un uomo, dannazione, mica posso svenire come una femminuccia. Eppure mi gira un po' la testa. Sento il battito accelerato, ho i muscoli congelati, il respiro in affanno. Non riesco a muovermi, non riesco a pensare. Però devo mettermi a pensare, perché credo che Kirsten mi abbia appena detto che si sposa con Will e devo dire qualcosa. È mio dovere dire qualcosa. È buona educazione. Schiudo la bocca, ma la voce non riesce a uscire.
«Oh, sei morto?»
Uno schiaffo leggero mi colpisce sulla faccia. Helen mi passa una mano davanti agli occhi e, non ottenendo alcuna reazione, me ne molla un altro sul naso. Serro gli occhi, dolorante, e soffoco un'imprecazione. La spingo sul braccio e lei ha pure il coraggio di lamentarsi. La Ignoro e cerco di mettere insieme un pensiero lucido, qualcosa che abbia senso. Dai, Dylan, di' qualcosa.
«Tu... Tu e Will... Cioè, Bill...» Le parole escono a fatica, disordinate. Concentrati. «Tu e Bill cosa?»
Ok, poteva uscirmi meglio. Molto, ma molto meglio. Non riesco a non guardare Kirsten. Sembra devastata. Provo a dirle che è solo un attimo di sorpresa, che mi riprenderò, ma le parole mi sfuggono di nuovo. Non le trovo.
«Oh, è morto?»
Ignoro Helen, perché un fratricidio – o sorellicidio? – non rientra nei miei progetti. I miei occhi sono fissi su Kirsten, che sembra che finalmente sia in grado di parlare.
«Morgan, noi...» comincia, ma una voce squillante, una voce che ho sempre odiato e che adesso odio un po' di più, la interrompe.
«Si sposano, Dylan!» urla Penelope Rogers. Con le mani premute al petto, i suoi occhi scintillano di euforia. «Bill e Kirsten si sposano! Non l'hai capito? È una splendida notizia, non trovi?»
Il silenzio che ci avvolge fa quasi paura. È irreale, è imbarazzante, è un macigno addosso. Qualcuno si schiarisce la gola e vedo il viso di Kirsten rivolgersi a Penelope con un'espressione di disprezzo che, in altre circostanze, mi avrebbe fatto sorridere.
«Mamma, taci, dannazione», la gela, ma sua madre non sembra colpita. Si limita a scrollare le spalle. Tutti tornano a guardare me. tutti si aspettano una mia reazione.
Forza, Dylan. Ce la posso fare, lo so. Forzo un sorriso, sentendolo falso persino per me.
«Sì, è...» Tossisco per prendere fiato. «Penelope ha ragione. È una notizia meravigliosa. Congratulazioni. Sono felice per voi due, davvero.»Silenzio. Credo che nessuno mi creda. Solo Penelope sembra radiosa, ignara della tensione, ma vedo gli sguardi degli altri in sospeso, come se stessero aspettando che io dica altro, magari che mi mostri davvero felice o che mi metta a urlare. Mi verso dell'acqua, giusto per fare qualcosa. Lo bevo troppo in fretta, ma sono bravo a non strozzarmi con il liquido. Sarebbe stata una figuraccia che mi avrebbe dato il colpo di grazie. Poso il bicchiere e mi strofino le mani sulla giacca, come se volessi pulirle, ma non c'è niente da pulire. Non sapendo dove metterle, le infilo nelle tasche dei jeans.
Per fortuna, poi, qualcuno accorre in mio aiuto.
«C'è una festa da organizzare, allora!» esclama Megan, sollevando il suo calice quasi vuoto. Sorride in modo eccessivo, quasi spingendoci a imitarla. Apprezzo il suo tentativo di alleggerire la tensione, che viene subito spalleggiato da mia sorella.
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Il matrimonio della mia migliore amica
Romance"E così, domani ti sposi?" "Sì, ma niente di serio." Nella pittoresca cittadina di Riverview, Connecticut, sono tutti in fibrillazione: Kirsten Rogers, dolcissima madre single, annuncia le sue nozze con Bill, un affascinante cuoco di Boston. La noti...