Il matrimonio della mia migliore amica

VI - Il karma veste bianco.

Uccidimi.

Album Silente - Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Chi ho ucciso nella vita precedente?

No, perché devo aver fatto qualcosa di terribile, non c'è altra spiegazione. Devo essere stato tipo, che ne so, un dittatore sanguinolento o magari mi piaceva rubare le caramelle ai bambini. Forse ero un pirata particolarmente infame - uno di quelli che per due denari tradiva la ciurma, o un ladro che rubava ai poveri per dare ai ricchi. O magari sono stato quello che ha inventato i pantaloni a vita bassa nei primi anni 2000. Perché questa è una punizione troppo dura per non aver fatto niente di male.

Non posso accompagnare Kirsten a scegliere il vestito da sposa. Per la precisione, il vestito con cui sposerà un altro uomo. Che, tra parentesi, si chiama Bill. Bill. Come il nome di un vecchio compagno di golf o di un contabile che ti manda email passive-aggressive. E io, che di contabilità mi occupo per davvero, devo stare lì a dirle: "Oh, sì, questo vestito ti sta benissimo, vedrai che Bill ne rimarrà estasiato."  Bill. L'uomo perfetto. Quello che probabilmente indosserà uno smoking su misura il giorno del matrimonio, mentre io sarò relegato al tavolo con i parenti anziani. Sai cosa, Bill? Spero che il catering serva cibo troppo salato e tu abbia la pressione alta.

Andiamo, Dylan, non è niente di che. È solo un vestito. Un vestito che Kirsten indosserà mentre giura amore eterno a un altro uomo. Un vestito che verrà immortalato in mille foto. Foto che Fitz, un giorno, mostrerà ai suoi nipoti dicendo: "Ecco la nonna al suo matrimonio con il perfetto Bill!" Bill, con i suoi modi impeccabili, la sua sicurezza economica, il suo essere... Non-me. Non Dylan.

Ma cos'ho fatto di male? Dopotutto, sono una brava persona. Ho salvato bambini dalla strada, lavoro per una casa-famiglia, cerco di essere un buon padre – e un pessimo ex, ma non è di questo che stiamo parlando. E invece eccomi qui, con la prospettiva di passare un intero pomeriggio a interpretare il miglior amico gay di una commedia romantica trash anni '90.

Dai, Morgan, magari sarà divertente.

Certo, divertente. Come una colonscopia. O come un esame di diritto tributario. Mi divertirò moltissimo a guardarla girare per ore tra metri di tulle e pizzi, mentre pensa a quanto sarà felice con il suo perfetto Bill. L'unica cosa divertente sarà quando le commesse del negozio mi troveranno morto, stramazzato sotto una pila di abiti color avorio. A quel punto, magari, faranno una colletta per il mio funerale e potrò finalmente riposare in pace.

"Mi conosci meglio di chiunque altro", ha detto. Ma certo che ti conosco meglio di chiunque altro, ma questa non è una buona ragione per torturarmi. "Ho bisogno che mi dici che sono la più bella della piazza", ha aggiunto. E certo. Perché non lo sa già da sola. Ma sì, Kirsten, distruggimi lentamente. Magari scopro un nuovo talento nel masochismo.

Sia chiaro: io non sono innamorato di lei. Figuriamoci. È solo che odio Bill, tutto qui. Odio lui, odio il matrimonio, odio il vestito. Non è questione di sentimenti, è una questione di MI STA SULLE PALLE BILL, IL MATRIMONIO E TUTTA QUESTA SITUAZIONE ASSURDA.

Ma comunque, quale donna chiede al suo ex di aiutarla a scegliere il vestito per sposare un altro? È normale? È qualcosa che fanno tutte? Perché se sì, devo parlarne con qualcuno. Con un terapeuta. O con un esorcista. Cioè, sul serio, chi ho torturato nella mia vita precedente? Qualcuno di importante, immagino. Forse un santo. O un cucciolo di panda. I panda sono pure in via di estinzione.

Dai, Dylan, sei un uomo adulto. Non puoi rifiutare, non puoi fare scenate. Devi essere maturo.

Sì, certo. Maturo. Come no. Cosa c'è qualcosa di più maturo che sederti in un negozio pieno di veli, fiori e altre cavolate, mentre la tua ex, madre di tuo figlio, tua migliore amica, unica donna della tua vita, si prepara a sposare un altro? Ma come potevo dirle di no quando mi ha guardato con quegli occhi e con quel sorriso?