Capitolo 3

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Pov TEA

Ripenso alle parole di Catherine.
"Ci saranno delle conseguenze. Brutte conseguenze."
Non so cosa mi aspetterà in futuro, ma sarò pronta ad affrontarlo.

Cammino per il corridoio della scuola in cerca di Catherine, mi deve dare i suoi appunti di matematica per il compito in classe di domani. C'è troppa gente e non riesco a trovarla. Mi giro e mi guardo attorno cercando una testolina bionda, ma niente.
Potrebbe essere in biblioteca come a suo solito. Cerco di evitare le persone mentre vado verso la biblioteca ma qualcosa mi blocca. Un odore. Forte, intenso e diverso dagli altri, ma allo stesso tempo è come se l'avessi già sentito. Appartiene ad una persona, per forza. Con tutta questa gente non riesco a distinguerla. Forse se seguo la scia dell'odore posso arrivare alla persona.
Cammino per il corridoio, diventa sempre più forte quasi insopportabile.

《Ci sei quasi》 sento una voce.

È una voce maschile, giovane. Mi giro pensando ci sia qualcuno dietro di me che mi sta chiamando. Ma non è così. Forse è solo la mia fantasia. Nessuno mi sta parlando, e nessuno mi sta guardando. Il mio sguardo vaga per tutto il corridoio in cerca di qualcuno, qualunque persona che potesse confermarmi che non sto fantasticando.
Poi noto uno sguardo lontano, profondo, fisso su di me.

《Brava, finalmente mi hai trovato》Sì, è lui la voce.

Quel ragazzo in fondo al corridoio, piantato davanti alla porta d'ingresso. È lontano da me, come ho potuto sentirlo con tutto questo fracasso di voci? Cosa vuole da me? Chi è?

Mi avvicino con passo lento per studiarlo meglio. Il suo viso è illuminato da due occhi azzurri come il ghiaccio, ha delle labbra abbastanza carnose che disegnano un mezzo sorrisetto. È biondo e ha la solita pettinatura che va di moda, tirati sú. È alto e sembrerebbe muscoloso.

Gli sono di fronte, rimango in silenzio a fissarlo. I suoi occhi fanno lo stesso, sono fissi sui miei. Ad un certo punto accenna un sorriso e inizia a parlare.

《Non capisco perché tu ci abbia messo così tanto. Ma non importa. Devi venire con me.》dice prendendomi per il braccio.

《Ehi Ehi aspetta.》svincolo il braccio dalla sua presa 《 Non so neanche chi sei e cosa vuoi da me. Non mi muovo da qui finché non me lo dirai》

《Tu hai bisogno di me》

Suona la campanella e in men che non si dica spariscono tutti, tranne lui. C'è un silenzio tombale da far venire i brividi.

《Io non ho bisogno di te. Cosa vuoi da me?》dico sconcertata e impassibile.

《Ne avrai》

Ma proprio in quel momento sento dei passi veloci dietro di me. Mi giro e vedo che Catherine sta correndo verso di me con in mano qualcosa.

《Tea, ho trovato qualcosa che ci servirà! 》mi fa vedere un libro, cerco di leggere il titolo ma non lo capisco.

Mi guardo indietro ma quel ragazzo è sparito. E non me ne sono neanche accorta. Svanito, così, nel nulla.

《È un libro in latino sui lupi mannari. In questi giorni ho cercato molto e ho trovato questo, potrebbe aiutarti a capire, ...》continua a parlare ma la mia mente è rimasta concentrata su quel ragazzo. Tutto questo è molto strano. Lui sa qualcosa più di me, ne sono sicura.
Come faceva a sapere che potevo sentire il suo odore e che sarei arrivata fino a lui?

《Ehi mi stai ascoltando? 》i miei pensieri vengono interrotti dalla voce squillante di Catherine.

《Scusa...devo andare》le do un bacio sulla guancia.

《Ci penserò io a leggere l'intero libro per tutta la giornata per scoprire qualcosa...ma tranquilla per te faccio questo ed altro》dice allontanandosi.

《Sei una vera amica》quasi grido. Vedo lei annuire, girarsi e sorridermi.

Attraverso il cortile della scuola e arrivo al cancello, ma non c'è un'anima viva. Nessuno. Aguzzo la vista per mettere a fioco ogni minimo dettaglio, ma niente non trovo nessuno. Neanche l'ombra. Forse non è sulla vista che mi devo focalizzare, forse dovrei fiutare il suo odore, forse è quello che vuole.
Chiudo gli occhi per concentrarmi. Faccio un respiro profondo e improvvisamente migliaia di odori invadono il mio olfatto. Fiori, asfalto, pane, immondizia e altre porcherie. Apro gli occhi e tossisco. Okay forse non dovrei fare un respiro così profondo. Forse dovrei concentrarmi sul ricordo del suo odore.
Chiudo nuovamente gli occhi e questa volta mi concentro su di lui.
Riesco a vederlo nei miei ricordi, riesco a rivederlo davanti alla porta d'ingresso della scuola, riesco a sentirlo, a sentire le sue parole, la sua voce nella mia testa. Il suo odore, lo sento, lo riconosco..
Apro gli occhi e inizio a correre seguendo la sua scia. Mi porta dentro a un bosco, corro evitando alberi, rami, sassi. Senza sosta. Ormai lo sento così forte che potrei riconoscerlo tra mille altri.
Mi fermo di colpo sentendo qualcosa muoversi, sento rumore di foglie secche che vengono calpestate. Il suo odore é ancora persistente.

《Finalmente mi hai trovato. Non ti credevo già così brava a seguire la mia scia..》

È lui, dietro di me, si avvicina con passo lento e calcolato. Mi giro verso di lui. Sorride.
Non so neanche perché sono venuta, perché ho seguito il suo odore.

《Sai Tea, molti lupi mannari non sanno quanto potere possono avere, non sanno come usarlo...》dice mentre tocca con un dito un albero e si avvicina sempre più a me.
Come fa a sapere il mio nome? Come fa a sapere...dei lupi mannari?

《E questo lo vedo nei tuoi occhi, nemmeno tu lo sai》si ferma vicinissimo a me, con il suo sguardo nei miei occhi.

《Chi sei? E come fai a sapere il mio nome? Come fai a sapere tutte queste cose? Come fai a sapere dei lup...》le mie parole vengono interrotte dal suo dito sulle mie labbra in segno di silenzio.

《Shh...non è ancora il momento di fare domande.》mi sussurra all'orecchio《Ti aiuterò a tirar fuori il lupo mannaro che è in te, la tua forza, la tua forza di volontà.》

Non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi. Sono come l'oceano e io ci sto affongando dentro. Sono cosi penetranti, rassicuranti ma allo stesso tempo cupi, come se fossero coperti da un velo di tristezza e forse di rabbia, ardenti come il fuoco.
Non riesco a dire neanche una parola. Dalla mia bocca non riesce a uscire neanche un suono, neanche un gemito. Niente. Sento il mio cuore battere e aumentare la velocità.
Getta un'occhiata veloce sul mio corpo, allontanandosi per osservarmi meglio, ma poi torna a guardarmi negli occhi.

《Mi ringrazierai di averti aiutato》sorride illuminando il suo viso.

《P-Posso sapere il tuo nome?》chiedo schiarendo la voce.

《Christian Roy, ma puoi chiamarmi Chris》

Accenno un sorriso. Non so se posso fidarmi, potrebbe anche approfittare della mai debolezza e della mia inconsapevolezza su quello che mi succede.
Improvvisamente irrompe nella mia testa un dubbio. Questo è il momento giusto.

《Sei stato tu? Sei stato tu a mordermi? 》chiedo cercando nei suoi occhi la risposta.

《No》non cambia espressione, rimane impassibile, segno che sta dicendo la verità? Oppure è il segno della mia ingenuità?
Cerco di credergli, magari in futuro riuscirò a capire se dice la verità è soprattutto se posso fidarmi di lui.
Ho bisogno di certezze, ho bisogno di capire fino in fondo, devo capire me stessa.
Devo capire la nuova me.

Wolf's Whisper (Italian) #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora