Capitolo 4

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Ero tra le sue braccia.

Per l'ultima volta assieme, in aeroporto, tra voci metalliche e valigie che venivano strisciate sul pavimento.

Lui mi aveva voluto accompagnare, ignorando le mie avvertenze sul fatto che sarebbe stato solo più difficile lasciarci in quella maniera, ma lui aveva insistito dicendo: "Voglio stare con te fino all'ultimo secondo, fino a quando non vedrò i tuoi capelli castani scomparire dal mio campo visivo, finché non vedrò quell'aereo bianco volare alto nel cielo, solo allora me ne tornerò a casa, a pensare che un'altra come te non la troverò mai."

Ero rannicchiata tra le sue possenti braccia mentre tracciavo i contorni ai tatuaggi che aveva sul braccio, lui mise la testa nell'incavo del mio collo, la sua testa si appoggiava perfettamente come se il mio collo era stato fatto appositamente per lui, per il ragazzo dai capelli corvini e dalla pelle ambrata, lui che era la mia ragione di vita, lui che non avrei più visto.

Lo guardai in viso, nonostante il momento a dir poco orribile rimaneva sempre perfetto: il ciuffo era perfettamente alzato in un cresta morbida, gli occhi benché trasmettessero solo tristezza e angoscia erano contornati da ciglia lunghe, che di tanto in tanto coprivano dolcemente le sue iridi color caramello, le labbra leggermente dischiuse e rosee, e infine quelle sue braccia che mi stringevano forte, come a farmi sentire ancora la sua ragazza.

Chiusi gli occhi, affondai il viso nella sua maglia e inspirai forte, il suo profumo doveva invadermi i sensi, dovevo ricordarmelo sempre, doveva essere impresso nella mia mente così come la sua immagine.

"Zayn" lo chiamai piano "Mmh ?" abbassò lo sguardo su di me "Scusa" dissi "Scusa se non ho mantenuto la mia promessa, quella che questa sarebbe stata un'estate insieme." dissi triste mentre lui si limitò a lasciarmi un bacio tra i capelli e: "Non importa" disse attirando la mia intenzione "Ho passato i momenti più belli con te al mio fianco e non ho intenzione di dimenticarli."

"Nè ora, nè mai." disse in un sussurro mentre io mi strinsi ancora di più nella sua maglia lasciando che il mio truccò insieme alle mie lacrime si spargessero tra il cotone di quel leggero tessuto che componeva la sua maglia.

"Shhh no" disse lui sentendo le mie lacrime bagnargli la maglietta "ti prego Meg non piangere." e mi strinse fra le sue braccia.

Mi stavo calmando quando:

"Il volo 24 diretto per Houston partirà tra 10 minuti" spalancai gli occhi, il mio cuore perse un battito, lo avrei dovuto lasciare per sempre.

Mi alzai piano e mi misi in piedi, lui fece lo stesso rimanendo di fronte a me e: "Mi mancherai Amore Mio" dissi abbozzando un sorriso triste, lui sospirò piano e: "Addio Piccola Mia" disse piano,gli diedi un bacio a fior di labbra, le nostre dita si lasciarono piano e iniziai a camminare verso il mio aereo, di tanto in tanto mi giravo affranta, vedendolo con le mani in tasca fermo a fissarmi andare via, la voglia che avevo di correre da lui e dirgli che lo avrei amato per sempre era fortissima ma sapevo anche che cosi avrei solo peggiorato le cose e così presi una delle decisioni più dure della mia vita: non mi girai più, non lo guardai più, andai dritta per la mia strada lasciando che quei pochi metri si trasformassero in chilometri.

ZAYN P.O.V.

L'avevo persa, ufficialmente persa.

Nel modo più dolce di tutti ci eravamo lasciati, ma forse lasciarsi in quella maniera mi avrebbe fatto incidere ancora più profondamente quella ragazza.

I suoi capelli ciondolavano dolcemente accarezzando la schiena, la valigia veniva trainata dalle sue piccole mani, le leggings fasciavano perfettamente le sue gambe perfette, la t-shirt bianca ricadeva morbida sopra i suoi fianchi, avanzava incerta verso la sua nuova vita.

Tornai a casa dopo aver visto tra le nuvole il suo aereo, come le avevo promesso. Mi buttai sul letto e guardai le foto di me e lei insieme che tappezzavano parte della mia parete. Sorrisi al ricordo di tutti quei momenti assieme alla ragione della mia vita.

Entrò mia madre e si sedette sul letto vicino a me e alzò lo sguardo, "I ricordi sono solo una cosa che abbiamo una cosa che abbiamo perso ?"

MEG P.O.V.

Sulle ali di quel aereo bianco volavo, se abbassavo lo sguardo piccole chiazze di verde si alternavano ad altre blu, un po' più su le nuvole coprivano la visuale di alcuni pezzi di terra, man mano che le ore passavano le grigie città si trasformavano in pezzi di terra verdi, quasi tendenti al giallo, gli edifici erano sempre meno e i terreni sempre di più.

Mi appoggiai al vetro del piccolo finestrino pensando all'estate appena iniziata, pensavo  a come sarebbe stata la vita in Texas, e se mi aspettavo una città con centri commerciali, donne con tacchi, taxi gialli ovunque, uomini in giacca e cravatta, traffico e grattacieli mi sbagliavo di grosso. Da bambina ero andata più volte da mia nonna e l'ambiente a 1.809 miglia da New York era molto  diverso.

Mia nonna viveva a Fredericksburg, nel bel mezzo delle praterie, Fredericksburg era una cittadina composta da diverse fattorie, piccoli negozi e tanto verde.

Le comodità di New York a Fredericksburg erano impensabili.

Ma mi sarei dovuta adattare, l'avrei fatto per mia nonna che amavo con tutta me stessa e che a differenza dei miei genitori mi voleva davvero bene, non mi viziava come facevano loro ma mi faceva capire che nella vita se volevo qualcosa dovevo guadagnarmelo, dovevo faticare e impegnarmi, perché la vita era così, se volevi qualcosa dovevi guadagnartelo.

Arrivai all'aeroporto di Hudson, aspettai un taxi e dopo pochi minuti arrivò:

"Mi porti a Fredericksburg, Armory Road 04 per favore" dissi prima che l'anziano tassista dai baffi acconsentisse e caricasse le mie valigie mettendole nel cofano e tornando al posto di guida mettendo in moto.

In poche decine di minuti avevo pagato il tassista ed ero fuori dalla casa di mia nonna, una casetta a due piani, non di recente costruzione ma da poco ristrutturata da mio nonno prima che si addormentasse in quel sonno chiamato comunemente morte.

Mi avvicinai al campanello "Hilary Hills" sorrisi e spinsi quel piccolo bottone nero.

Gillespie CountyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora