Capitolo 11

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Voltai la testa spaventata e senza sapere cos'altro fare: una testa piena di riccioli scuri, due smeraldi al posto degli occhi, le labbra rosate e una vena sul collo che pulsava forte.

Harry.

"Lasciala. Ora ho detto" Harry rimarcò, gli occhi più scuri del solito.

"Amico" lo derise Liam "mi sto solo divertendo" disse sfiorandomi i fianchi.
"Non con lei" lo prese e lo sbatté alla parete.
"Ora vattene prima che possa spaccarti qualcosa" lo minacciò il riccio.
"Amico calmati" rise Liam prima di uscire dalla stretta di Harry.
"Ci vediamo presto, Meg" e se ne uscì.

Harry si avvicinò accarezzandomi uno zigomo: "È tutto okay ?" Chiese premurosamente.
Annuii.
"Andiamo a casa Meg" disse prima di prendermi per mano e portarmi verso l'uscita del locale.

Il viaggio proseguiva tranquillo tra parabrezza bagnati dalla pioggia e cambi di marcia:
"H-Harry" dissi piano, "Shhh" mi zittì il riccio "Ne parliamo a casa" mi disse in tono rassicurante "ora stai tranquilla" nella voce un tocco di calore, calmante.


HARRY P.O.V.

Una Meg sorridente entrò nella mia camera prima di liquidarmi velocemente con un "scusami Harry ma devo andare."

Rimasi fermo sul letto, mentre lei scendeva dalle scale sparendo dal mio campo visivo.

"Luke."

Quel nome.

Quel cowboy.

Lui era la causa di tutto ciò.

La osservai nei suoi movimenti fuori dalla finestra, seguendola con lo sguardo.

Prima che potessi connettere i miei pensieri stavo già correndo giù dalle scale, dovevo seguirli, conoscevo Luke e sapevo fin troppo bene che aveva tutto tranne che buone intenzioni.

Sfrecciai veloce sull'asfalto prima di ritrovarmi davanti ad un'insegna luminosa e di vari colori.

Non lo aveva fatto davvero.

Il "Riley" era un posto pieno di gente sbronza e con una reputazione pari a 0.

Velocizzai il passo entrando nel locale impregnato di alcol cercando con lo sguardo Meg, ma tutto quello che vedevo era bottiglie sul pavimento, gente che barcollava e bariste ossigenate impegnate a servire drink.

La mia vista si fermò in fondo al corridoio che portava all'uscita di emergenza e prima ancora che potessi congiungere i miei pensieri ero già dietro quel ragazzo:

"Lasciala andare."

"Ora." ringhiai

Lasciala. Ora ho detto" rimarcai più forte fissando i miei occhi verdi contro i suoi castani.

"Harry" rise il castano "mi sto solo divertendo" disse sfiorandole i fianchi, quel gesto bastò per farmi perdere il controllo "Non con lei" lo presi e lo sbattei alla parete

"Ora vattene prima che possa spaccarti qualcosa" allentai la presa
"Amico calmati" rise Liam prima di uscire dalla mia stretta.
"Ci vediamo presto, Meg" e se ne uscì, lo sguardo malizioso.

***

"Meg" entrai nella sua camera con due tazze fumanti nelle mani "Grazie" rispose prendendo dalle mie mani la tazza in ceramica colorata

"Va tutto bene ?" chiesi sedendomi sul letto e poggiando un palmo sul suo ginocchio.

"Si" rispose

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