Capitolo 10

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"Meg" contemplò il ragazzo dai capelli biondo cenere guardandomi mentre annuivo

"Sei stato" farfugliai "Grande" sussurrai.

Rivolse gli angoli della sua bocca verso l'alto rivolgendomi un lieve sorriso.

"Beh, ci si vede in giro." disse "Meg."  alzò le spalle mentre annuivo prima di congedarmi

"Ehi Meg" Harry e la sua testa riccioluta fecero capolino dietro di me.

"Oh H-Harry"

"Chi era quello ?" chiese con una punta di gelosia nella voce.

No non poteva essere geloso, non di me per lo men, un ragazzo bello quanto lui poteva permettersi più di una ragazza come me. Decisamente di più. Probabilmente era solo una mia impressione

"Era il cowboy di prima" dissi sorridente sotto il suo sguardo rigido

"Mh." disse solo prima di trascinarmi fuori, verso il parcheggio.

"Harry" dissi, mi ignorò completamente.

"Harry ?" riprovai. Ancora nulla.

Mi impuntai con i piedi per terra, strattonando il suo braccio con scarsi risultati data la sua forza palesemente superiore alla mia e "HARRY" sbraitai mentre lui si voltò piano.

"Ma che ti prende ?" urlai irritata dal suo comportamento.

"Nulla. Sali e andiamo a casa."

"Ma che-?"

"Non c'è nulla Meg. Andiamo a casa è tardi."
"Harry sono le 10 di sera. Non è tardi" sbarrai gli occhi
"Meg basta."
Sbuffai prima che il resto del viaggio passasse nel silenzio più assoluto, un silenzio assordante.

***

Erano passati due giorni da quella serata e nonostante ciò Harry non mi aveva rivolto la parola. Per chissà quale stupido motivo.
Ero più matura di lui, avevo deciso di andare a casa sua e parlargli.

Misi un paio di jeans, il tempo fuori non permetteva di mettere short o gonnelline varie. E fu così che uscendo di casa ricordai tutte le mattine dal cielo grigio, la voglia di andare a scuola pari a zero, i cappotti, il freddo che ti trapassava le ossa e infine quelle labbra che ti scaldavano fino alle giunture, infine Zayn.

Prima che potessi rendermene conto ero fuori casa, esattamente alla porta degli Styles, suonai il campanello attendendo impazientemente qualcuno che aprisse la porta, in pochi istanti una testa riccia sbucò fuori dalla porta per guardarmi prima di fare per chiudere la porta.

"Nonono" bloccai il portone in legno mettendo un piede in mezzo ad esso.

"Che vuoi, Meg ?" disse scocciato

"Parlarti, sei diventato strano."

Alzò gli occhi al cielo prima di aprire la porta e chiuderla dietro di me, "vieni su" disse solo salendo le scale

HARRY P.O.V.

Si sedette sopra il letto, affianco a me

"Cosa ti sta succedendo Harry ?" chiese la ragazza guardandomi. La guardai interrogativo

"Non fare l'idiota, Harry. Da quando siamo tornati dal rodeo non mi hai più rivolto la parola." disse pressando le labbra in una sottile linea diritta.

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