Capitolo 17

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Il ballo si teneva all'aperto, nel grande parco dei Blond, Mary non voleva stare in mezzo alle altre persone. Voleva, ma non voleva incontrare il signor Fallen. Voleva vederlo, ma sapeva di non dovere, che le avrebbe fatto male vederlo ancora, cosi si diresse verso un posto isolato, vicino ad un pozzo e si sedette su una delle grandi panchine di marmo, e inizio' a pensare alla sua vita.

Elen inizio' subito a ballare, quanto amava ballare, era cosi' tanto tempo che non ballava! Circa tre mesi, forse di piu', la vita a Bath era cosi' monotona, e le mancavano le sue sorelle e i suoi amici. Ma per Anne avrebbe fatto qualsiasi cosa, qualsisi.

Laura venne invitata piu' volte a ballare dal signor Woolf, ma rifiuto' sempre. Non voleva essere scortese, ma non le piaceva ballare, in piu' MaryGrace provava qualcosa per il signor Woolf, e non voleva fare un torto alla sua amica.

MaryGrace civettava leggermente con il signor Woolf, quell'uomo l'aveva colpita da subito, con quel fare elegante e quegli occhi color ghiaccio. Ad un certo punto sentì un ticchettio sulla spalla e quando si girò vide suo cugino, Albert Fallen.
"Albert!" disse abbracciando il cugino "MaryGrace, da quanto non ci vediamo! Come mai da queste parti?" chiese Albert con il suo solito sorrisetto beffardo "Sono stata gentilmente ospitata dal signor Woolf insieme a Laura e Lidia" "Fantastico! Dai Woolf? Quindi avete conosciuto anche i Rose" " solo le figlie, Mary, Fanny ed Elen, sono delle ragazze adorabili!" " adorabili....." rispose Albert guardando ora in direzione del bosco, assorto.

Mary guardava il ballo attraverso il piccolo sentiero che portava fino al pozzo, in molti erano già ubriachi, ed erano lì da poco più di un ora, mentre lei non aveva ancora trovato il coraggio, e la voglia di unirsi a loro.
Sentì due mani stringerle i fianchi "Ti prego no!" pensò, si girò e vide Albert che si inginocchiò di fronte a lei "Cosa vo..." non riuscì a finire la frase "Signorina Rose, vi prego di perdonarsi per ciò che è successo l'ultima volta, veramente, ho fatto una sciocchezza, voi siete diversa, non siete come tutte le altre ragazze che mi cadono ai piedi, voi per me rappresentate una sfida, e quando ero riuscito a conquistarvi, ho rovinato tutto"
La guardava fissa negli occhi, sembrava sincero, ma lei non doveva cedere, non poteva, lui avrebbe continuato a tradirla e ad umiliarla.
"Mi avete usata, imbrogliata tradita e umiliata, e ora pensate davvero che le vostre scuse bastino? So di aver sbagliato a disarmo di voi la prima volta, ma io sono una che non ripete due volte e lo stesso errore! Una volta persa la mia fiducia, è persa per sempre! Ora se non vi dispiace, io vado a ballare, arrivederci signor Fallen!" disse Mary andando verso il ballo. Sentì una mano bloccarle il polso "Lasciatemi!" urlò tirando una sberla ad Albert "Come osate!" disse quest'ultimo gettandola a terra.
Mary chiuse gli occhi, aspettando il peggio, quando sentì una voce urlare "Lasciatela!" e poi un rumore sordo, aprì gli occhi e vide James con la mano stretta in un pugno e il signor Fallen steso a terra.
"Grazie! Grazie James!" disse Mary abbracciando il suo salvatore.
"Non c'è di che, ora andiamo" disse guardandola negli occhi.
Tornarono al ballo, ma Mary continuò a stare in disparte, si sedette su una panchina sul perimetro del parco.
Poco dopo si avvicinò Daiane, con una fetta di dolce in mano e si sedette accanto a lei, già stanca dopo solo due balli.
"Mary, perché non ballate?" chiese "Non ne ho voglia" "Prima ho visto te e James uscire dal bosco abbracciati e subito dopo il signor Fallen arrabbiatissimo, con il naso sanguinante. È successo qualcosa?" dopo aver raccontato l' accaduto all' amica Mary vide Fanny ballare, con Michel Cooper, finalmente dopo quasi sei mesi era riuscito a farsi avanti quel ragazzo.
Iniziò a fissarli, erano entrambi rossi in viso e visibilmente imbarazzati, era il ragazzo giusto per Fanny, semplice, simpatico e timido, proprio come lei.
Anche Daiane li guardava, erano così teneri!
"Signorina Woolf?" una voce risvegliò le due ragazze dai loro pensieri, "Vorrei parlare con voi, da solo" disse rivolgendosi a Mary che si allontanò subito "Sentite, mi di...." iniziò Daiane, ma venne subito interrotta da Carl "Sono io a dovermi scusare, veramente, avevate ragione voi, Victoria vi aveva provocata, mi dispiace, non voglio perdervi" la fissò negli occhi "Mi concedere l' onore di questo ballo?" chiese guardandola ancora più intensamente, "Siete bellissima" disse in un sussurro.
I due ballarono tutta la sera, sotto lo sguardo assassino di Victoria.

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