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Finalmente, i miei genitori partirono e Patrick si trasferì da me.

Aspettavo quel momento da tanto tempo.

Continuammo a guardare le stelle ogni notte su quel tetto, il nostro tetto.

Solo che io guardavo più lui che le stelle.

Una notte, dopo essere tornati a casa, andammo a dormire insieme, come sempre.

《Heather, domani ho una festa, vuoi venirci con me?》mi disse lui, con gli occhi semi-chiusi.
《Certo, sono sicura che ci divertiremo come matti》risposi io, con un sorriso.
《Ne sono sicuro anch'io》mi disse lui, sorridendo. Era buio e non lo riuscivo a vedere bene in faccia, ma sono sicura che stesse sorridendo.

Ad un certo punto, mentre stavo spegnendo il telefono, sentii un rumore.

Cosa poteva mai essere? Nulla di che, Patrick aveva così tanto sonno, che ha iniziato a russare nel sonno.

Gli illuminai il viso con la luce del display del cellulare e lo guardai russare.

Era così tenero!

Così, decisi di fargli un video.

《Bene, lo userò come ricatto, ahahah!》dissi io, ridendo così tanto da svegliarlo.

《Perché ridi?》mi chiese lui, con la voce debole.
《Non sto ridendo, te lo sarai sognato! Buonanotte amore》risposi io, trattenendo un'altra risata.
《Buonanotte piccola》mi disse lui.

Dormimmo vicini tutta la notte, un po' ci abbracciavamo e un po' ci tenevamo la mano.

Eravamo davvero teneri insieme.

L'indomani sera andammo a vedere le stelle verso le 10 di sera, dato che avevamo la festa di un amico di Patrick.

Arrivammo sul tetto e sentimmo una voce che mi era molto familiare, che parlava piano e tremava per le lacrime.

《Lo senti anche tu?》dissi io, in silenzio.
《Sì, viene da lì. Andiamo, ma stai dietro di me》mi rispose lui.

Ci avvicinammo molto lentamente e chi trovammo? Ben.

《Ben, cosa fai? Perché sei lì sopra? Potresti cadere! Il condominio è molto alto, con una caduta del genere potresti morire! Adesso scendi, dai》dissi io, agitata.
《Ferma! Non fare un altro passo verso di me! Io non scendo da qui. Perché credi che io sia salito quassù? Non ce la faccio più ad andare avanti così》rispose Ben.
《Ma, dico, sei impazzito per caso?》disse Patrick, perplesso.
《È facile per te, non credi? Tu ami lei, io amo lei, lei ama te. La mia vita fa schifo da quando tu stai insieme a lei. Io la amo più di tutto il resto. E, adesso che so di non poterla più avere, non ho nulla da perdere》
《Ben, per l'amor di Dio! Vieni qui e abbracciami, non saltare》
《Heather, oh Heather, mia amata Heather, ti ho sempre amata e non smetterò mai. Te l'ho già detto e te lo ripeto per amore. Non dimenticarlo mai. E tu, Patrick, credo sia il tuo nome, amala con tutto te stesso, te lo ricordo, e ricorda che io ti odio Von tutta la mia anima》
《Ben, non farlo》
《Hei amico, fermo》
《Addio》

E saltò.

Le mie urla furono sentite da tutte le stelle del cielo, che corsero in mio soccorso, brillando ancora di più.

Forse adesso sei anche tu una stella, Ben. Perché lo hai fatto? Io ti volevo bene, ma non ti amavo. Non si può dare amicizia a chi vuole amore, ma non potevo far felice me è distruggere me. Mi mancherai, pensai io, in lacrime, quando arrivarono i carabinieri e l'ambulanza.

《Hei piccola, tranquilla. Lui sarà sempre nel tuo cuore》mi disse Patrick, cercando di consolarmi.
《È tutta colpa mia. Lui non meritava questa fine, lui doveva essere felice》risposi io, immersa nelle mie lacrime più amare.

Tornammo a casa e io mi gettai sfinita sul letto.

《Vai tu alla festa, io non ce la faccio》dissi a Patrick.
《Niente festa, amore mio, l'avrebbe fatta il cugino di Ben, ma è stata rimandata a data incerta dopo quello che è successo prima》rispose lui, accarezzandomi la schiena e facendomi venire i brividi di piacere.
《Patrick》
《Dimmi amore》
《Ti amo》
《Anch'io ti amo, ricordalo sempre》

Poi mi baciò e abbracciò, fino a quando non caddi tra le braccia di Orfeo.

Nei giorni successivi, la scuola era avvolta in un clima tristissimo.

Nulla era più lo stesso senza Ben.

Era il solito nerd simpatico, che non era neanche preso in giro dai più popolari della scuola (me compresa) per la sua grande simpatia.

Tutto tornò piano piano alla normalità solo dopo un mese dal suicidio.

La scuola era di nuovo allegra e l'armadietto di Ben era pieno di lettere e fiori.

Quando i miei genitori tornarono, dopo due settimane dalla partenza, e sentirono della morte di Ben, furono molto tristi per giorni; loro e i genitori del ragazzo erano molto amici e si frequentavano spesso.

Ma poi tutto tornò normale anche a casa mia.

Io e Patrick, però, decidemmo di non guardare più le stelle da lì, ma dalla panchina della stazione, il mio vecchio posto.

Ho la mia vita tra le bracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora