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Tre anni dopo, Patrick mi portò a cena fuori e io ero abbastanza agitata, come in ogni nostro appuntamento.

Più lo vedevo e più lo amavo.

Erano le 19:30, quando mi arrivò un suo messaggio.

-Hei piccola, passo a prenderti alle 21, ti amo-
-Certo amore, ti amo anch'io-

Ero molto in ansia, non sapevo cosa mettere.

Aprii l'armadio, ma non trovai nulla.

Quindi, decisi di andare a fare shopping, nonostante avessi pochissimo tempo.

Andai correndo al centro commerciale, nel negozio più all'avanguardia della città e iniziai a provare qualche cosa.

Entrai nel camerino e provai 13 vestiti.

Erano tutti bellissimi, ma uno mi rimase in presso, era troppo bello e, modestamente, mi stava da Dio.

Era bianco, con dei piccoli pois neri sparsi ovunque, abbastanza corto, con la gonna a palloncino, senza spalline, con un nastrino rosso in vita.

Lo abbinai a delle scarpe con un piccolo tacco.

Non volevo sembrare troppo elegante, ma neanche sportiva.

Erano arrivate le 20:15, era tardissimo!

Andai di corsa a casa e mi truccai.

Misi un po' di eyeliner sugli occhi, del mascara, un po' di fondotinta e del l'ombretto bianco appena sotto le sopracciglia, per allungare lo sguardo.

Per quanto riguarda i capelli, feci tre trecce sulla parte destra del mio capo e lasciai sciolto il resto della mia bella chioma.

Misi un po' di lacca e mi vestii.

Finii alle 20:55, giusto in tempo!

E, dopo cinque minuti, arrivò Patrick in macchina.

Indossava giacca e cravatta, era davvero bello!

《Wow, sei stupenda》mi disse, soffermandosi a guardarmi dalla testa ai piedi e dandomi un piccolo bacio sulle labbra, lasciandomele umide.
《Anche tu sei bellissimo》dissi io, arrossendo.
《Il ristorante ci aspetta, sei pronta?》
《Sì, amdiamo》

Alzò il passo è arrivò alla macchina, aprendomi li sportello.

《Sei un po' troppo gentile stasera, cosa mi nascondi?》gli chiesi io, ridendo.
《Uhm, nulla! Cosa mai potrei nasconderti!》disse lui, agitandosi, sforzando un lieve sorriso.
《Mh, vabbe dai》risposi io, sospettosa.

Arrivammo dopo tre minuti di macchina ed eravamo entrambi agitati.

Ma che gli prende, lui non è mai stato così agitato... magari gli sarà successo qualcosa prima di venire e non vuole dirmelo, pensai.

Entrati nel ristorante, un cameriere ci portò al nostro tavolo, nel centro della sala.

Ordinammo da mangiare e da bere, cenammo e, prima di farci portare il conto, Patrick fermò tutto e tutti, ancora più agitato.

《Fermi tutti, signore e signori》disse lui, alzandosi in piedi.
《Che fai? Ci guardano tutti...》dissi io in silenzio, imbarazzata.
《Fidati di me, ti prego》
《Sempre》
《Avete presente quando state male e il vostro umore diventa migliore quando vedete qualcosa o qualcuno? Quando guardate una persona ogni giorno e l'amate sempre più? Quando abbracciate qualcuno e dite: "Ho la mia vita tra le braccia"? Beh, signori, io so cosa si prova in tutti questi casi grazie ad una persona speciale. Sì, Heather, parlo di te! Ed è proprio a te che ora mi inginocchio e do questo anello per chiederti di essere mia per sempre, di vivere con me e di non sparire mai dal centro del mio cuore. Heather, vuoi sposarmi?》
《Patrick, oddio, non posso crederci... sì, lo voglio, ti amo!》

Mi mise l'anello all'anulare sinistro e mi gettai addosso a lui, per baciarlo.

Tutti i presenti si commossero e iniziarono ad applaudire il nostro amore.

Quando lo dissi ai miei genitori, iniziarono a piangere a diritto e ci abbracciarono.

Eravamo davvero felici adesso.

Il tutto, poi, divenne perfetto quando io e Patrick andammo a convivere.

Ci sposammo dopo un anno preciso dal giorno in cui mi fece la proposta di matrimonio.

Ricordo ancora quando andai con mia madre e mia suocera a prendere il vestito da sposa.

Avevo sempre sognato di sposarmi con un vestito largo, infatti ne provai tantissimi.

Erano tutti stupendi, ma il più bello fu quello che mi consigliò mia suocera: uno aderente, che faceva notare le forme del mio corpo.

Mia suocera adorava me e mia madre e noi adoravamo lei.

Eravamo davvero unite.

Le nostre famiglie erano bellissime insieme.

Mancavano tre giorni al mio matrimonio.

Che ansia!

Ho la mia vita tra le bracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora