Capitolo 2

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La cuoca Martha era in cucina che preparava la cena, parlottando come al solito da sola e pensava a come avrebbero criticato quella sera gli ospiti dell'albergo i suoi piatti. Ogni volta qualcuno si lamentava per qualcosa riguardante il cibo e questo fatto la infastidiva parecchio, tanto che tutti i suoi anni di lavoro come cuoca all'albergo, la portarono a non sopportare nessun cliente. Per questo motivo tutti la vedevano come una persona scontrosa e irritante.

Tutti gli ospiti erano seduti al proprio tavolo nella sala ristorante.

L'aspirina aveva fatto effetto e Tommy Larston ora si sentiva molto meglio, tanto che ordinò due pietanze abbondanti. Pensava a come avrebbe trascorso i prossimi due giorni, immerso nel verde e lontano dall'ufficio dell'azienda per cui lavorava. Era stata una vera fortuna il fatto che un suo collega si era ammalato all'ultimo e gli aveva ceduto il soggiorno di due giorni al Kingston Hotel!

I coniugi Mainbridge avevano quasi terminato di cenare quando la signora Mainbridge si accorse che dentro la sua zuppa c'era un capello. Indignata chiamò il cameriere a gran voce dicendogli di portarle immediatamente un'altra zuppa altrimenti non avrebbe pagato nulla riguardante la sua permanenza all'hotel. La cuoca Martha alla notizia della lamentela della signora reagì come suo solito.

«Questo lavoro prima o poi mi procurerà un esaurimento! Non li sopporto i clienti altezzosi come quella donna, li odio davvero tanto!»

La signora Mainbridge ebbe la sua zuppa nel giro di dieci minuti, e dopo averla finita si alzò dal tavolo ancora irritata.

Isabelle finalmente era riuscita a tenere calmi i suoi due figli, che ora mangiavano diligentemente senza farsi dispetti a vicenda.

La sala ristorante si svuotò alle 20.30 circa. Bianca si mise a pulire i pavimenti e poi si dedicò al lavaggio dei piatti.

La cuoca uscì e andò nella casetta poco distante dall'hotel destinata al personale. Bianca la raggiunse verso le 21.30, mentre Warner alle 22.00 circa.

Nonostante durante il giorno il caldo si era fatto sentire ora soffiava un venticello piuttosto fresco, così Isabelle si alzò per chiudere la finestra e rimboccò ancora una volta le coperte ai bambini.

Tommy fu improvvisamente svegliato da qualcuno che bussava prepotentemente alla sua porta. Quando aprì gli occhi si rese conto di essere molto sudato, ma di avere freddo allo stesso tempo. Un forte odore di erba e foglie portato dal vento aveva invaso la stanza, così chiuse la finestra. Guardò l'orologio che segnava l'1.30. Aprì la porta e si ritrovò davanti Warner, piuttosto assonnato e il signor Mainbridge visibilmente preoccupato.

«Ci scusi per averla svegliata ma il signor Mainbridge mi è venuto a chiamare perché ha detto che sua moglie non è più in camera, l'ha cercata per tutto l'hotel ma non l'ha trovata perciò vuole andarla a cercare fuori, nel bosco.»

«Quando mi sono addormentato era vicina a me, poi mi sono improvvisamente svegliato perché ero assetato e lei era sparita. Ho pensato che un giovanotto atletico come lei avrebbe potuto aiutarci a cercarla nel bosco.»

Tommy era ancora piuttosto addormentato ma accettò di aiutarli.

Si vestì velocemente e uscì con Warner e Sir Mainbridge alla ricerca della moglie di quest'ultimo.

Se questi alberi potessero parlareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora