Capitolo 4

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L'ispettore Marin arrivò alle 3.00 sul luogo del delitto e fu molto scosso dalla raccapricciante scena che si ritrovò davanti. Il corpo della signora venne tirato giù dall'albero e portato all'obitorio per gli esami. Tuttavia prima venne esaminato sul posto.

«La vittima è morta per soffocamento causato da una corda stretta al collo. A prima vista non ha altri segni di violenza, quindi deduco che sia morta mentre veniva appesa all'albero.» disse il medico legale.

L'ispettore analizzò attentamente la vittima. Gli occhi erano ancora sbarrati e la corda che era stretta al collo era di un colore dorato e non sembrava affatto una corda per legare un sacco o qualcosa del genere.

L'ispettore si incamminò poi verso l'albergo dove c'erano alcuni poliziotti che porgevano domande agli ospiti dell'hotel oltre che al personale.

Isabelle sembrava piuttosto scossa e cercava di mantenere calmi i bambini che non capivano cosa stesse succedendo.

«Allora signora Duncan, dopo che è uscita dal ristorante dove si è recata?» domandò un poliziotto.

«Sono immediatamente andata nella mia stanza con i miei bambini e non vi sono più uscita fino ad adesso. Non ho sentito nessun rumore tranne una porta che sbatteva piuttosto forte ma non ho capito quale fosse.»

«Si ricorda che ore erano quando ha sentito questa porta sbattere?»

«Ero ancora in un dormiveglia quindi presumo fosse quasi mezzanotte.»

«Perfetto, grazie per la sua collaborazione signora Duncan.»

Tommy era ancora molto turbato ma dovette rispondere anche lui alle domande della polizia.

«Quindi signor Larston lei è stato svegliato all'una e trenta dal signor Warner e il signor Mainbridge. È andata così giusto?»

«Si signore. Mi dissero che la signora Mainbridge era sparita così sono andato a cercarla con loro.»

«E da quando è uscito dal ristorante che cosa ha fatto?»

«Ho passato un po' di tempo sulla terrazza dell'hotel e poi sono tornato nella mia camera perché mi sentivo molto stanco e volevo dormire.»

«Quindi non si è svegliato fino a quando il signor Warner e il signor Mainbridge sono venuti a chiamarlo?»

«Si. È andata così.»

Il signor Mainbridge era in stato di shock e continuava a scuotere la testa e a ripetere "Perché?".

La polizia si limitò a fargli solamente poche domande a cui l'uomo rispose dicendo che quando si era addormentato erano circa le 23.00 e la moglie era accanto a lui. Si svegliò all'una circa e si rese conto che la signora non era più in camera così era andato a cercarla.

Bianca era pallida come un lenzuolo e non poteva credere che la signora Mainbridge fosse morta.

«Signorina Lawrence dopo che ha finito i lavori di pulizia e lavaggio al ristorante si è recata immediatamente alla casetta riservata al personale?»

Bianca rispose con la voce un po' tremolante. «Si si assolutamente. Mi sentivo molto debole e avevo bisogno di riposare. Non sono uscita dalla mia stanza fino ad adesso.»

Warner si era ripreso e ora rispondeva alle domande dei poliziotti.

«Come il resto del personale lei si è recato alla casetta dopo la chiusura del ristorante. Che ore erano circa?»

«Credo fossero le 22 circa. Sono sempre l'ultimo del personale ad uscire dall'hotel perché devo accertarmi che tutto sia in ordine.»

«Perciò dopo che lei lasciava l'hotel nessuno del personale era più presente all'interno. La porta di ingresso è stata chiusa a chiave?»

«Certamente. In questo hotel il coprifuoco è alle 22, perciò nessuno da quell'ora può entrare o uscire dall'hotel. Le sembrerà una sorta di prigione ma lo facciamo per il bene dei nostri ospiti. Comunque in ogni stanza dell'hotel vi è un telefono e agli ospiti viene consegnato al loro arrivo il numero di telefono delle nostre stanze alla casetta in caso avessero bisogno di qualcosa.»

«Va bene. È successo qualcosa di rilevante durante la cena?»

«Dunque ... la signora Mainbridge rispedì un piatto di zuppa in cucina perché ci trovò un capello. Era visibilmente irritata e pretese immediatamente un altro piatto di zuppa. La cuoca quando lo seppe si infastidì molto!»

Martha era in piedi vicino al portone d'ingresso e appariva come suo solito.

«Dunque signora Blankett abbiamo saputo che ha avuto una sorta di diverbio a distanza con la signora Mainbridge. Mi racconta la faccenda nei dettagli se non le dispiace?»

«Molte volte i clienti si lamentano del cibo e questa è una cosa che mi manda su tutte le furie. È difficile stare da sola in una cucina di un ristorante, che benché non sia grande è difficile da gestire perfettamente. Cerco di farlo al meglio ma a volte capitano clienti molto pignoli come la signora Mainbridge e il tutto mi rende nervosa.»

«Dove si trovava tra le 20.30 e l'1.30?»

«Nella mia stanza alla casetta. Prima mi sono fatta un bagno caldo, ne avevo bisogno per far scivolare via la rabbia e dopodiché sono andata a dormire.»

Se questi alberi potessero parlareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora