Inutile spiegare lo stato pietoso nel quale ci ritrovammo la mattina successiva. Posso dire che, fortunatamente, mi risvegliai nel mio letto, con nessuno accanto. E questo era già un grande passo avanti. I ricordi della festa erano un po' offuscati, ma ricordavo benissimo la conversazione avuta con Hood.
Purtroppo.
Decisi che, forse, mi sarei dovuta alzare. Quel giorno a scuola c'era la riunione del comitato studentesco e, dato che per anni nessuno si era mai voluto candidare come presidente o quantomeno interessato alle problematiche della scuola, la preside quell'anno decise che facevano parte del comitato tutti i presidenti dei club e i capitani delle squadre dell'istituto.
Quindi, indovinate chi aveva dovuto sorbirsi tutto quello stress? Esattamente.
Sbuffando, mi alzai dal letto dirigendomi verso il bagno pronta per una doccia. Poi, dopo essermi lavata e vestita, presi l'iPod e partì una canzone dei Fall Out Boy, la mia band preferita. Ti davano una carica assurda, ogni loro canzone era adatta ad un momento della giornata. Mi guardai le slip on completamente nere, pensando a tutto quello che avevamo passato insieme e a quanto fossero rovinate.
Una volta arrivata a scuola, mi sforzai di non vomitare nel vedere Hood e Forbes divorarsi la faccia. Così li superai, entrando nell'atrio della scuola dove incontrai Luke Hemmings, il presidente del club di scacchi. A prima impressione, non sembrava affatto il tipo da scacchi dato il piercing nero al lato del labbro, quei jeans così stretti e la camicia a quadri grandi rossa e nera. Ed invece, sembrava essere un piccolo genio.
"Ti prego, dimmi ancora perché siamo a scuola di domenica mattina. Cerca di convincermi che sia per una cosa bella." dissi, stanca e con un mal di testa allucinante. Lui sorrise e avvolse con un braccio le mie spalle. Io e Luke andavamo molto d'accordo, nonostante lui fosse il migliore amico di Calum. Eravamo riusciti a mantenere i rapporti anche dopo tutto quello che era successo con il moro.
Una storia lunga.
"Uhm, siamo all'ultimo anno. Voi e la squadra di calcio siete prossimi a vincere il campionato. Dobbiamo parlare dell'Ultimo Ballo." sorrise a labbra strette, massaggiandomi il braccio. Io sbuffai, accasciandomi ai piedi del muro.
"Ma io ho sonno, e il Ballo è sicuramente l'ultimo dei miei problemi." mi misi a braccia conserte, come i bambini piccoli. Il biondo si abbassò alla mia altezza per scompigliarmi i capelli, mormorando un "come sei carina."
Trattenni una risata e, dopo il richiamo della preside entrammo in Aula Magna.
"Okay, per cominciare vorrei fare i complimenti ad Abeline ed alla sua squadra, per essere in semifinale. Stai facendo un ottimo lavoro, McCoy." si complimentò la preside Vance. Io le sorrisi grata, non mi ero mai abituata a ricevere apprezzamenti del genere. Calum, dall'altra parte del tavolo, fece un applauso svogliato guardandomi con una smorfia. Cercai di ignorarlo, ma la preside lo notò.
"C'è qualche problema, signor Hood?", chiesi sporgendosi nella sua direzione.
"Beh, non vedo che cosa ci sia di eclatante nel prendere una palla con le mani e buttarla al di là di una rete. Voglio dire, non mi sembra affatto una cosa difficile. Poi, sinceramente, non riesco nemmeno a capire come abbiano fatto a vincere tutte quelle partite." spiegò il moro, lanciandomi occhiate cattive. Ora, finché si parlava di prendersela con me andava bene, me la vedevo da sola. Ma la squadra e lo sport non lo doveva toccare. Sapeva quanto e cosa significava per me giocare.
"Ora basta.", mi alzai, puntando le mani sul tavolo. Alzai gli occhi su di lui. "Non hai il diritto di sminuire lo sport, né tanto meno screditare la mia squadra. Puoi sparlare di me quanto ti pare, ma non di loro. Non quando non sono presenti. O forse hai paura di dire le cose in faccia? Oh, sì. Ne hai sempre avuta, Hood." feci una risatina, scuotendo la testa. Luke, al mio fianco mi disse di risedermi, accarezzandomi la mano. Io non lo ascoltai, presi il borsone degli allenamenti e me lo misi sulle spalle.
"Per me finisce qui, mi scusi preside Vance.", dissi incamminandomi verso l'uscita.
"Ma, signorina McCoy, non abbiamo ancora finito. E poi dobbiamo parlare dell'Ultimo Ballo." disse lei, guardandomi. Io feci spallucce.
"Ho gli allenamenti."
"Stronzo", un attacco.
"Troio", una difesa.
"Io lo uccido", una battuta.
Beth mi guardava sconvolta.
"Deduco che l'incontro del comitato studentesco non sia andato proprio bene, vero?" chiese titubante, avendo quasi paura.
"Ha sminuito la pallavolo! E voi!! Lì non ci ho più visto, giuro che non so che cosa mi ha trattenuto dal non distruggerlo" dissi, con ancora l'adrenalina in corpo per le azioni precedenti.
"Ma come potevo anche solo lontanamente essere sua amica?!" esclamai, gesticolando. Beth mi guardò, con un mezzo sorriso.
"Ma voi, Abe, non eravate solo amici.."
"Non osare neanche dirlo, Elizabeth. Non ricordarmi quello che eravamo." socchiusi gli occhi, premendomi due mani sulle tempie. Era stanca di quella situazione, quando io di colpe ne avevo ben poche. Quando ad aver sbagliato era stato lui, non io.
"Okay... E del Ballo, che mi dici?" chiese, cambiando discorso.
"Niente, sono andata via prima che ne parlassero. Ma finirà sotto la gestione di Megan, sicuramente." dissi svogliata, prendendo la palla medica e cominciando a palleggiare al muro, per allenare i polsi.
"Ah. Spero che quest'anno il tema sia bello, veramente. E' il nostro Ultimo Ballo, ci tengo molto. Poi, vorrei andarci con tu sai chi.." fece un sorrisetto malizioso.
"Voldemort?" chiesi ridendo.
"Non dire il suo nome ad alta voce!" rise con me. Potterhead da sempre. Sapevo di chi stava parlando, ovviamente.
"Ashton ti ha riscritto?" chiesi, felice per lei. Irwin non faceva parte di nessuna squadra o club, ma era comunque molto popolare a scuola per essere amico del gruppo di Calum. Cioè, tutti i suoi amici erano okay, tranne lui.
"Mi da tutte le volte il buongiorno e la buonanotte. Poi quando ci incrociamo, lascia i suoi amici per venirmi a salutare." spiegò emozionata, le brillavano gli occhi. Cotta, ed anche di brutto.
"Mh, qualcuno qui è cotto." canzonai, sorridendo e posando la palla medica. Dopo tornammo, dalla squadra. Chiamai tutte a rapporto.
"Okay. Complimenti a tutte per ieri, le abbiamo uccise. Ma è stata vinta una battaglia, non la guerra. Le ragazze del Chatswood sono preparate e agguerrite. Quindi dovremo faticare il doppio." dissi, guardando le facce di tutte loro mentre annuivano.
"Perfetto. Detto questo, sei giri di righe e sei suicidi. Su ragazzine." intervenne il coach, sbucando dal nulla. Noi annuimmo, consapevoli del poco riposo che avremmo avuto.
HO AGGIORNATO PRIMAAA
Avevo in mente da un po' la parte e avevo paura di dimenticarla, lol. Quindi eccomi qui, again. Poi, giovedì parto e torno il 31, quindi non so quando avrei potuto riaggiornare. Ma ciancio alle bande (?)
Come sta andando? Vi piace la storia? Secondo voi che cosa è successo tra Calum e Abeline? MUAHAHAHAHA
Okay, me ne vado. Grazie se leggete, votate e commentate. Mi piacerebbe avere un parere esterno.
Adios xx