Capitolo 2

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La sveglia squilla, il che significa che è arrivato il momento di alzarsi dal letto, anche se non ne ho proprio voglia, ma chi avrebbe voglia di alzarsi alle sette del mattino tutti i giorni per andare in quel carcere chiamato 'scuola'...
A fatica decido di alzarmi e vado in bagno, la prima cosa che noto è la mia immagine riflessa allo specchio grazie alla luce fioca della lampadina, viso rotondo, capelli biondi, labbra  carnose che però sono spaccate da un profondo taglio e gli occhi castano dorato che hanno perso la lucentezza che avevano una volta e sempre la stessa orrenda espressione, quanto vorrei poter sorridere, ma quei sorrisi veri che ti vengono da dentro e che ti fanno uscire le lacrime per quanto ridi, vorrei semplicemente poter ritornare a sorridere come facevo una volta.
Siamo nel mese di ottobre e qui a Seattle fa abbastanza fresco, o forse sono io che ho sempre freddo.
Apro l' armadio e prendo un paio di Jeans e una felpa grigia che ha visto giorni migliori e le mie solite converse nere che sono così tanto usate che se viene a piovere, l'acqua mi ci entra dentro, ma sono fatta così mi affeziono facilmente anche agli oggetti e poi non riesco più a lasciarli andare. Metto solo un po di mascara e poi sono pronta ad affrontare un'altra giornata di merda.

Quando arrivo a scuola appena scendo dalla macchina lo vedo, il mio peggior incubo, il mio 'fidanzato', Cole, cerco di passare inosservata ma riesce a vedermi, è con i suoi amici e mi fa segno di andare da lui, è appoggiato ad uno dei muretti, dipinti da dei bellissimi murales, vicino all'ingresso.
Ha uno sguardo apparentemente felice, non ha nessun rimorso per quello che mi ha fatto poche ore fa e mi fa tanta rabbia, ma mentre lo raggiungo ripeto in mente le cose da fare per non aggiungere un' altro livido alla collezione: baciarlo- sorridere - ripetere quanto è fantastico - baciarlo- sorridere- ripetere quanto è fantastico, ormai è diventato un mantra.
Quando sono a pochi passi da lui, i ragazzi che poco fa erano lì svaniscono senza neanche salutarmi, ma dopotutto sono gli amici di questo 'essere' che ho davanti e di certo non possono essere meglio di lui, quando entro nella sua visuale mi saluta con il solito ghigno sul viso dicendo 

"Hey bellezza" - "Ciao Cole " rispondo e gli do un bacio, che come sempre mi fa rabbrividire, gli sorrido e gli dico "Oggi sei davvero fantastico" - "lo so bellezza, ora andiamo " mi risponde. 

Ora vi stareste chiedendo per quale diamine di motivo mi comporto così, ma non posso fare altrimenti, non voglio che possa fare del male ad altre persone a me care, preferisco essere la sua unica vittima. Come ogni giorno mi accompagna prima all'armadietto, per prendere i libri che mi serviranno e poi in aula, tutto ciò per accertarsi che nessuno mi dia a parlare, e in effetti nessuno lo fa i suoi tratti minacciosi e il suo fisico imponente da giocatore di football tengono tutti lontani. 

Arrivati fuori dall'aula di storia mi da un bacio, uno schiaffo al sedere e poi se ne va.

 "Ti tratta sempre così? " sussulto è una voce familiare quindi decido di girarmi e mi ritrovo dei fantastici occhi azzurri, e sono sicura che se non distolgo subito lo sguardo sarebbero capaci di leggermi dentro.

 "Ehm c..ciao Nate no non fa sempre così è.. è solo un po.. nervoso " rispondo. 

"Sei sicura Abigail ?" Mi domanda 

"C..certo" rispondo

 "E allora per quale motivo balbetti ? " 

"Solo perché mi hai spaventata " rispondo cercando di riprendere il controllo. 

"Spero solo che un giorno ti deciderai a dire la verità " mi dice ed entra in classe e va a sedersi. 

Lo seguo prendendo posto al mio solito banco in fondo alla classe in modo da non essere osservata dal professor Callagan, un tipo abbastanza noioso che non riesce ad attirare per niente la mia attenzione che è fissa su Nate e su quello che poco fa mi ha detto, il tempo sembra volare pensando a quello che potrei dirgli, ma come al solito alla fine decido di rimanere nel mio perenne e confortevole silenzio. La campanella suona e tutti escono dall'aula, mentre io come sempre devo aspettare che Cole mi accompagna alla prossima lezione, ancora non ho capito che tipo di problema abbia per comportarsi così. Quando arriva mi palpa il sedere come solo un maiale può fare e la mia rabbia inizia a salire. Ci incamminiamo verso l'aula 17, quella di chimica, quando arriviamo prima che mi lasci andare mi dice "tu sei mia, nessuno ti può toccare intesi?"

"Certo tesoro sono solo tua" rispondo con una finta voce dolce, che solo a sentirla, anche se è la mia, mi fa venire il voltastomaco.

Non riesco ancora a crederci di essermi ridotta a tutto questo, ma poi ricordo le sue parole che sono impresse nella mia mente e capisco che quello che sto facendo è giusto e non potrei fare altrimenti. L'ora del professor Martin e quelle successive passano senza problemi apparenti tranne la costante presenza di Cole, ma dopo la lezione di calcolo, l'ultima lezione prima dell'ora di pranzo, lui tarda ad arrivare, aspetto vari minuti fuori dall'aula oramai vuota, ma poi decido di andare da sola in mensa ho lo stomaco che brontola e stamattina non ho fatto nemmeno colazione, ma già so cosa mi aspetterà, quando lui deciderà a farsi vivo. Entro in mensa e non lo vedo così decido di sedermi al tavolo delle mie vecchie amiche Lydia e Mia. Sono due ragazze molto simpatiche le considero ancora le mie migliori amiche ero molto legata a loro prima di tutto ciò. Le conobbi il primo anno di liceo, quindi abbiamo vissuto questo inferno insieme giorno dopo giorno sin dall'inizio ed abbiamo imparato a conoscerci bene. Quando mi vedono mi sorridono timidamente "Hey Abigail è da una vita che non ti vedo come stai ? " mi domanda Lydia, lei ha dei capelli rossi, ricci e dei grandi occhi marroni è bassina come me ma ha una personalità che spicca.

 "Bene ragazze mi posso sedere qui con voi ?" Domando

 "Certo Abi siediti pure " mi risponde Mia lei invece è la solita bellezza acqua è sapone, non le trovi mai un difetto, anche in una delle sue giornate che lei era solita chiamare 'da farti strappare i capelli da testa'. È alta, ha capelli color cioccolato e  occhi azzurri, è slanciata ed è pure abbastanza sveglia è quella che ha sempre avuto i voti più alti tra di noi. 

"Grazie" rispondo facendo un sorriso 

"Allora come state?" domando ad un certo punto cercando di rompere il silenzio imbarazzante che si è creato.

 "Oh tutto bene le lezioni sono stancanti ma per il momento non ci possiamo lamentare e tu Abi come va ehm.. con Cole?" Mi dice Mia

"Tutto sempre lo stesso " le rispondo non sapendo cosa altro dirle e facendo un finto sorriso. "Parlando del diavolo .."dice Lydia guardando dietro di me così mi giro e vedo Cole, con un espressione in volto davvero, ma davvero arrabbiata, ne ho viste di peggio ma beh questa fa comunque paura. 

"Abigail ti aspetto fuori dalla mensa muoviti" mi dice con finta calma, non posso rischiare ancora, così mi alzo.

"Scusate ragazze" dico alle due sedute al tavolo e loro mi rispondono con un tenero sorriso come a dire 'vai non ti preoccupare'.
Quando mi alzo dalla sedia incrocio lo sguardo di Nate che è fisso su di me ed ha un' espressione nervosa in volto.
Esco dalla mensa e lo vedo cammina avanti e indietro mettendosi le mani nei capelli, appena mi vede mi viene in contro.

 "Cosa cazzo ci facevi seduta con quelle due sfigate Abigail? " Mi urla contro Cole, cazzo avrei dovuto aspettarmi che sarebbe stato arrabbiato, ma non pensavo potesse incazzare per così poco

 "S..stavo mangiando " rispondo poco convinta

 "E chi ti ha detto che potevi allontanarti dall'aula e sederti a mangiare senza di me stronza ? " non sapendo che rispondere perché non avevo una risposta a quella domanda, mi guardo in torno e vedo Nate che è appena uscito dalla mensa e viene in questa direzione.. 

"Oi Cole per quale motivo le stai urlando contro? " dice Nate con un'atteggiamento sicuro di se, come se l'idea che potesse scoppiare una rissa non gli desse nessun problema, Cole si gira nella sua direzione e dice "Ooh Collins ficcanaso del cazzo e tu chi saresti per poter parlare ?"

"No tu chi cazzo sei per urlarle contro così ? " risponde Nate,.

 La situazione non sta andando davvero per niente bene ma per fortuna arriva  il preside e dice "che sta succedendo qui fuori?" dato che sentendo le urla sono usciti tutti a vedere, il preside sarà stato avvertito. Nessuno risponde quindi continua "Wolfir, Collins che state facendo? Forza entrate tutti dentro e continuate a mangiare senza fare casino " e se ne va.

Cole si avvicina al mio orecchio "questa te la farò pagare bellezza, cara e amara" ed è così che inizia a crescere il panico in me.

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