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poco dopo arivammo in una deliziosa casetta in legno a pochi metri dalla scogliera, aprimmo il canceletto e dopo aver nascosto la moto e ricoperto alla meglio i segni delle ruote, entrammo in casa, era molto accogliente, la cucina ridava al soggiorno dove vi era un divanetto bianco, un tavolo in vetro e un delizioso caminetto in pietra sopra al quale era adagiata una radio d'epoca

-non è il massimo ma...
-ma è fantastica cal, io non, non o al diavolo a me basta che ci sia un gabinetto un letto e un frigo e del cibo
-quindi la mia presenza è indifferente giusto?
disse cominciando a lasciarmi una lunga scia di baci
-c-cal, f-orse è meglio s-e mi fai v-vedere la camera non trovi
-mmmm forse hai ragione, non  voglio che la nostra prima volta sia sul pavimento

okay sto per perdere la verginità, calma, sangue freddo e e
-c cal i-io dovrei dirti una cosa

dissi i puntandomi difronte la porta di quella che doveva essere la camera da letto

-i-io sono vergine

abassai il capo ma lui me lo rislzò con l'indice

-vorrà dire che sarò il primo

disse per poi aprire la porta e cominciare a baciarmi e a spingermi verso il letto per poi buttarmici sopra, infilai la mani nei suoi capelli tirandoli leggermente, mi tolse la maglietta e cominciò a lasciarmi una scia di baci lungo tutto l'addome fermandosi sul solco dei seni, poco dopo fece volare il regiseno e io gli tolsi goffamente la maglia percorrendo con la mano tutto il suo busto cominciando a creare linee imaginarie sui suoi addominali scolpiti, continuammo a spogliarci lentamente e e quando fummo entrambi nudi sussurrò un pronta? prima di mettersi il preservativo per poi entrare in me dolcemente e lentamente preoccupandosi di non farmi male, sentivo un leggero dolore ma anche un grande piacere, portai le mani sulla sua schiena graffiandola leggermente, la stanza si riempiva sempre più dei nostri gemiti, più passava il tempo più il piacere sostituiva il dolore e calum aumentava di velocità,  le nostre bocche si muovevano all'unisono e le nostre lingue si sfioravano, agrovigliavano, accarezzavano, venimmo insieme, calum si accasciò su di me sfinito e io gli accarezzai lentamente la schiena, quando il suo resporo tornò regolare, rotolò al mio fiaco cingendomi la vita
- com'è stato piccola
-stupendo, e per te
-anche
Mi diede un bacio a stampo prima di avvicinarmi a lui e sprofondare nel mondo dei sogni

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