Parte III

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Nei giorni che seguirono mi vennero fatte tac, risonanze, ecografie, colonscopie, gastroscopie, analisi al sangue e molti altri esami. Quando tutto fu pronto potei finalmente capire di più su ciò che mi stava accadendo. Quel che il medico mi spiego' non fu piacevole e mi cambio' la vita per sempre. Mi disse: "Come immaginavo, non è appendicite. Hai il Morbo di Crohn. È una malattia infiammatoria cronica dell'intestino ed è autoimmune!" Io rimasi perplessa, era la prima volta che sentivo il nome di questa malattia ed ero curiosa di capire a cosa sarei andata incontro. Il medico continuò: "Una cosa cronica è una cosa che avrai tutta la vita. Dovrai evitare verdure e legumi. La frutta non fa per te. Dovrai eliminare dalla tua dieta tutto ciò che contiene fibre perché il tuo stomaco non riesce a digerirle. Adesso faremo in modo di farti stare meglio. Il cortisone ti aiuterà. Inoltre hai un taglio sanguinante all'esofago ed è per questo che hai vomitato sangue. Piano piano la ferita si sta rimarginando quindi dobbiamo stare attenti a non mangiare cose troppo secche o croccanti che potrebbero farla riaprire. Sono 10 giorni che sei qui, di' ai tuoi di comprare dei biscotti, se è possibile andrebbero benissimo quelli per bambini, i Plasmon. Come ti accennavo prima, non potrai mangiarli così, quindi li mangerai bagnati in acqua. Stai tranquilla, vedrai che tutto andrà bene!" In quel momento la sua spiegazione mi era bastata, pur essendo consapevole che nulla sarebbe mai più tornata come prima, la mia vita era stata totalmente stravolta. Di una cosa ero contenta: potevo ricominciare a mangiare. Avevo una fame pazzesca e non persi tempo a dire a mia madre e al mio ragazzo che finalmente potevo mangiare qualcosa. Così Plasmon e acqua fu... L'indomani a pranzo la fame era tale da farmi prendere la decisione di mangiare la pastina in bianco che passano in ospedale. Ecco, la mangiai solo perché non sopportavo più i morsi della fame. Avete presente la pastina a forma di stelline? Perfetto! Mi arrivò cotta più del dovuto, talmente tanto che le stelline si erano fuse tra loro a formare una sola, unica stella... Il giorno dopo mia madre mi porto' da casa la pastina cucinata da lei. Quando, finalmente, fui dimessa mi diedero cortisone.

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