PAOLA's POV
"Pronto?" risposi al telefono
"Paola?" riconobbi immediatamente la voce di Niall all'altro capo del telefono
"Ehi biondino! Che succede?" chiesi felice di senirlo mentre chiudevo un milk shake al cioccolato e lo consegnavo alla bambina che mi sorrideva dall'altro lato del bancone
"Niente volevo solo sapere se ti andava di uscire!" affermò e percepii una sfumatura imbarazzata nella sua voce
"Ora sono al lavoro, però stacco alle 18:00, quindi volendo potremmo uscire a quell'ora!" sorrisi fissando il vuoto mentre continuavo a riempire barattoli di frullato
"Sìsì certo, che stupido! Sei lì in macchina? Altrimenti ti passo a prendere io quando hai finito.."
"Mi faresti un favore! Siamo solo io e te o c'è anche qualcun'altro?" chiesi sorridendo all'ennesimo cliente. Ormai stava davvero per venirmi una paralisi!
"No ci sono tutti.. ma se vuoi che usciamo da soli per me non è un problema lo sai!" cominciò a parlare a raffica
"No tesoro va benissimo davvero!" sghignazzai sentendo quanto si stava agitando
"Niall attacca, dobbiamo scendere!" sentii la voce di Liam in sottofondo, autoritaria come sempre
"Devo andare, ci vediamo dopo.." immaginai il suo sorriso che si faceva spazio sulle sue labbra. Adorabile.
"Ciao.." sorrisi riattaccando per poi tornare al mio lavoro.
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"Ma si può sapere dove diavolo ti sei cacciato?" urlai al telefono dopo circa 5 minuti che cercavo il biondino senza riuscire a trovarlo da nessuna parte
"Sono chiuso in macchina, per Dio! Mi hanno appena visto uscire dall'albergo, sai quanta gente potrebbe assalirmi in questo momento?" affermò con tono da ricercato fuggitivo.
Scoppiai a ridere mentre lo immaginavo tutto accucciato accanto ai pedali della macchina con un berretto sulla testa per cercare di nascondersi dalle fan che avrebbero potuto riconoscerlo.
"Arrivo, tu pensa ad aprirmi la portiera!" continuai a sghignazzare al telefono inividuando la sua auto nel parcheggio
Raggiungemmo gli altri che ci aspettavano in un immenso parco appena fuori Londra. Il centro della città era da evitare dal momento in cui centinaia di ragazzine li avevano appena visti lasciare l'hotel, e non si sarebbero date pace fino a quando non li avrebbero trovati.
Erano davvero famtastici con quei berretti tutti uguali. Sembravano la squadra di calcio di una scuola che andava in gita. Ma quello che rendeva tutto più bello era il fatto che sembravano dannatamete felici. Non dovevano fare niente di stravagante per divertirsi, gli bastava stare lì seduti a ridere delle battute squallide di Louis e delle storie assurde che raccontava.
"Hai seriamente cercato di comprare un negozio di calze!?" esclamò la Ile guardando allibita il ragazzo dagli occhi blu
"Certo!" rispose lui soddisfatto
"Ma perchè!?" chiese di nuovo lei sempre più stranita e divertita allo stesso tempo. Insomma, quale ragazzo comprerebbe un negozio di calze?!
"La vera domanda è: perchè io non ne sapevo niente!?" esclamò Liam completamente sconvolto mentre si metteva le mani nei capelli
"Merda! Dimentico sempre di non parlare delle mie bravate mentre ci sei qui anche tu!" esclamò colpendosi con un pugno il palmo dell'altra mano in segno di arresa
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Changes
FanfictionEra il mese di Giugno e il caldo cominciava a farsi sentire nella dolce Italia. Le scuole finivano e due ragazze si preparavano a trascorrere un'estate che non avrebbero dimenticato. Ancora non lo sapevano ma era tempo di cambiamenti..