capitolo 09

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*Look after you - Louis Tomlinson*

Il video cominciava così e io persi cinque minuti solo per guardare la foto che compariva accanto al titolo della canzone.

Non appena mi decisi a fare play davanti a me comparve il ragazzo dagli occhi cristallini con un sorriso sottile sul viso. Sembrava più teso del solito, quasi irrequieto. Capii subito che lo aveva registrato appena dopo il nostro incontro perchè indossava la stessa felpa blu e i capelli erano ancora pettinati all'insu come quando ci eravamo lasciati.

Abbassò lo sguardo, si rimboccò le maniche e prese un grande respiro appena prima che il suono di un pianoforte riempisse la stanza che lo circondava. Non ci misi molto a capire che era lui a suonare ed era davvero bravo.

Sollevò lo sguardo e mi persi nuovamente nell'oceano che riempiva le sue iridi, anche attraverso uno schermo mi sembrava riuscisse a vedermi alla perfezione, come se fosse esattamente davanti a me.

Una voce acuta mi distrasse dall'ipnosi che quegli occhi cielo non facevano altro che causarmi. Seguii ogni singolo momento delle sue labbra e le vidi tremare mentre pronunciava le prime parole di quella canzone.
Mano a mano che le strofe scorrevano il suo timbro diventava più sicuro e i suoi occhi più lucidi, contrastando con le labbra che si assottigliavano ogni volta che raggiungeva il ritornello, come se potesse vedere il sorriso commosso che si era pressato sul mio viso e che non aveva intenzione di andarsene.

Guardai quel video quattro volte e ogni secondo che passava guardavo quel ragazzo cantare e non riuscivo ad evitare di piangere pensando che tutto quello era solo per me, che non stava cantando per nessun altro se non per me.

-Sii la mia bambina ed io avrò cura di te-

Era incredibile come quel ragazzo che non conoscevo nemmeno da un giorno mi avesse detto tutto ciò che da una vita intera volevo sentirmi dire. Perchè io avevo bisogno di qualcuno che si prendesse cura di me, qualcuno che mettesse me davanti a tutto e a tutti ed ora, per quella che mi sembrò la prima volta nella mia vita mi sentivo davvero importante per qualcuno. E non mi interessava il fatto che fosse un ragazzo che avevo appena incontrato.

Lui aveva messo ben in chiaro i suoi sentimenti confondento i miei come mai nessuno aveva fatto, ma ora la risposta a tutte le mie domande appariva sempre più chiara..

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"Quale parte di chiamami alle 8:30 non ti era chiara!?" urlai alla mia amica precipitandomi in cucina.

Erano già le 9:15 e avrei dovuto incontrarmi con il cantante di cui non sarei mai riuscita a ricordare il nome solo quindici minuti dopo. Avevo infilato i primi vestiti che avevo trovato per la stanza che consistevano in un paio di pantaloncini corti e chiari in jeans e una maglia bianca a righe blu, per completare il tutto avevo infilato le Vans color panna. Dovevo solo pettinarmi, la colazione l'avrei fatta lungo la strada, oppure l'avrei direttamente saltata.

"Cazzo ecco cosa dovevo fare!" la Paola si diede una pacca in testa e strizzò gli occhi. Sapevo che non avrei dovuto fare affidamento su di lei, a malapena si ricordava ciò che aveva mangiato il giorno prima.

"Sei una causa persa, lo sai!?" chiesi sarcasticamente mentre correvo da una parte all'altra dell'appartamento in cerca di una spazzola o qualunque cosa le assomigliasse.

"Ti dovevo dire anche un'altra cosa ma ora non me la ricordo.." anche se non potevo vederla già sapevo che si sarebbe grattata la testa con un dito nel tentativo di farsi venire in mente ciò che si era dimenticata

"Beh mi verrà in mente.. Ora posso sapere dove vai o è un segreto?" chiese raggiungendomi in camera con la sua solita calma angosciante mentre mi porgeva la spazzola che cercavo da una vita.

ChangesWhere stories live. Discover now