capitolo 07

41 1 0
                                    

"Sto seriamente per ucciderti!" urlai alla mia amica che mi era appena saltata sopra urlando come una pazza nel tentativo di svegliarmi. Era da circa 10 minuti che continuava a fare avanti e indietro dalla stanza dicendo che avrei dovuto alzarmi ma mi ero rifiutata più e più volte, così aveva deciso di attuare una nuova tattica, e ora davvero non la smetteva di ridere.

"Oh mio Dio!! Dovevi vedere la tua faccia!" rideva con la bocca completamente spalancata senza sosta. Temevo che avrebbe potuto strozzarsi da un momento all'altro. Ancora non si era alzata da me, stava lì a rotolarsi come se fosse la cosa più normale del mondo.

"Se ti levi mi alzo!" il suo sguardi si fece scuro e cupo mentre si alzò, così le feci un sorriso e subito si riprese ricambiando felice prima di lasciare la stanza. Mi infilai una maglia larga e semplice e dei pantaloncini della tuta per poi afferrare il computer.

Addormentarmi questa notte era stata un'impresa. Non avevo fatto altro che pensare e ripensare a quel bacio e a quegli occhi. Ripensarci ora mi sembrava dannatamente stupito. Mi ero invaghita di un ragazzo che nemmeno conoscevo solo perchè mi aveva fatto gli occhi dolci per tutto il giorno.

Scossi la testa cercando di distrarmi da quei pensieri che mi annebbiavano la mente da più di dodici ore ormai e mi concentrai sulla password di facebook.

Quando riuscii ad entrare mi ritrovai tre richieste di amicizia e due messaggi. Già immaginavo di chi fossero. Accettai le richieste dei tre ragazzi che avevo conosciuto ieri e non riuscii a resistere alla tentazione di guardare ogni singola foto di Louis. Sotto le luci dei flash i suoi occhi cristallini risaltavano ancora di più, riuscivo a leggerli quasi attraverso una singola foto. Il suo sorriso sottile non mancava mai a incorniciare il suo viso. Una serie di denti perfetti sfilavano tra le sue labbra facendo brillare i suoi occhi rendendo quel viso qualcosa di perfetto.

Più ci pensavo più non riuscivo a capire come un ragazzo che conoscevo solo da un giorno riuscisse a farmi quell'effetto. Nemmeno lo conoscevo!

Quando vidi la mia amica aprire la porta chiusi improvvisamente il computer per nascondere ciò che stavo facendo e sollevai immediatamente lo sguardo.

"Che stai facendo?" chiese vedendomi piuttosto agitata

"Niente.. cerco solo di svegliarmi. Che mi hai fatto da mangiare?" chiesi cercando di cambiare discorso velocemente prima che cominciasse di nuovo con una serie infinita di domande alle quali non sarei riuscita a rispondere senza inventare scuse.

"Niente.. io sto uscendo." solo dopo quelle parole mi accorsi del suo abbigliamento.

Non era elegante, portava dei semplici pantaloncini corti in jeans con una camicetta abbottonata fino a poco sopra il seno e naturalmente non potevano mancare i suoi tacchi vertiginosi. Davvero non capivo come riuscisse a portarli in ogni momento della giornata!

"E dove vai?" chiesi curiosa gongolandomi sul letto, impaziente di poter leggere i messaggi di facebook che ancora non avevo avuto il tempo di aprire.

"A fare colazione con Niall, prima mi ha chiamata e mi ha chiesto se mi andava di uscire.." parlò senza prestare attenzione a quello che diceva. Lo faceva sempre. Parlava e faceva altro mettendoci circa dieci minuti per finire una cazzo di frase.

"Con Niall eh!?" un sorriso malizioso si era involontariamente propagato su tutto il mio viso

"Non cominciare! Conosco quell'espressione e non mi piace per niente!" mi aggredì ancora prima che potessi dire dell'altro

"D'accordo sto zitta.. ma vedi di non ricominciare anche qui o mi incazzo!" mi feci seria per poi riappoggiarmi il computer sulle ginocchia

"Avevamo deciso di non parlarne più, o sbaglio!?" interruppe la sua ricerca nella valigia per concentrare più attenzione su di me e su quella discussione

"Sì d'accordo non ne parliamo più! Voglio solo che non ricominci la stessa storia!" dissi quasi esasperata sprofondando nel cuscino che mi ero preparata dietro la schiena.

"Niall è solo un amico d'accordo!? Anzi forse non è nemmeno quello! È solo un ragazzo con cui vado a fare colazione, punto." cerò di porre un fine a quella discussione che stava prendendo una brutta piega.

In Italia non aveva affatto una bella reputazione. Dopo la prima delusione amorosa si era rifiutata di soffrire ancora per un ragazzo e aveva cominciato a darsi alla pazza gioia. Non le interessava più chi avesse davanti, bastava solo che fosse un ragazzo e che fosse carino per passare una serata "divertente".
Sapevo che odiava parlare del suo passato e soprattutto ricordare quanto lo avesse sprecato, ma ora che ero finalmente riuscita a convincerla a ricominciare avevo paura che potesse ricadere nello stesso tranello.

"Scusa, non volevo aggredirti.." disse con tono pacato poco dopo interrompendo tutte le immagini e i ricordi che si erano formati nella mia mente.

"Tranquilla.. sono io che ho esagerato. Divertiti!" le sorrisi e la vidi ricambiare

"E tu alzati!" mi diede uno spintone scherzoso seguito da un bacio sulla fronte prima di uscire dalla stanza.

Quando sentii i suoi tacchi risuonare lungo le scale mi decisi ad aprire nuovamente il computer.

Per tutto il tempo avevo avuto i nervi a fior di pelle aspettando che la mia amica mi lasciasse sola per poter vedere se almeno uno di quei messaggi fosse dal ragazzo inglese che non mi aveva fatta dormire per quasi tutta la notte.

PAOLA's POV

"Niall non riesci a essere più preciso!? Ci saranno ottomila statue in questa piazza!" affermai ormai disperata.

Era dieci minuti che camminavo senza sosta avanti e indietro per Trafalgar Square mentre il biondo dall'altra parte del telefono cercava di darmi indicazioni senza successo purtroppo.

"Oh insomma! Devi attraversare la strada!" urlò nuovamente

"Ma da quale parte!?" ormai ero sull'orlo del collasso. Non ne potevo più. Questo ragazzo non faceva altro che darmi indicazioni inutili e io non avevo la più pallida idea di dove fosse il bar dove dovevamo incontrarci e di dove fossi io soprattutto.

"Rimani lì e non ti muovere! Ora giro per tutta la piazza fino a quando non ti trovo!" disse serio e immaginandolo con un'espressione terribilmente concentrata mentre si mangiava le unghie dal nervoso non riuscii a trattenere una sonora risata che attirò l'attenzione di alcuni passanti.

Dopo aver riattaccato il telefono mi sedetti sul bordo della fontana e aspettai di vedere un biondo imbronciato passarmi di fronte.

"Ma dove diavolo si è cacciata quella ragazza!?" una voce allegra dall'accento irlandese risuonò alle mie spalle

"Niall!!" mi voltai con un sorriso ben piazzato sul viso che di dissolse non appena mi ritrovai di fronte l'ultima persona che avrei voluto vedere..

ChangesWhere stories live. Discover now