"E tu che ci fai qui!?" incrociai le braccia e inarcai le sopracciglia senza smettere di guardarlo nemmeno per un secondo. Ancora non riuscivo a credere che Niall lo avesse veramente portato e ancora non riuscivo a capire perchè l'adrenalina riempisse il mio corpo ogni volta che lo vedevo, facendo crescere in me quella voglia di mettergli le mani addosso.
"Ciao anche a te.." il suo solito sorriso strafottente e attira sberle gli riempì il viso mentre con gli occhi mi scrutò dalla testa ai piedi.
"Non ho detto ciao, ho detto: che ci fai qui!?" scandii meglio le ultime parole mentre ripetevo quella frase. Erano solo le dieci di mattina e quel ragazzo era già riuscito a far saltare tutti i miei nervi.
"Non so tu ma io pensavo che Londra fosse una città libera!" alzò gli occhi al cielo e quello fu l'unico momento in cui il suo sguardo mi diede un attimo di tregua smettendo di fissarmi insistentemente.
"Libera e troppo piccola per noi due a quanto pare!" risposi prontamente.
Senza ombra di dubbio era la prima volta in cui le parole uscivano con così tanta fluidità dalle mie labbra. Con lui era così semplice litigare che non dovevo nemmeno stare a pensare alla risposta da dargli.
"Senti se vuoi per forza cominciare a litigare dimmelo che me ne vado.." il suo tono si fece leggermente più stanco rispetto a prima ma il suo viso non smise di attirare la mia mano che si sarebbe stampata più che volentieri su una delle sue guance.
"Oh non ti scomodare, me ne vado io!" feci un passo per allontanarmi dalla coppia di cantanti davanti a me quando il moro poggiò una mano sulla mia spalla.
Mi scansai immediatamente sentendomi quasi nauseata dal suo tocco.
"Per l'amor di Dio no! Ti perderesti al primo incrocio e non voglio averti sulla coscienza!" si allontanò di poco da me e dal biondo irlandese prima di ricominciare a parlare
"Ci vediamo a casa Niall.. usciremo oggi pomeriggio noi.." gli sorrise prima di andarsene e perdersi tra la folla.
Ancora sentivo quel pizzicorio invadermi tutto il corpo e la mia mano non smetteva di fremere all'idea di stamparsi sul viso di quel ragazzino impudente.
"Io davvero non capisco perchè non possiate semplicemente chiedervi scusa e ricominciare da capo!" mi distrasse dai miei pensieri Niall e lo vidi mentre si massaggiava il mento pensieroso.
"Perchè non si può ragionare con un bambino del genere!" scattai e mi accorsi che avevo involontariamente cominciato a camminare verso una destinazione sconosciuta con il biondino che mi inseguiva
"Solo perchè entrambi avete delle personalità forti e ognuno di voi pensa di aver ragione.." trascinò una sedia e vi si sedette sopra con tranquillità mentre io facevo risuonare la mia per tutto il locale con la rabbia che mi riempiva le vene.
"No, solo perchè lui è un riccio psicopatico e strafottente!" aprii la borsa rabbiosamente in cerca delle sigarette che non riuscivo a trovare in nessuna delle duecento tasche che riempivano quella dannata borsa.
"Su questo non posso darti torto!" affermò il giovane cantante accanto a me cominciando a ridere così spontaneamente e sonoramente che non riuscii a fare a meno di seguirlo dimenticando per un attimo tutta la mia rabbia verso il suo amico.
ILENIA's POV
Quando aprii la cartella dei messaggi e mi accorsi che nessuno di loro era da parte di Louis un senso di delusione e di tristezza mi invase.
Ero così convinta che mi avesse scritto che dovetti ricontrollare il nome tre volte prima di essere convinta che non fosse lui.
-Zayn un nome strano di mezzo Malik- non c'era nemmeno il minimo accenno del nome Louis Tomlinson e più leggevo quelle lettere più speravo che magari facendone l'anagramma sarei riuscita ad ottenere il nome che stavo cercando, ma era completamente inutile.Con la delusione negli occhi mi limitai ad aprire il messaggio di quello sconosciuto che ero quasi del tutto convinta fosse un altro dei cinque cantanti.
*Ciao, voglio parlarti di Louis.. quando hai tempo.*
beh diciamo che la gentilezza non gli scorreva nelle vene. Comunque ignoro la sua mancanza di cordialità e decido di rispondergli con le parole più false che mi siano mai venute in mente in tutta la mia vita.
*Beh non so quanto ci sia di cui parlare visto che io non conosco lui e lui non conosce me, però penso che non potrebbe farmi male parlarne con qualcuno..*
Inviai il messaggio nell'esatto momento in cui un pallino verde comparve accanto al suo nome, perciò per smorzare l'attesa mentre aspettavo una sua risposta cominciai a guardare le sue foto.
Aveva gli occhi profondi nonostante fossero marroni, ma non erano trasparenti come quelli di Louis, anzi erano l'esatto contrario. Terribilmente misteriosi e tenebrosi, come se cercassero di nascondere qualcosa, per quanto mi impegnassi non riuscivo a leggerli nemmeno in piccola parte.
*Grande! Allora domani mattina nella hall dell'hotel.*
Rispose dopo quelli che mi sembrarono secoli e rimasi alquanto spiazzata da come diede tutto per ovvio. Come se desse per scontato che io avessi avuto la mattina libera e che non avessi avuto niente di meglio da fare piuttosto che uscire con lui per andare a parlare di uno sconosciuto dagli occhi cristallini.
*D'accordo.. Nove e mezza va bene?*
Chiesi, anche se ripensandoci avrei dovuto imporre esattamente come aveva fatto lui durante tutta la nostra conversazione
*Perfetto..A domani allora ;)*
Concluse aggiungendo una faccina che faceva l'occhiolino. Pensai fosse piuttosto ironico dal momento in cui non aveva fatto altro che darmi ordini per tutto il tempo, ma senza darci troppo peso lo salutai con la stessa emoticons e chiusi la conversazione.
Di nuovo mi ritrovai a vagare sul profilo di Louis quando mi accorsi che sulla sua bacheca compariva un post in cui mi aveva taggata. Solo a vedere il suo nome accostato al mio persi un battito e mi sentii dannatamente stupida, ma era qualcosa di impossibile da controllare nonostante ci stessi mettendo tutto il mio impegno.
Scesi più in giù e di nuovo il mio respiro rallentò quando aprii il video..
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Changes
FanfictionEra il mese di Giugno e il caldo cominciava a farsi sentire nella dolce Italia. Le scuole finivano e due ragazze si preparavano a trascorrere un'estate che non avrebbero dimenticato. Ancora non lo sapevano ma era tempo di cambiamenti..