capitolo 14

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PAOLA's POV

"Paola.." una voce acuta risuonò nelle mie orecchie facendo eco nella mia testa ancora troppo assonnata per capire cosa stesse succedendo

"Paola!!" di nuovo.

Mi sentii scuotere e spalancai gli occhi di colpo per lo spavento trovandomi di fronte l'immagine sfocata della Ile.

"Si può sapere che diavolo di ore sono!?" chiesi con la voce impastata dal sonno richiudendo gli occhi

Odiavo essere svegliata, soprattutto dopo aver passato una nottata in bianco o dopo aver avuto una pessima giornata come quella di ieri.

"Le dieci.. Come si dorme su questo divano?" chiese con un sorriso malizioso stampato sul viso e sentii Louis sghignazzare di sottofondo.

Aggrottai le sopracciglia e cercai di sollevare un braccio per stropicciarmi gli occhi e riuscire quindi a vedere decentemente dal momento in cui avevo ancora la vista appannata dal sonno, ma persi un battito quando mi accorsi che qualcuno era steso dietro di me e mi stava abbracciando.

Mi voltai lentamente sperando che non fosse ciò che pensavo ma quando i miei occhi incontrarono un cumulo di ricci ogni mia speranza venne improvvisamente bruciata.

"Qualunque cosa voi stiate pensando, non è così!" mi rivolsi alla coppia che avevo di fronte per cercare di dare delle spiegazioni.

Non conoscevo Louis ma la Ile sì, e riuscivo già a immaginare i pensieri che si sarebbero formati nella sua mente perversa e non era il caso di lasciare che si sviluppassero.

HARRY's POV

"Riccio levati subito da me!"  qualcosa mi colpì violentemente la testa.

"Cosa cazzo hai da urlare!?" chiesi seccato mettendomi a sedere e prendendo in mano il cuscino che la bionda mi aveva appena tirato in testa.

"E voi che cazzo avete da ridere!?" questa volta mi rivolsi a Louis e alla mora che mi ritrovavo di fronte che avevano entrambi un sorriso idiota stampato sul viso.

Come cazzo facevano ad essere così felici anche di prima mattina quando io non riuscivo nemmeno a tenere gli occhi aperti senza insultare qualcuno?

"Uscite dalla mia camera e lasciatemi dormire!" feci un cenno in direzione della porta e mi stesi nuovamente abbracciando il cuscino che avevo vicino.

Era più duro del solito ma in questo momento avrei dormito anche nell'acqua, avevo passato metà nottata sveglio e davvero non potevo alzarmi adesso, avevo bisogno di altri dieci minuti almeno.

"Levati di dosso subito!!" un'altra cuscinata.

Questo era davvero troppo. Non solo era dannatamente odiosa e non faceva altro che rovinare i miei nervi, ma ora mi rovinava anche il sonno prendendomi a cuscinate!

"Si può sapere che cazzo ti prende!?" urlai spalancando gli occhi e gettando il cuscino a terra per cercare di scaricare la rabbia che cresceva troppo velocemente dentro di me

"No a te che cazzo ti prende! Che cazzo ci facevi sdraiato su di me!?" urlò in risposta la bionda esaurita che avevo di fronte.

Aprii la bocca per rispondere ma improvvisamente mi bloccai e misi a fuoco l'immagine intorno a me. I muri verdi della mia camera da letto erano improvvisamente diventati bianchi e il mio immenso armadio aveva lasciato posto alla TV e al mobile nero lucido sotto di lei. Ogni angolo di quella stanza mi aiutava sempre di più a lasciare da parte il sonno e a ricordare ciò che era successo nelle ultime ore.

Merda!

"Mi sono addormentato!" risposi sicuro.

Non avevo la minima intenzione di ammettere che il motivo per cui io e la Paola eravamo finiti a dormire abbracciati su quel divano, ero io. In un modo o in un altro sarei riuscito a trovare un modo per aver ragione e per farla incazzare.

ChangesWhere stories live. Discover now