-Bene Imogen, diamoci da fare!- dissi ad alta voce per motivarmi.
Tutto in quella casa era rimasto come mi ricordavo, ogni singolo oggetto era nella sua vecchia postazione. Mi avvicinai allo sgabuzzino dove trovai fitte ragnatele, mi accorsi solo dopo che tutta la casa era messa come quello stanzino, avevo veramente tanti lavori da fare.
Mi feci spazio tra le ragnatele e recuperai una scopa con una paletta, un secchio e qualche prodotto per la pulizia della casa rimasto in quello sgabuzzino.
Mi avviai verso tutte le finestre del primo piano per poi aprirle di conseguenza.
Pur facendo freddo fuori, questo posto aveva bisogno di aria fresca.
Iniziai a togliere i pesanti lenzuoli bianchi dai mobili della sala lustrandoli minuziosamente uno ad uno. Scopai il pavimento e lo lavai incamminandomi nella cucina dove tutti gli elettrodomestici erano chiusi in uno scatolone sotto il tavolo.
Per prima cosa inizia a togliere le ragnatele uccidendo qualche ragno di tanto in tanto emettendo un gridolini quando me se ne parlava uno davanti, li avevo sempre odiati.
Dopodiché inizia a pulire gli scaffali del frigo con molta attenzione e poi passai al lavandino e al piano di cottura. Lascia per ultimo le sedie e il tavolo togliendo di conseguenza lo scatolone e scartando gli elettrodomestici praticamente intonsi disponendoli poi sul piano di lavoro della cucina. Lavai anche tutte le ante, i ripiani e i cassetti della cucina, rammentandomi che la sera sarei dovuta uscire per cena non avendo ancora potuto far la spesa.
Finito di lavare la cucina mi diressi verso il bagno, era probabilmente la stanza più pulita di tutta la casa.
Quando finalmente asciugai l'ultima goccia d'acqua sul lavandino e posai gli attrezzi nello sgabuzzino mi buttati a peso morto sul divano del salotto e una piccola nube di polvere si alzò da esso provocandomi la tosse.
Decisa ad alzarmi feci qualche passo e mi fermai davanti alla rampa di scale che conduceva al piano superiore.
Salii le scale molto lentamente per poi dirigermi lungo il corridoio strisciando i piedi sul parquet ricoperto da un leggero strato di polvere.
I miei occhi si fermarono sulla prima porta che vidi. Era la camera dei miei genitori.
Vi entrai dentro e notai anche lì i soliti lenzuoli bianchi a coprire sia il letto, i comodi che il grande armadio. Notai con dispiacere che le foto che avevano appeso in camera erano state tolte lasciando impresse delle ombre più chiare sul muro. Uscendo da essa notai che anche le foto nel corridoio erano state tolte.
Oltrepassai la porta del bagno senza neanche degnarla di uno sguardo e mi diressi dritta dentro la mia vecchia camera.
Le pareti non erano più di quel fucsia acceso, come mi ricordavo, ma adesso avevano preso un colore più scuro, probabilmente dettato dalla polvere, notai anche qualche chiazza di muffa provenire da dietro la testata del letto.
Un sacco di pensieri emersero nella mia testa quando notai la poltroncina ricoperta dal lenzuolo bianco accanto al mio letto e mi ricordavo come mia mamma si sedeva su di essa tutte le sere.
Sempre nella stessa posizione, sempre con la gamba destra accavallata. Mi ricordavo come sceglieva un libro di favole e come me lo raccontava, mettendoci tutta se stessa per narrare al meglio la storia.
Mi ricordavo ancora la sua voce e mi sembrò di sentirla rimbombare nella camera. Il mio corpo venne pervaso da brividi, le mie braccia si strinsero intorno al mio stomaco avvertendo una fitta e il rimorso si fece presente.
Sentivo il rimorso di non aver potuto passare tutto il tempo che volevo con loro, sentivo il rimorso per essere stata troppo piccola quando tutto successe, sentivo il rimorso per non avergli ripetuto tutti i giorni che gli volevo berne, sentivo il rimorso per non averli stretti un'ultima volta prima che salissero in macchina quella sera.
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Blurred || Luke Hemmings
RandomEmozioni contrastanti mi travolsero come un uragano, io ero troppo piccola davanti a quel vortice. Tutto quello che riuscivo a distinguere erano colori sfocati. Il nero con le sue sfumature che avvolgeva il bianco accecante e dell'azzurro. "Io ti o...