Capitolo 10: One More Night

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Perché continua a tirar fuori la storia che sto crescendo? Non ne capisco davvero il senso, non é mai stato così noioso e apprensivo nei miei confronti.

Sto ancora un po' sul balcone e cerco di non pensare agli strani comportamenti di Michael.

Sento sussurare il mio nome. Sto iniziando ad avere le allucinazioni?

-Blossom!- stavolta sento il sussurro concretamente.
Mi giro e vedo Ashton intento a salire sul balcone.

-Non provare a salire!- lo ammonisco e si ferma.

-Volevo portarti in un posto.- mi dice calmo.

-Non voglio venire.- dico.

-Oh perfavore!- alza la voce leggermente e incrocio le braccia. Lo vedo cercare di calmarsi. -Perfavore, Blossom, torneremo tra meno di un'ora a casa.- finisce.

Ci penso su un attimo. Tutti mi dicono che dovrei stare lontana da lui, ma non so cosa potrebbe farmi, quindi tanto vale scoprirlo. Devo scoprire chi é veramente Ashton Irwin.

-Ok.- dico e Ashton ci mette un attimo a farmi scendere dal balcone per andare in questo posto.

-Pensavo che potevamo fare un giro in centro,- mi dice -ma sarebbe stata una cosa scontata.- mi guarda come per cercare approvazione. Annuisco per farlo andare avanti. -quindi, ti faró fare un giro in metropolitana.- lo guardo per capire se é serio. Nemmeno un filo di ironia o sarcasmo, é serio.

-In metropolitana?- ripeto. L'idea non mi piace, affatto.

-Si, in metropolitana. Su Blossom, non succederá niente, ci sono io a proteggerti da qualsiasi aggredimento.- mi dice e decido di dargli retta.

Ci avviamo verso la fermata piú vicina a casa mia e Ashton mi fa salire sul primo vagone che troviamo.

-Dove andiamo?- domando.

-In periferia.- mi dice e si siede in un posto libero. Io mi tengo ad una sbarra e mi metto in piedi di fronte a lui.

-Scendiamo alla prossima.- mi informa dopo quelli che ho percepito come anni.

-Perché siamo qui?- chiedo.

-Mi piace la periferia, é un posto tranquillo.- dice e sembra visibilmente rilassato.

Mi limito ad annuire mentre lo guardo alzarsi e affiancarsi alla porta. Lo raggiungo tenendomi alla sbarra e lo vedo ridacchiare.
Il vagone si ferma e scendiamo ma non riesco a leggere il nome della fermata perché Ashton mi tira per il polso, portandomi fuori di corsa.
Sento un'altra mano tirarmi e non capisco cosa succede.
Mi giro e in poco vedo un volto sconosciuto che cerca di attirarmi verso di se. Cercodi liberare la presa ma non ho abbastanza forza. Sento Ashton mollare la presa e inizio ad aver paura. Dipo poco peró, lo vedo a cavalcioni sul tizio che sembra pietrificato dalla figura di Ashton, lui continua a tenerlo per il colletto mentre lo scrolla con forza.
Mi sento piccola e indifesa, incapace di badare a me stessa e in questo momento io sto dipendendo in tutto e per tutto da Ashton.
Ashton urla, urla forte all'uomo ormai steso a terra e io sto cercando di sembrare il piú calma possibile.

-Drogato di merda.- lo sento imprecare a bassa voce.

Abbasso il capo, semplicemente e dopo poco Ashton mi afferra il mento per poterlo guardare negli occhi.

-Non devi avere paura. Mai.- mi dice con voce ferma.

-Mi sento debole e dipendente da te.- dico senza badare al fatto che sto abbassando le difese con Ashton.

-Puoi dipendere da me, io ci saró, saró sempre presente.- mi dice e io scuoto la testa.

-Non ha senso tutto questo giro in metropolitana e tantomeno quello che ci stiamo dicendo.- dico.

Wake up || afi *IN SOSPESO*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora