Capitolo 7. Incubi che diventano realtà

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*****JUSTIN POV.*****
Arrivai al camper di Sasha e vidi fuori Thomas e Peter.
- Dov'è?- dissi avvicinandomi
- Dentro con James... non vuole essere disturbata- disse Peter. Sottolineando il "non vuole essere disturbata" ma non mi importò ed entrai.

Stava dormendo tra le braccia di James, che intanto guardava la Tv.
- Come sta?- dissi io preoccupato
- È solo stanca è un po spaventata, ma quello che non mi piace sono i polsi, qualcuno l'ha legata- sussurrò lui. Non volevo sentire altro.
Uscì fuori sbattendo la porta con la rabbia a mille.
Sophie mi guardò preoccupata
- Come sta?- disse lei mentre vedevo i suoi occhi azzurri lucidi dalle lacrime.
- Sta dormendo ma è stata legata- dissi mentre lei mi guardava i polsi e mi prendeva le mani
- È ora... Justin glielo devi dire- sussurrò lei mentre le mie mani tornavano normali
- E se non fosse pronta?-
- Lo è... O glielo dirà Lukas- disse Sophie mentre mi dava un bacio sulla fronte
- Vai a riposarti, di a gli altri di andare a dormire- disse lei mentre entrava in veranda e andava nel suo camper.
- Raga ci si vede domani- dissi mentre salutavo con la mano tutti.
Andai in veranda e mi presi una birra. Quando Sasha stava con un altro ragazzo non ci vedevo più. Ma con Lukas era diverso lei non doveva avere a che fare con lui. Anche se il passato gli accomuna anche troppo. Ma ormai Lukas è uscito fuori di sé e la vuole a tutti i costi.
Finita la birra la buttai e andai a dormire.

*****SASHA POV.*****
Sai io e te abbiamo molte cose in comune.

Chi è questa? La mia nuova distrazione.

Dimenticati di loro solo per una notte.

Mi svegliai di soprassalto con questi flashback nella testa. Stavo tremando e neanche me ne ero accorta. Mi alzai e mi accorsi che erano le 5 del mattino. So che non è normale ma presi i corn-flakes, il latte dal frigo che misi a scaldare e feci colazione. Mi sedetti sul divanetto ad angolo e cominciai a mangiare. I ricordi mi assalivano la testa e tutto quello che era successo dopo era solo vuoto totale. Mi guardai per sbaglio i polsi e feci cadere la tazza oramai vuota sul pavimento in parchè.
Rimasi ferma lì, inpalata e guardarmi i polsi neri e a tremare.
Caddi ma non sentì l'impatto.
James mi aveva già in braccio e i suoi capelli rossi li ricaddero sulla fronte.
- Va tutto bene piccola, ci siamo noi adesso- disse lui riportandomi a letto.
Mi riprese tra le sue braccia e misi la testa sul suo petto. Sentivo il suo battito, calmo, allegro e il suo respiro regolare come la punta di un orologio sui secondi. Mi accarezzò i capelli per tranquillizzarmi ma tutto quello che pensavo era

Abbiamo molte cose in comune.

Chi è questa? La mia nuova distrazione

Dimenticati di loro solo per una notte.

Mi svegliai un paio di ore dopo... verso le 9.45 e James stava appena facendo colazione. Mi alzai barcollando e stetti per cadere, mi aggrappai ad un piccolo mobile.
- Ehy... Ben svegliata-
- Mi fanno male i polsi e la testa- dissi mentre cadevo.
- Non ti affaticare...- disse James riportandomi a letto.
- Da oggi starai a letto per riposarti... ho mandato Thomas e Martin a prendere delle medicine per te. Sta notte hai vomitato e non te ne sei neanche accorta. Sei in una situazione di pre coma... stai cominciando a reagire- James si sedette sul letto e mise la mano sulla mia fronte.
- Ho... f-fred-do- dissi cominciando a tremare.
James si alzò di scatto e mi prese tra le braccia cercando di scaldarmi.
Entrarono in quel momento Thomas e Martin che stavano ridendo per una battuta che avevano fatto. Martin lasciò cadere la busta per terra e chiuse la porta alle sue spalle. Thomas mi prese per le gambe portandomi a letto, presi per la mano Thomas
- Resta ti prego...- dissi mentre il buio calava su di me.

*****THOMAS POV.*****
-CHIAMA JUSTIN- urlai mentre le palpebre di Sasha si chiudevano e il suo collo si girava verso la finestrella.
- SASHA! Svegliati!- dissi mentre la scuotevo per le spalle.
- Amico è svenuta... Peter è andato a chiamare Justin- star tranquilli è una parola grossa... Se Lukas si rifà vivo gli do un pugno che si pentirà di essere nato.

Entrò Justin e corse verso Sasha.
- Abbiamo un pronto soccorso qua vero?- disse lui esasperato
- Si ma non ti piacerà da chi è diretto- disse Martin
- Da chi?- disse Justin che prese in braccio Sasha facendole mettere la testa sul suo petto
- Dalla madre delle gemelline- dissi io
- Va bene basta che la faccia risvegliare-
- Vieni andiamo- disse Martin aprendo la porta e cominciando a correre.

In due minuti arrivammo al pronto soccorso. Bussammo e ci aprì una signora sulla cinquantina con i capelli biondi e gli occhi verdi, ci fece entrare e misi Sasha sul lettino.

*****JUSTIN POV.*****
La signora ci fece uscire e dopo cinque minuti vidi passare Jennifer, stava andando fuori. La seguì e la bloccai in un angolo.
- Justin... come mai non mi soprendo vederti?- la più grande è sempre la più stronza.
- Dove sei stata?- dissi spingendola verso il muro e mettendomi corpo a corpo con lei.
- Da mia madre è ho visto la tua cara amichetta... Sai Lukas potrebbe venirlo a sapere e sai come potrebbe andare a finire- disse cominciando a toccarmi il petto ed il viso
- Non dirlo. Potresti avere qualcosa o qualcuno in cambio. Altrimenti...- dissi io mentre glielo sussurravo all'orecchio.
- Ci potrei stare... Oggi alle 20 in camper mio- disse lasciandomi un bacio a stampo per poi andare via. Che schifo. Ma non si vergogna a fare ste cose.
Io lo faccio solo per Sasha.
- Justin- urlò Sophie che era appena arrivata.
- Hai visto qualcosa?-
- L'ultima scena... Justin non sei obbligato a farlo- disse lei prendendomi la guancia.
- Lo potrebbe dire a Lukas-
- Justin, lei...- disse Sophie non finendo la frase
- Cosa lei?...- dissi io prendendole la mano
- Niente niente-
- Dimmelo- dissi stringendo la mano
- Justin calmati, se te lo dico tu non ti sfogherai con nessuno? -
- Lo prometto-
- Sasha è stata baciata, non da uno di noi- disse tutto d'un fiato
- Da chi?!- dissi io preso totalmente dalla rabbia
- Non te lo posso dire... non me la detto neanche a me...- disse Sophie tenendo lo sguardo piantato nei miei occhi.
Lasciai la mano di Sophie e rientrai dentro
- Justin- disse Sophie richiamandomi
- Non sfogarti con nessuno- disse lei appoggiandosi ad una colonna.

La vidi appoggiata sul lettino con la mascherina dell'ossigeno, eravamo in tre io Sophie e Stephan. L'infermiera ci fece uscire perché era l'ora di pranzo e l'infermeria chiudeva da mezzogiorno fino alle quattro.
Andammo tutti nei rispettivi camper e ci dammo appuntamento per le 15.45 per partire da qua ed andare da Sasha.
Arrivai e mi chiusi nel camper. I miei non c'erano per due settimane, quelli di Jack pure, Sophie era con i nonni, Peter idem, Stephan aveva i genitori che venivano ogni week-end, Logan anche e Thomas stava con me perché i miei ed i suoi genitori avevano deciso così.
Caddi sul letto e mi addormentai tra i vari pensieri.

La ragazza che giocava con i ragazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora