Capitolo 8. Stanchi ma lotteremo ancora

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*****SOPHIE POV.*****
La giornata era passata molto velocemente dopo che siamo andati da Sasha. Siamo stati là fino alle 18.45 e poi siamo ritornati ai camper. Sasha ha avuto un calo di zuccheri, domani se tutto va bene la dimettono.
Justin è dovuto andare da qualche parte alle 20... dice che ha delle faccende da sbrigare... Va bè. Gli altri sono andati a mangiare una pizza ma io non me la sentivo così sono andata a prendere un gelato da sola. Alla fragola e amarena i miei gusti preferiti, finito andai a buttare la carta e feci un giro sulla costa. Avevo degli shorts e una maglietta della Element coperta da una felpa. Camminavo e intanto calciavo un sassolino, le mani erano nelle tasche al caldo, sentivo un leggero venticello che mi faceva mandare in avanti i capelli. Sentì dei passi non troppo felpati dietro a me, io guardavo sempre la stradina, alzai un'attimo lo sguardo e accellerai un po il passo.
Se mi seguivano accelereranno anche loro il passo.
Non sentì più niente così mi fermai e mi girai per vedere la strada, nessuno.
Mi rigirai e mi riguardai un'attimo indietro, riposai lo sguardo sulla stradina ma quando alzai lo sguardo prima di ripartire, un ragazzo dai capelli dorati era davanti a me con la sigaretta in bocca. La prese con l'indice ed il medio e disse buttando fuori il fumo
- Bu...- due ragazzi mi presero le braccia e mi trascinarono su un'albero abbastanza lontano dalla stradina dove la luce si vedeva come una punta di spillo. Mi sbatterono sulla corteccia e il cappuccio mi scivolò giù facendo scoprire il mio volto, le mie mani erano bloccate da una corda messa dietro all'albero. Affianco a me i ragazzi mi tenevano le braccia e il ragazzo dai capelli biondi mi disse
- Ciao bambolina-
- Vaffanculo- dissi sputandogli contro
- Scatenata la ragazza- disse ad un'altro ragazzo con il piercing sul naso.
- Se ti portiamo a Lukas che reazione avresti?- disse il biondo
- Secondo me gli sputa contro- disse il ragazzo-piercing
- Lukas ha dato ordini precisi... Erik dov'è?-
- Ha detto che doveva prendere una cosa-
Il biondo si avvicinò e mi prese il mento mi stava studiando il volto, dai capelli biondi lisci qualche volta mossi dagli occhi azzurri come il mare, le labbra carnose e di un rosa coperte da un rossetto rosso.
- Si vede che sei di Justin- disse alla fine
- Da cosa?- dissi mentre mi dimenavo dalla sua presa
- Quando non ce lui tu sei persa, siete arrivati lo stesso giorno, quando ce lui tu impazzisci, o meglio lo studi con gli occhi e t'immagini qualcosa di impensabile insieme a lui. Non è vero?-
- Lui è... il mio migliore amico. ... una... no niente-
- Dimmi-
- Non è niente d'importante- dissi cercando di nascondere quella poca di verità che mi restava.
- Per me è tutto importante quindi dimmi-
- NO MAI!- urlai
- Va bene... Austin vai a cercare Erik e digli che andiamo in camper- disse il biondo. Spense la sigaretta e i ragazzi mi slegarono, Mi tenevano le braccia con tanta forza che penso mi lasceranno un livido. Il biondo era davanti a noi che guardava che nessuno ci vedesse.

Sapevo benissimo dove stavamo andando.
Nella tana del lupo. O meglio nel camper di Lukas. Perché si sono spinti a tanto?

Eccolo la piazzola 3591. Alzai lo sguardo e vidi tutta la banda di Lukas dentro la veranda, c'erano tutti. Lukas era su un divanetto con le gemelline, ne mancava una. La più stronza, ovvero la più grande. Mi fecero entrare e mi fecero sedere su una sedia in mezzo alla veranda, Lukas si alzò e prese da bere su un tavolino
- Sophie? Giusto?- disse Lukas girandosi e bevendo
- No non sbagli...- risposi io.
- Guardami- disse Lukas duro
Non risposi. E sinceramente non l'avrei mai guardato
- Ho detto guardami!- urlò lui
Feci finta di non sentire
Una mano mi colpì nella guancia destra. Continuai a guardare per terra.
- Sono tutte uguali le ragazze di Justin- disse lui. Le lacrime mi rigarono il viso. Le mani mi si strinsero di colpo e alzai la testa dal dolore e Lukas ne approfittò per prendermi pe la fronte facendomi fissare i suoi occhi.
- Che bei occhi- disse fissandomi intensamente
- Che vuoi?!-
- Sapere-
- Cosa-
- Sasha... Non si trova da nessuna parte-
- È partita, questa mattina alle 9.30-
- È impossibile!- sbraitò lui
- Sei tu quello che l'ha fatta andare via. Ha detto che creava solo problemi e quindi se ne andata- dovevo mentire per uscirne al più presto da là.
- Menti... Tu menti- disse lui lasciandomi la fronte
- Vai a vedere allora nel camper. È vuoto, chiuso. Lei non c'è. È andata- dissi alzando il viso guardando Lukas che impazziva e si toccava i capelli portandoseli indietro.

La ragazza che giocava con i ragazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora