"Sei un idiota." Harry rise, facendo ridere anche Niall. Erano di nuovo sul tetto. Era da tre settimane che si incontravano lì dopo la terapia. Anche se in un primo momento Niall non voleva, andava sempre lassù in cerca di quel ragazzo. Si erano conosciuti; Harry aveva diciotto anni, un anno più giovane di Niall, e aveva una sorella che viveva con la madre a causa dell'incidente. L'incidente. Harry lo ricordava sempre, ma non raccontava mai cos'era, e Niall nemmeno si preoccupava di chiederlo. Questa volta avevano deciso di parlare di cose divertente, aneddoti... Era passato molto tempo dall'ultima volta che Niall aveva riso così. Niall fissò Harry fumare, contemplando il modo in cui porta la sigaretta alla bocca. E poi Niall sentì un peso sul petto.
"Che stai guardando?" Chiese Harry sorridendo a Niall.
Niall scosse la testa "Se continui a fumare così, avrei il cancro o qualcosa del genere."
"Smettila di parlare come mia madre" disse Harry ridacchiando. Niall guardò l'orologio, forse doveva tornare a casa.
"Devo andare, si sta facendo tardi" Spiegò Niall. Harry guardò l'orologio.
"Va bene, ma puoi accompagnarmi a casa?" Disse gettando la sigaretta a terra. Niall esitò. Che cosa avrebbe dovuto fare? No, non poteva. Non voleva sembrare uno stupido ma non era pronto. Non si erano mai parlati fuori, solo sul tetto. Niall lo considerava come un relax dopo la terapia, non un'amicizia o qualcosa del genere, il suo numero di amici era già a completo.
Niall restò lì, in silenzio, pensando a cosa avrebbe potuto dire.
"Va bene, vado a piedi" disse Harry sorridendogli prima di iniziare a camminare verso la porta del tetto.
"No Harry, aspetta", disse Niall e Harry si girò. "Ti accompagno io a casa."
***
Era un po'imbarazzante. Entrambi restarono in silenzio e Niall decise di accendere la radio per rendere la situazione meno imbarazzante. Harry cantò, sussurrando, ma Niall lo sentiva benissimo e scoprì che non era male. Harry gli diede le indicazioni per arrivare a casa sua e finalmente arrivarono. Niall parcheggiò davanti al suo appartamento.
"Grazie" disse Harry togliendosi la cintura di sicurezza.
"Prego" rispose Niall.
"Credo che ci rivedremo la settimana prossima" Harry sorrise.
"Sì, credo anch'io" Niall alzò semplicemente le spalle.
Harry annuì uscendo dalla macchina. E Niall partì, scomparendo lungo la strada.
***
La sveglia. Questo era tutto quello che Niall sentiva. La spense alzandosi dal letto. Doveva andare dalla terapeuta, il che faceva schifo, ma avrebbe rivisto Harry, il che era fantastico. Cercava di non pensarlo. Doccia veloce e poi indossò jeans neri, camicia e felpa viola. Non fece nemmeno colazione, entrando velocemente in macchina.
Entrò nell'edificio. Niall aspettò nella sala d'attesa, e poi vide Harry uscire.
"Ci vediamo dopo" Harry sussurrò sorridendo, e Niall sorrise prima di entrare nella stanza.
"Ciao Niall. Siediti per favore" disse la signora Reagan e Niall si sedette. "Cosa vuoi dirmi? Qualche progresso?"
"Beh..." Niall esitò per un momento, avrebbe dovuto parlare con lei di Harry?
"Ho parlato con un ragazzo.""Davvero?" Chiese scrivendo qualcosa sul taccuino.
"Sì, ma... ho paura" ammise. "Voglio dire, perché non posso essere felice? Perché non posso incontrare un ragazzo e parlare con lui senza sentirmi una merda?" stava per piangere, è la prima volta che si sentiva così davanti a qualcuno, così vulnerabile. Non poteva farsi vedere così dalla signora Reagan. "Devo andare" si alzò, e lasciò la stanza senza sentire la risposta, ignorandola. Salì sul tetto ed Harry era già lì, seduto sul pavimento. Harry si girò sorridendogli, ma smise subito quando vide Niall piangere e anche Niall si rese conto che stava piangendo. Harry si alzò, camminando verso Niall.
"Stai bene?" chiese con dolcezza e Niall scosse la testa. Harry afferrò la vita di Niall, le braccia lo stringevano. Harry stava abbracciando Niall, e lui ricambiò, ma iniziò ad avere le vertigini. Poteva sentire il suo battito irregolare, e aveva anche iniziato a sudare. Sapeva cosa stava succedendo così spinse via Harry.
"C'è qualcosa di sbagliato?" Harry chiese confuso.
"Io" fu tutto quello che disse Niall, riprendendo a piangere.
***
Quando Niall fu calmo, spiegò tutto ad Harry. Del fatto che non poteva amare, che non poteva lasciare che la gente lo amasse, che scappava sempre se lo facevano. A quanto infelice fosse. E Harry, seduto lì, lo ascoltava.
"Non sapevo esistesse" disse Harry finalmente, "Voglio dire, è strano che non si può amare"
"Beh, non è che non ho sentimenti, sono attratto dalle persone, ma è come se andassi nel panico"
Silenzio. Harry stava pensando, Niall poteva capirlo.
"Cosa accadrebbe se ti baciassi, adesso?" Harry chiese e Niall lo guardò stupito. Voleva davvero baciarlo? Perché altrimenti Niall sarebbe saltato giù dal tetto. Era anche lui gay? Niall non se lo aspettava. Cominciava a sentirsi nervoso, e stava cominciando di nuovo a sudare.
"Penso che salterei giù dal tetto o qualcosa del genere" Niall scherzò, lasciandosi sfuggire una risatina, anche se stava davvero considerando quella possibilità.
"Ehy! Non sono poi così male come baciatore" Harry scherzò. Vide quanto nervoso fosse Niall. "Calmati, non ho intenzione di baciarti" E Niall si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. "Mi dispiace se ti ho fatto sentire a disagio, ma non sapevo avresti reagito in questo modo"
"Non preoccuparti" Niall si strinse nelle spalle.
***
I giorni passavano, e tutto andava bene. I ragazzi continuavano ad incontrarsi sul tetto e parlavano per ore. Erano diventati buoni amici. Harry però non gli aveva raccontato nulla della sua vita, per esempio il motivo per cui faceva terapia, ma a Niall non gli importava. Tutto stava andando alla grande, fino a quel giorno.
"Stavo pensando..." Harry iniziò "forse potremmo vederci qualche volta, voglio dire, non sul tetto. A casa tua o a casa mia, dove vuoi, non mi dispiacerebbe"
Niall deglutì non sapendo cosa dire. Era spaventato. Molte volte pensava ad Harry come una specie di terapia, qualcuno che lo ascoltava e con cui poteva parlare e molte volte aveva paura di ammettere quanto Harry lo stesse aiutando.
"Sì, forse potremmo farlo" Rispose Niall, la voce talmente tremante che Harry se ne accorse.
"Niall, se non sei pronto non fa niente, ma per te voglio essere solo un amico, lo sai vero?" Niall si sentì sollevato e deluso allo stesso tempo. Era così confuso.
"Sì, va bene" Disse Niall "Quando e dove?" Chiese infine mostrandosi più convinto ed Harry lo guardò sorridendo.
Fatemi sapere che ne pensate e se ci sono errori. Ringrazio traduzioned per la traduzione e anonymustotalus per avermi dato il permesso di tradurla. Un bacio e ci vediamo domenica con il terzo capitolo :)
N.||⚓️
STAI LEGGENDO
PHILOPHOBIA • •italian translation• •
Fanfiction"Non voglio che mi ami, Harry." "Ma io non ti amo, Niall. Io ho bisogno di te." Niall, che ha paura di innamorarsi e Harry con il cuore troppo spezzato per amare qualcuno..finché non si incontrano.