Capitolo 14 - La battaglia

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Subito dopo

E così, Shirei e Shin cominciarono a combattere.

Il traditore sferrò due sfere verdi colme d'energia verso suo fratello, che creando una sfera di elettricità riuscì a deviarle. Poi Shin sferrò a sua volta la sfera elettrica, e riuscì a colpire il nemico nel petto, senza però fargli gravi danni.

- Ci vuole molto di più per sconfiggermi, fratello!

Intanto Kuna, Yumi, Sakuma e Kiri stavano correndo via dai due titani per trovare un luogo riparato; ma quando Shirei li vide, lanciò un flusso di energia devastante. Sakuma, coraggioso e pieno di energie, attorcigliò i suoi due Yo-yo e li scagliò contro quel flusso, e quando gli furono vicini, attivò il notturio e creò uno scudo della grandezza di una casa, che bloccò il colpo.

- Sta attento Shirei! - disse Shin mentre scagliava un fulmine dal palmo della mano.

- Non ne ho bisogno... - disse piano Shirei, e in un attimo dal suo corpo uscì un'onda d'urto che deviò il fulmine verso suo fratello, e lo colpì in pieno petto.

Shin fece due passi indietro, spinto dalla potenza del suo fulmine, e poi, dato che suo fratello era diventato molto più forte di lui, urlò:

- Ragazzi, un po' d'aiuto?!

Il gruppetto sentì, ma nessuno osò avvicinarsi ai due titani.

- Come potremmo sconfiggere Shirei? - disse agitata Kuna.

- Bisogna colpirlo in un punto vitale! - disse Yumi.

- Ma come facciamo?!

- Noi tre ti proteggeremo fino a quando non saremo vicini a Shirei, poi tu devi salirgli sulla schiena e colpirlo al collo. Con un bel colpo, dovresti ucciderlo. Almeno penso...

- Va bene. - rispose Kuna, e insieme agli altri tre cominciò a correre verso il potente mago.

Intanto Shirei aveva creato una decina di piccole sfere di energia compressa, che stava per sferrare contro Shin. Per difendersi, Shin creò una sorta di vuoto magnetico di fronte a se, per disperdere energia; le prime due sfere che Shirei tirò, infatti, si sbriciolarono fino a sparire del tutto.

- Bella tecnica. - disse compiaciuto, ma con le restanti otto sfere, Shirei cominciò a farle roteare così velocemente da creare un vortice, che scagliò contro Shin. Il vuoto magnetico assorbì solo una parte di tutta quell'energia che il tornado stava sprigionando, e quando fu vicino a Shin, le otto sfere esplosero, causandogli gravi ferite in tutto il corpo.

Shin cadde per terra, non ancora privo di sensi, ma davvero esausto. Steso a terra, però, vide i quattro ragazzi mentre cercavano di attaccare Shirei, e per non fargli scoprire, cominciò a chiacchierare con suo fratello, sperando che questo gli facesse perdere l'attenzione.

- Shirei... sei diventato davvero un bel maghetto, eh?

- Stai zitto! È meglio se ti prepari a morire!

- Lo sai anche tu che la mia ostinazione è davvero grande, ed infatti mai mi sono arreso a qualche sfida. Ma tu... tu mi costringi ad arrendermi! La tua forza è tale da poterti rendere il mago più potente del mondo!

- È da tanto tempo che mi alleno. In quella città non c'è mai niente da fare...

Shin fece così leva sulla felicità che suo fratello provava a sentire dei complimenti. Ne aveva ricevuti davvero pochi nella sua vita; anche quando era diventato capo di Kita, la gente si preoccupava più della proprio lavoro, invece che perdersi in chiacchiere. Non aveva amici lì, solo il piccolo Sakuma, che aveva allevato come suo figlio.

- Prima di morire, lascia solo che ti dica un'ultima cosa... - disse Shin.

- Che cosa mi vuoi dire?

- Vorrei dire... VIA!

Shin lanciò una sfera elettrica negli occhi di suo fratello, rendendolo per un attimo cieco. In quello stesso istante Kuna si aggrappò alla sua gamba e cominciò a salire sfruttando i suoi artigli affilati.

- Aaaahh! Che tu sia dannato fratello! Ehi ma... voi!

Dopo essersi accorto che Kuna si stava arrampicando, Shirei canalizzò la sua energia e scagliò un'altra onda d'urto per staccare la ragazzina. Kuna volò via, ma poi, allungando i suoi artigli, riuscì a riaggrapparsi alla cintura del nemico.

Yumi, intanto, scagliò una freccia che andò a colpire l'occhio di Shirei, ma questi, senza nessuna esclamazione di dolore, disse:

- Credete ancora di farla franca?! - poi il suo occhio rimanente divenne di un verde smeraldo, e da questo partì un raggio d'energia. Kiri allungò a dismisura i suoi pugnali, che diventarono colossali, e ne lanciò uno in aria.

Shirei lo vide, e cambiò la direzione del suo raggio per frantumare l'oggetto in movimento. Libera ora da ostacoli, Kiri lanciò il suo secondo e ultimo pugnale, sperando che in tre secondi arrivasse all'altro occhio di Shirei (infatti il Notturio può stare lontano da colui che lo controlla solo pochi secondi). Sakuma, notando che il pugnale stava per evaporare via, lanciò velocissimo un suo Yo-yo e spinse il pugnale dandogli una velocità aggiuntiva; proprio mentre stava per sciogliersi, infatti, il pugnale infilzò l'altro occhio di Shirei, rendendolo cieco.

Kuna poi, arrivata al collo, disse:

- Ciao ciao, traditore! - e infilzò con le sue unghie il retro del suo collo.

- Le tue unghie mi fanno il solletico! - disse Shirei; allora Kuna controllò i suoi artigli e li fece allungare da dentro il collo, fino a che non sbucarono fuori dalla parte opposta.

Dalla bocca di Shirei uscì un ultimo sospiro, poi cadde come corpo morto cade.

Shin guardò Kuna negli occhi e... le fece l'occhiolino.

Kuna e il metallo misteriosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora