»Capitolo 21«

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Non ricordavo come fossi capitata in quella che la notte scorsa credevo casa mia.

Quando mi alzai capii che era casa di Rebecca, in un divano letto matrimoniale che non si trovava in camera della mia migliore amica ma in soggiorno, Gabriel accanto a me. Sorrisi, almeno ero a casa della mia migliore amica con suo cugino e no da qualche stupratore.

Ma fu quando mi alzai che mi accorsi di essere completamente nuda sotto il lenzuolo, che fu proprio il caso di chiedermelo; che cazzo era successo?

Tornai immediatamente sotto le coperte, non ricordavo nulla, ma stavolta era diverso, sapevo che, a differenza della precedente volta era successo qualcosa di più.

Intenta a ricordare sentii il campanello di casa suonare, non potevo di certo andare ad aprire io, per giunta senza vestiti.

«Gabriel, Gabriel, sveglia, hanno suonato alla porta. » il ragazzo si dimenò nel letto, mugugnando qualcosa di assurdo.

«Moira... c'è lei, la domestica.» Oh giusto, Moira,l'anziana domestica dai capelli rossi.

Fu proprio lei qualche minuto dopo a bussare ed entrare nella stanza. Lei non si faceva problemi, non mostrava alcuna espressione.

«Gabriel, caro, c'è un ragazzo alla porta, lo faccio entrare?» Gabriel mugugnò un qualcosa che sembrava un si, misto ad uno sbadiglio e la donna se ne andò.

Nessuno doveva vedermi così, mi alzai di fretta, cercando il mio intimo e quando finalmente avevo indossato le mutande alla ricerca del reggiseno, il rumore della porta mi fece sobbalzare e tornai a coprirmi fino al mento.

«Brittany! Sei qua finalmente! Devi finirla di chiamarmi ogni volta che ti ubriachi, ho il mio lavoro da f-» Niall, era davanti a me, il volto abbastanza sorpreso di trovarmi là, in quella situazione.

«Ehy amico, senti, potresti uscire un attimo, sai dobbiamo parlare.» Fortunatamente fu Gabriel a parlare al posto mio. Il biondo, con un espressione davvero alterata se ne andò sbattendo la porta e urlando un "cinque minuti".

«Gabriel, che cazzo è successo ieri?» alzai il tono di voce e lui si lamentò.

«Guarda il cestino.» quando mi sporsi verso il cestino e vidi un preservativo impallidii.

Pensa positivo Brittany, se l'avete fatto almeno avete usato il preservativo.

«Mi stai dicendo che noi...» lui annuì «Si, abbiamo scopato.» impallidii ancora di più.

Pregai ogni santo che Niall non stesse origliando, non volevo lo sapesse.

Aspetta, sarebbe stato il modo perfetto per vendicarsi.

«E, com'è stato?» chiesi, alzando il tono di voce e sorridendo maliziosamente.

«Oh, perfetto» ridacchiò lui. «Tranne all'ultimo.» lo guardai interrogativo.

«Quando sei venuta non hai chiamato il mio nome, ma quello di Niall.» il mio stesso gioco, mi si era riversato contro.

Ero vestita da 10 minuti, Niall nella veranda sul retro, mi decisi ad andare da lui, era seduto su uno scalino, una sigaretta tra le labbra.

«Cosa direbbero le tue fans se scoprissero che fumi?» presi la sigaretta dalle sue labbra e ne feci un tiro.

«Le mie fans non sono così stupide da non averlo capito già.» un sorrisetto sulle labbra mentre si appropriava ancora una volta della sigaretta .

«Hai origliato per caso?» lui guardò, quel sorrisetto che non svaniva mi fece capire che si, aveva origliato, dalla prima all'ultima parola.

Imprecai.

«Mi dispiace» mi dispiaceva davvero, mi era mancato e in questo momento mi sentivo solo una buona a nulla, una puttana.

«Sei venuta pensando a me?» le mie guance si colorarono di rosso, rosso acceso; come poteva dire quelle cose in modo così naturale?

Annuii lentamente, osservando i fili d'erba del piccolo giardinetto..

«L'ho fatto anche io.. » mi girai in fretta dalla sua parte, ora quello che osservava I fili d'erba era lui.

«Oh..» ero senza parole, ero innamorata di Niall, lo sapevo da tanto, da prima che lo conoscessi, ero innamorata dai provini di xfactor uk, che trasmettevano sulla tv Britannica che fortunatamente potevo vedere.

Adesso era qua, e non riuscivo a far nulla, nemmeno a parlargli.

Lo osservai un po', i capelli con la sua solita ricrescita, rigorosamente spettinati, gli occhiali da sole su essi, un accenno di barba molto leggero, il fumo usciva dalle sue labbra, così belle, così rosa, così baciabili.

«Brit, la mia vita è questa. Devo essere sempre pronto a fare articoli di scandalo, a mentire, a viaggiare, ho firmato un contratto e io sono solo un burattino nelle mani della Modest. Mi dispiace per l'altra volta, solo dopo ho capito che quella, la figlia di quel tipo, l'amico della Modest era quella odiosa Dorothy di cui mi avevi parlato.
Non c'è stato niente tra me e lei, non è stato niente e mai, lo sarà.»

Il ragazzo parlò, facendomi sobbalzare leggermente, rompendo il silenzio e girandosi verso di me, un grande sorriso si fece spazio sul mio volto, quelle parole, mi avevano resa felice. Dio, quanto lo amavo.

«E tra noi...il nostro bacio, cosa è stato, Niall? Per te, cosa è stato? »

Lo guardai, soppesava ogni parola, cercava qualcosa di giusto, poi sorrise, sorrise e mi si avvicinò.

«Magia, pura e semplice, magia.» le parole soffiarono sulle mie labbra, sorrisi ancora, quando le nostre labbra si incontrarono, si cercarono, si saziarono per tutte le volte che avremmo voluto ma non avevano potuto.

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Piccolo capitolo, mi scuso, ma il capitolo precedente mi ha molto demoralizzata, i pochi voti e i commenti. Non voglio fare la bimba viziata, ma esattamente un mese fa eravamo #17 in teenfiction e ora siamo #102, sto peggiorando a scrivere? Mi dispiace, fatemi sapere cosa devo fare... in più è un periodo strano, solitamente questa storia è il mio mondo "Parallelo" e se qualcosa va male cerco di consolarmi facendo succedere belle cose nella storia, e nulla.

Un bacio

Kat;

Twitter's fault. » N.HDove le storie prendono vita. Scoprilo ora