»Capitolo 20«

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Più di un mese.

Era più di un mese che Niall non mi scriveva, che io non scrivevo a lui e che nessuno dei due si faceva sentire. Erano usciti un sacco di foto e gossip sulle relazioni "toccata e fuga" che in quel momento il ragazzo stava avendo con modelle e ragazze davvero belle.

E io ci stavo male, quella presa in giro che bruciava ancora sulla pelle come fuoco di sant'Antonio.

Harry, dopo la chiacchierata di quel lontano giorno aveva preso il mio numero, e essendo a conoscenza dell'accaduto mi mandò qualche messaggio.

Stavo sprecando la mia estate, lo sapevo, ma non mi importava, ero a casa cinque giorni su sette, e i due in cui uscivo era per buttare l'immondizia, fare la spesa e portare Woody, il cane della vicina a fare una passeggiata per racimolare qualche soldo.

E fu proprio quando il piccolo cane tirò di più il suo guinzaglio scappando dalla mia presa, troppo leggera dati i pensieri che iniziai a rincorrerlo per cercare di prenderlo che qualcosa successe e qualcosa cambiò.

Concentrata a prendere il barbone nano che correva verso un altro cane non mi accorsi di qualcuno che mi si parò davanti e ben presto gli caddi addosso.

«Cazzo..scusa» imprecai già pronta ad afferrare il guinzaglio del cane che era vicino a me.

«Bel modo di salutare un amico che torna dall'università e che non vedi dal compleanno della tua migliore amica!» un Gabriel falsamente incazzato si alzò pulendosi i jeans da una piccola macchia e lo abbracciai.

«Quanto tempo! » Ricambiò l'abbraccio con un bacio sulla guancia e lo invitai a casa mia, dopo aver recuperato Woody che si era fermato a rovistare nella spazzatura e averlo riportato alla padrona.

Stavamo parlando da ormai una buona mezz'ora quando il ragazzo mi parlò di una festa.

«Dai Brit è un mese che non esci da casa, secondo te non le so queste cose? Ti sento parlare al cellulare con Rebecca, vivo da lei adesso! Questa festa ti farà rinascere, dai Brit, vieni con me, è la festa del secolo.» ero titubante, mia madre non era in casa, mi aveva incaricata di badare a Jonah...anche se forse avrei potuto chiamare la sua tata Hilary. Era ora di darmi una svegliata e andare avanti.

«Okay, a che ora è?» chiesi alzandomi e inviando un sms a Rebecca ed Hilary.

"A Rebah:

Ci vediamo alla festa?"

"A Hilary:

Ciao Hilary, scusa se ti avviso così tardi, io stasera non ci sarò tutta la serata, potresti badare a Jonah?

Ti prego dimmi di si!

Brittany."

«Alle dieci ti passo a prendere.» annuii e lo salutai, ricambiò con un bacio sulla guancia.

"Da Rebah:

Idiota hai le cose Fluo? La festa è a tema Fluo!!! VAH passo da te tra poco, mi hai scombussolato i piani :("

Ridacchiai e guardai l'ora, erano le sette meno qualche minuto e il cielo era leggermente nuvoloso, c'era umidità ed essendo metà luglio si moriva di caldo e i miei capelli erano assurdi.

Accesi la piastra e controllai l'armadio, sapendo già che avrei messo un vestitino che avevo comprato a Londra.

Era bianco, stretto in vita e più largo sotto, quasi tutto ricamato in pizzo, all'altezza del punto vita era "tagliato" a triangoli che permettevano di intravedere la pelle sottostante. Non lo avevo mai indossato da quando Niall mi aveva costretta a comprarlo perché lo trovava "perfetto sul mio corpo".

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