capitolo 34

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La mattina mi svegliai in preda all'ansia.
Avevo paura di fare il test,ma dovevo liberarmi di un peso che avevo sul petto.
Svegliai Mattia,o almeno ci provai,perchè ritornò a dormire.
Mi vestii in fretta e uscii.
Entrai nella prima farmacia che vidi.
"Buongiorno"dissi entrando.
Al bancone c'era un ragazzo molto giovane,avrà avuto circa 18 anni.
Era alto,capelli biondi,e occhi verdi,nel complesso era molto carino.
"Cosa desidera?"chiese.
Esitai un pò a rispondere..
"Un test di gravidanza"dissi a bassa voce.
Il ragazzo mi guardò incredulo.
"Che c'è?"dissi.
Sorrise e scosse la testa.
"Tieni,spero per te che sia negativo"disse ridendo.
"Lo spero anche io,comuncque grazie"dissi prendendo la busta.
"Fammi sapere"urlò.
Mi voltai e gli mimai "contaci."
Chissà perchè ci teneva tanto....
"Mattia"urlai appena entrata in casa.
Non mi rispose...
Pensai che fossi sola.
Entrai in bagno e feci il test.
Il mio cuore stava per uscire furi dal petto,e la paura e i brividi si facevano sentire.
Avevo una paura folle.
Aspettai 5 minuti per sapere risultato.
Avevo paura di gurdare,molta paura.
Feci un sospiro di coraggio e gurdai.
Il mio cuore si fermò...
Sembrava come se la mia vita si fosse spenta,come stessi facendo un sogno che stava durando un secolo.
Le lacrime cominciarono a scendere sul mio viso biaco.
Non potevo essere incinta.
Avevo 18 anni ed ero sola,non avevo nessuno che mi appoggiasse e mi sostenesse moralmente.
Buttai tutto a terra e mi coprii la faccia con le mani mentre le lacrime mi bagnavano la vita.
Mi sentivo esausta,spaventata e arrabbiata.
Ero arrabbiata con me stessa per essermi innamorata a 18 anni di un ragazzo di 26 anni.
E ora da quel ragazzo aspettavo un figlio.
Un essere che ci avrebbe incatenati per il resto della vita.
Mi alzai e andai a lavarmi la faccia.
Mi gurdai allo specchio.
L'immagine era ancora quella di una ragazza di 18 anni.
Una ragazza ingenua,giovane e dolce.
Ma in realtà ero una donna,triste e spaventata.
Uscii dal bagno e trovai Mattia sul letto.
"Asia...allora?"chiese alzandosi.
Le lacrime ricominciarono ad uscire.
Mattia rimase fermo,senza parlare.
Era freddo,tremava e una lacrima scese dai suoi occhi.
Mi abbracciò forte e mi baciò.
"Ce la faremo...insieme. Io e te e...lui."disse.
Scossi la testa mentre i singhiozzi si facevano sentire.
"Asia...non preuccuparti,io non ti lascio sola,mai...".
Lo abbracciai con tutta la mia forza.
"Ti amo...ma non credo di riuscire a crescere un bambino. Sono così giovane e ho paura. Non era questo il futuro che volevo"dissi.
Mattia scosse la testa e mi asciugò le lacrime.
"Sei giovane,ma sei adulta".
Quelle furono le ultime parole a cui riflettei molto.
Aveva ragione ero una ragazza,ma ero cresciuta troppo in fretta,e forse ci sarei riuscita.

Mattia Briga...un angelo nascostoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora