Capitolo 10

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•MATT POV'S•
Mi svegliai, e trovai lei al mio fianco.
Dormiva, e diavolo, era così bella.
I capelli le ricadevano sul volto lasciando scoperto solo una parte del suo dolce viso, mentre quei meravigliosi occhi che mi avevano rubato il cuore, ora erano chiusi.
Il sottile lenzuolo bianco, le coprivano il suo corpo minuto.
Avrei voluto accarezzarle ogni minima parte del suo corpo, facendola sentire al sicuro, ma so che non si sarebbe mai fidata di un mostro come me.
Volevo sentirla mia, volevo sentirle dire che mi ama, ma so che non sarebbe mai successo e non accadrà mai.
Mi alzai lentamente dal letto per non farla svegliare, mi avvicinai e le lasciai un dolce bacio sulla guancia.
Scesi al piano di sotto e le lasciai un biglietto con scritto:

"Sii felice con Nash.
Dimenticati di me.
Questo è un addio.
Matt."

Lo poggiai sopra il tavolo e me ne andai.

•EL POV'S•
*7:30*
Aprii gli occhi controvoglia e allungai il braccio verso il lato opposto del letto,e notai che non c'era nessuno.
Controllai nelle camere da letto e lui non c'era; scesi in cucina e lì sopra il tavolo della cucina trovai un biglietto.

"Sii felice con Nash.
Dimenticati di me.
Questo è un addio.
Matt."

Una, una sola lacrima, e nient'altro.
Forse, sarebbe stato meglio per tutti e due; ognuno per la sua strada.
Andai di nuovo in camera, presi il telefono e mandai un messaggio ai miei genitori:

-A mamma-
"Sto andando a scuola, e non so se tornerò a pranzo, ti farò uno squillo.
Ti voglio bene"

-Da mamma-
"Amore ci vediamo stasera.
Ti voglio bene anche io."

Indossai una felpa grigia con un disegno al centro, dei leggins neri, e le mie amatissime Dott. Martens bordeaux.
Scesi le scale, presi le chiavi della macchina ed andai a scuola.

Una volta arrivata a scuola, attraverso lo specchio della macchina, vidi Nash che stava seduto sul muretto della scuola con lo sguardo rivolto verso il basso.
Scesi, e mi avviai verso lui, senza farmi vedere.

-Amore- lo abbracciai da dietro e gli baciai la guancia.

-Piccola- si alzò, si girò e mi lasciò un dolce bacio sulle labbra.

-Che hai?- chiesi preoccupata prendendogli il viso tra le mani.

-Nulla perché?- disse indifferente. Sapevo che c'era qualcosa sotto, non stava bene, lo percepivo.

-Sei sicuro?- gli presi le mani.

-Sicuro- mi sorrise.
Era bellissimo. Quegli occhi azzurri, che ci potevi annegare, quel sorriso che trasmetteva gioia, quel volto così perfetto. Anzi, lui così perfetto.

-Ti amo- mi misi sulle punte dei piedi per baciarlo.

-Ti amo anch'io piccola- mise le sue mani attorno il mio collo e mi baciò.
Quel bacio, le sue labbra, lui, ne avevo bisogno più che mai; d'un tratto, quando posò le sue labbra sulle mie, ebbi una visione, rividi lui. Matt.

-Adesso andiamo- disse prendendomi la mano. Rimasi per un momento a fissare il vuoto, ma subito dopo non ci pensai più.

Il corridoio della scuola era pieno, e mancava ancora un quarto d'ora al suono della campanella.
Stavamo mano nella mano, quando una ragazza, per modo di dire, si mise davanti a noi.

-Ma che bei piccioncini. Nash, non mi presenti la tua nuova amichetta?- disse incrociando le braccia al petto.

-Ashley,vattene- mi sentii stringere di più la mano, come se avesse paura di perdermi.

-Posso sapere cosa sta succedendo?- mi distaccai dalla forte presa della sua mano.

-Ahh vedo che non lo sa. Quelle labbra che hai baciato, ieri sera sono state sulle mie, per tutta la notte.- poi si rivolse verso Nash. -Ma come Nash, non le hai detto nulla?- sorrise ghignando.

Fitta. Una fitta che mi distrusse il cuore.

-È vero quello che ha d-detto?- le mie mani diventarono in un secondo due pugni, mentre i miei occhi iniziarono a diventare lucidi e gonfi.

-I-io...- non fece in tempo di finire la frase che me ne andai.

Me ne andai piangendo, non volevo vederlo un secondo di più.
Mi era crollato il mondo addosso.
Tante fitte al cuore in un solo momento, non potevo reggere altro tempo.
Io mi fidavo di lui, tutte le promesse che ci eravamo fatti, ora non esistono più. Non esiste più un... Noi.
Credevo che non fosse come gli altri, che lui ci tenesse davvero a me, e che non mi avrebbe mai tradito.
Uscii correndo dalla scuola seguita da lui.

-El aspetta!- disse correndo più forte di me.
Mi raggiunse e si mise davanti a me.

-Ancora non ci credo che facevi finta e ci sono cascata. Vattene! Non voglio vederti! Mi fai schifo!- lo spostai per andarmene, ma niente da fare, mi bloccò.

-Ascoltami un attimo, io,davvero,non volevo farlo. Ti amo più della mia stessa vita, ma ci sono rimasto malissimo ieri quando mi hai respinto, mi sono ubriacato ed è successo. Non ero in me, non lo avrei mai e poi mai fatto.
Ti prego non lasciarmi ho bisogno di te.
Non significava assolutamente nulla quello che è accaduto tra me e Ashley.
Io amo solo te, rischierei la vita pur di non perderti. Tu sei tutto quello che ho, anzi sei tutto quello che voglio.
Non ci sono riuscito una serata a stare senza te, figuriamoci una vita intera.
Ti prego non lasciarmi.
Non succederà più, te lo prometto.
E ti prometto che ti amerò per sempre.- disse tutto questo tutto d'un fiato con le lacrime che gli rigavano le guance.
Mi stringeva il cuore vederlo così, ammetto che la colpa è stata anche mia.
E infondo cosa potevo farci, lo amavo.
Così ci baciammo, un bacio come per dire scusa.

-Andiamo a casa- disse prendendo la mia mano sinistra.

Annuii solamente.

************

-Oddio nono ti prego!- corsi per tutta casa cercando di non farmi prendere da lui.

-Vieni qui, tanto ti prenderò- disse mentre salimmo tutte e due al piano di sopra.

-Non credo proprio- dissi correndo.

-Vedremo!- arrivammo in camera da letto, lui mi oltrepassò,mi si piazzò davanti e mi buttò sul letto.

-Non vale! No ti prego basta HAHAHAHHAH NO AHAHAHAHAHAHA- si mise a cavalcioni su di me e mi iniziò a fare il solletico.

-Rimangi le tue parole?-disse continuando su tutto il mio corpo.

-SISI okay va bene va bene basta che la smetti- smise di farmi il solletico.
Eravamo a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro.
Si avvicinò sempre di più, e ci baciammo, un bacio continuo,pieno di sentimenti.
Passò le sue mani in ogni minima parte del mio corpo, come se lo stesse tracciando.
Pian piano, sfilò il mio maglione ed io feci lo stesso con la sua maglietta, che finì per terra.
Iniziò a baciarmi il collo, e sulla scapola destra lasciò un succhiotto.

-Ora tutti sapranno che sei mia- continuò così per vari minuti, ma dopo un pò passò le sue mani dietro la mia schiena facendola inarcare, per togliere il reggiseno.
Misi le mani davanti agli occhi per la vergogna.

-Non fare così, sei bellissima, sei mia- presi il suo volto e lo baciai con foga.
Avevo bisogno di lui, ora. Non potevo aspettare altro tempo.
Lui sfilò i miei leggins ed io sfilai i suoi skinny jeans.
Baciò il mio seno, e continuò scendendo verso il basso, arrivando alle mie mutandine.
Le tracciò con le sue dita,le baciò con le sue carnose labbra, e subito dopo me le sfilò facendole cadere a terra; ed io feci la stessa cosa con i suoi boxer.
Eravamo completamente nudi, uno sopra l'altro.
Si alzò sopra di me, ed andò verso i suoi jeans, per terra, per prendere un preservativo.
Ritornò, e poco dopo fu dentro di me.
Piacere, troppo piacere.
Continuò a stringere alternandosi, veloce e lento, ed io non feci altro che gemere.
Continuammo così finché non arrivammo all'orgasmo, e dopo ci stendemmo sul letto uno vicino all'altro.

-È stato bellissimo- dissi guardandolo negli occhi.

-Tu sei bellissima- mi baciò, ed appoggiai la testa sul suo petto, ascoltando il battito del suo cuore.

-Ti amo-

-Ti amo anch'io piccola- e ci baciammo.

È lì che capii che Nash era davvero la persona di cui avevo bisogno.

Love me or leave meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora