Capitolo 8

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•NASH POV'S•

Mi svegliai presto, dopo la nottata passata, pensando a cosa fosse successo la sera della festa.
Quel bastardo le aveva messo le mani addosso, ma come poteva? Cosa le ha fatto di male?

Mi girai e trovai lei, vicino a me mentre dormiva. Dio era così bella. Non riuscivo a credere che anche io le avevo messo le mani addosso, ma forse non ero in me, avevo bevuto un po; non volevo farlo, ma mi ha costretto. Come vorrei andare indietro con il tempo...
Rimasi a guardarla fin quando non si svegliò.
Speravo solo che non ricordasse nulla.

-Buongiorno- disse strofinandosi gli occhi

-Buongiorno- dissi scendendo dal letto

-Dove vai?- disse mettendosi seduta meglio sul letto

-A preparare la colazione- dissi sul confine della porta

-Scendo anch'io, il tempo di andare in bagno- disse scendendo dal letto

-Fai con calma è ancora presto- dissi assicurandola

-Okay- disse andando in bagno

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•EL POV'S•

-Credo sia ora di andare a scuola- sbuffò Nash

-Purtroppo- dissi guardando in aria

Uscimmo dalla casa di Nash e ci avviammo verso la scuola.

-Nash....- dissi abbassando lo sguardo

-️Dimmi- disse guardandomi.

-H-ho paura...- dissi mentre una lacrima mi rigava il volto.

-Piccola.. Io sono qui con te, non devi avere paura. Sai che ci sono sempre con te, qualunque cosa accada- mi abbracciò

-️Grazie Nash sei il mio migliore amico, ti voglio bene- dissi durante l'abbraccio.

-Non ringraziarmi migliore amica- sentii che stava sorridendo, riuscivo a percepirlo.

Dopo un paio di minuti arrivammo a scuola, c'era lui. Di nuovo. Stava baciando un'altra ragazza, non era Sandy.
Stavano arrivando al mio cuore delle fitte immense, come se fosse il centro in qui migliaia di frecciatine lo colpiscono.

-Ce ne andiamo? Non mi va di rimanere.- dissi abbassando lo sguardo

-Tutto quello che vuoi, andiamocene- mi fece cenno con la testa di andare via

********

Eravamo appena entrati in un bar, non volevo rimanere a guardare quei due. Non riuscivo a sopportarlo.
Erano delle fitte al cuore.
Io mi ero forse "davvero" innamorata di lui, ma non riuscivo ancora a capire da cosa ero attratta da lui. Era un mostro, mi ha violentato, mi ha usato come giocattolo... Non riesco ancora a crederci.
Devo dimenticarmi di lui.
Devo dimenticarlo a tutti i costi, anche se sarà difficile.

-El ci sei?- Nash scosse una mano davanti ai miei occhi mentre eravamo seduti ad un tavolino per due persone

-Eh cosa? Si s-si- mi ripresi dai miei pensieri

-Vuoi qualcosa da bere?- mi chiese

-Mh... Un succo all'arancia- conclusi

-Okay, due succhi all'arancia- disse rivolgendosi alla cameriera, che continuava a fissarlo.

'Che cazzo ti guardi, fanculizzati prima che lo faccia io'

-Arrivano subito- fece l'occhiolino a Nash.

Non ero arrabbiata, e tanto meno non ero gelosa ma mi stava dando fastidio.
Guardai in aria roteando gli occhi e sbuffando.

-Gelosa?- disse ridendo Nash.

Love me or leave meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora