CAPITOLO 5

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Sbatte le mani contro il volante.
"Cazzo" sussurra lui.
Okay,avevo capito la macchina non parte.
"Sei sicuro che non parte?Magari stai sbagliando.." dico.
"No,sono sicuro.Non parte porca puttana" urla lui.

Siamo da due ore dentro sta macchina,e ora sono le 9:30 circa,fuori è tutto buio.
Il telefono non prende e fuori nevica a dirotto e qui non c'è il riscaldamento per colpa della macchina che non parte.
"Dovremmo stare vicini per tenerci caldi." afferma jorge.
Aveva ragione cazzo.
Mi alzo dal mio posto e mi sposto verso lui che mi fa sedere sulle sue gambe.
Il suo braccio sinistro mi tiene stretta a lui e io appoggio la testa sul suo petto.
"Moriremo congelati,Jorge?" chiedo preoccupata.
"No,tranquilla " risponde dandomi un bacio sulla testa.
"Come fai ad essere cosi popolare?" chiedo
"Gioco nella squadra di Basket,e sono il capitano.E poi non vedi quanto sono figo?Tutte le ragazze sono hai miei piedi,tipo ora pagherebbero per stare accanto a me" risponde.
"Io non ho nemmeno pagato." dico vantandomi,lui si lascia scappare una risatina.
Lo stringo di più a me e li do un bacio Sulla guancia.
Sorride e me lo da pure lui.

[...]
Finalmente sono arrivate le vacanze natalizie,e per me non c'è cosa più bella.
A parte per quest'anno: non andrò con La mia famiglia.
Ah e per quel giorno con Jorge,siamo ritornati la mattina grazie ad un anziano settantenne.
Bussano alla porta e mi avvicino.
"Salve,cerca qualcuno?" chiedo gentilmente.
"Martina?Sei tu?" chiede la signora portando la mano destra sua bocca.
"Si,scusi ma non so chi sia lei." rispondo tristemente.
"Sono Ana,la tua madrina.Non ti vedo da ormai più di 15 anni.Come sei diventata bella,mamma?Papà?" afferma e chiede Ana.
"Stanno bene.Ma..sei mia zia?" chiedo incuriosita.
"No sono la migliore amica di tua mamma,e lei mi ha messo come tua madrina." afferma.
Ci sediamo e parliamo un po di questi 15 anni,che non abbiamo passato insieme.
Wow,non mi ricordavo di lei.
Sento la porta aprirsi e sbattersi violentemente.
"Idiota fai più piano la prossima volta.Scusalo Ana lui è.."
Non riesco a finire di parlare che la voce di ana mi precede
"Jorge Blanco,mio figlio" risponde lei alzandosi.
Li va incontro e lo abbraccia forte.
"Oh..non lo sapevo" mi scuso con Ana che a sua volta mi abbraccia.
"È mia mamma se permetti" risponde Jorge facendomi staccare da Ana
"Il solito gelosone" risponde Ana.

ti ruberó il cuore,Stoessel.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora