4 - Iniziazione

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- E insomma, smettila di trascinarmi Aris! -
Disse seccato il ragazzo dai capelli scuri;
Dopo essersi accorti di essere in ritardo, il suo coinquilino l'aveva preso per il polso e se l'era trascinato dietro, in cerca della sala dove si sarebbe tenuta la famigerata cerimonia.
Jamie non aveva badato particolarmente al proprio abbigliamento, aveva indosso un paio di jeans scuri e stracciati, degli stivaletti e una maglietta bianca, semi-coperta da una camicia di flanella a quadri; non gli importava di quello che gli altri avrebbero pensato vedendolo.

Aris, al contrario, curava molto il suo aspetto, e per l'occasione si era vestito di tutto punto, con un'elegante camicia rosso scarlatto e dei pantaloni chiari che si abbinavano perfettamente.

Jamie aveva passato abbastanza tempo ad osservarlo per essere in grado di dire che il suo amico era, nonostante il suo carattere troppo apprensivo nei suoi confronti e il suo essere un po' logorroico, davvero un bel ragazzo.

- A cosa stai pensando testina? -
La voce del biondo lo riscuotè dallo stato di trance in cui si era chiuso
- mh? -
Fu l'unica cosa che riuscì a dire in quel momento, rimanendo spiazzato dalla domanda improvvisa; l'altro sospirando esasperato, gli sorrise e con un gesto della mano liquidò la propria domanda, come a dire: "no, nulla,lascia perdere"

Come entrarono nella sala, trovarono tutti gli altri ragazzi già riuniti ed intenti a parlottare fra di loro.

- Siamo così in ritardo? - sussurrò Aris all'orecchio del moro, che fece spallucce, non sapendo effettivamente che dire, neanche sapeva che ci sarebbe stata una cerimonia.

Intanto, nell'ala femminile del dormitorio

- El, smettila di farti tante paranoie ed esci di lì! - Emma era al limite della pazienza, erano passati ormai cimque minuti da quando la propria coinquilina aveva deciso di rimanere ferma in camera.

- No! Sicuramente ci sarà quel cretino di Jamie, e non ho la benchè minima intenzione di incontrarlo, richierebbe di non riuscire ad arrivare a domattina -

Una risata sincera propruppe dalla bocca della bruna
- Addirittura? Siamo così melodrammatici? L'importante è che tu non ti avvicini a lui, e poi vedrai come filerà tutto liscio -

- Solo per farti felice tesoro - con un sonoro sbuffo, la bionda si alzò dal letto, guardando di controvoglia il lungo corridoio che avrebbero dovuto attraversare per arrivare nel salone.

- Perfetto! - battendo le mani, ma Emma condusse la propria coinquilina nel salone centrale, dove videro arrivare in contemporanea Jamie ed Aris; prima ancora che Elettra potesse voltarsi e notarli, la bruna la trascinò via, in mezzo agli altri ragazzi.

- Ehi! Cos'è quest'improvvisa voglia di mescolarsi con gli altri? - disse la ragazza dai capelli colorati; l'altra fece una smorfia - Simpatica lei -

-Come sempre tesoro - e ammiccò.

Proprio in quel momento scese in sala un silenzio pesante come un macigno. Sid, il ragazzo che aveva parlato loro in piazza, mentre gli altri non guardavano, era salito sul palchetto in pietra, ed ora era lì a guardarli dall'altro in basso, soppesandoli con lo sguardo.

- Ormai penso che sappiate tutti che siete figli degli dei. Mezzosangue per la precisione, ovvero avete un genitore umano ed uno divino. Come penso abbiate notato, ognuno di voi ha impresso sulla propria pelle, ma in punti diversi, il marchio del proprio dio, o della propria dea. Quest' oggi voi siete qui per il vostro marchio; infatti, esso dovrà rimanere impresso sulla vostra pelle per sempre, e in secoli e secoli si è trovaro un solo modo per farlo restare...ed è un duello. -

#Spazioautrici

Ma buonsalve gente! Chi non muore si rivede!

Sappiamo bene che non aggiornavamo da un po', ma per farci perdonare abbiamo deciso di postare raffiche su raffiche di capitoli. Così speriamo di farci perdonare ♡

xoxoxoxo

-Fra e Giò

I figli del cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora