31 Dicembre 3214
Era una giornata come tutte le altre , i raggi del Sole illuminavano la camera di Emma , che, come al solito, era immersa in un sonno profondo.
Un'ombra scura,dall'altra parte della stanza, dormiva sul davanzale della finestra.
La bambina si svegliò di colpo e scese dal letto, appoggiando i piedi nudi sul pavimento, la vestaglia le scivolò dolcemente addosso coprendole le gambe bianche e sottili.
-Fratellone?- sussurrò lievemente, la parola risuonò nella stanza come un soffio di vento d'estate.
-Sì Emma?- il ragazzo le fu subito dietro
-Ti sei svegliata?- la bambina camminò sulle punte dei piedi, per non toccare troppo il pavimento, e si avvicinò allo specchio
-Jasper...perchè oggi mi sono svegliata presto?- l'ambiente intorno a lei si fece freddo, e il sole scomparì dietro alle nuvole cariche di pioggia
-Oggi è la fine dell'anno e ci sarà un test per te e per gli altri bambini della contea- Emma vide, nel suo riflesso, uno scintillio a lei estraneo, attraversarle gli occhi
-U...un test?-
-Esatto ,oggi verrete valutati in base alle vostre capacità- negli occhi della bambina si riusciva a scorgere il terrore -Jasper...m..a.. io non so fare nulla , non sono pronta...-
Il ragazzo la guardò, irritato -Te l'ho già detto, non devi fare nulla, loro ti faranno un piccolo esame e se passerai ti prenderanno in una Accademia per bambini speciali come te-
Emma sorrise felice, non le era mai capitato di sentirsi speciale e le sarebbe piaciuto molto -Quindi...io sono...speciale?- Jasper fece un sorriso sghembo -In un certo senso..sì-
-Ora...và a vestirti- disse severo. La bambina rise divertita e fece un piccolo saluto militare...come quello che si faceva migliaia di anni prima -Signorsì, signore!- e corse all'armadio, cercando qualcosa di carino da indossare.
Alla fine prese un vestitino rosa, tutto fiocchi e pizzo -Pensi vada bene?-
Nessuna risposta.
-Lo prendo come un sì- sorrise e si mise ad intrecciare i propri capelli in una lunga treccia laterale.
Jasper le si avvicinò di soppiatto, e le posò una mano sulla spalla delicata, facendola sobbalzare
-Questo è un piccolo regalo , ti porterà fortuna- poi Jasper sorrise per incoraggiarla a prenderlo
-Grazie fratellone- la bambina lo abbracciò e accettò il pugnale , era un 'arma raffinata, non ne aveva mai vista una così , non che lei ne avesse viste molte, ovviamente.
La lama era ondulata e sottile, con incisioni scure che la attraversavano, l'elsa era intarsiata con dettagli fatti in argento.
Jasper la prese in braccio e si incamminò verso la strada, uscendo dalla loro "casa"...se così si poteva chiamare il posto in cui vivevano.
Una piccola casa malandata , con i muri bianchi coperti di fuliggine e due finestre di fortuna che si affacciavano sul giardino ormai secco e incolto.
Appena uscirono, Emma vide il cavallo nero di Jasper, pronto ad aspettarli, già sellato. La piccola gli si avvicinò, quel cavallo era un mistero per lei.
-Fratellone...sei sicuro che vada bene salire su di lui?- il ragazzo sorrise e la prese in braccio, aiutandola a salire
-Si parte...tieniti stretta a me- Emma annuì, e cinse la vita del fratello, con le sue braccia fragili e sottili .
#spazioautrici
Allora...prima di tutto, grazie per aver iniziato a leggere anche un piccolo pezzetto di questa storia. Ve ne siamo infinitamente grate. Prima di tutto desideriamo presentarci:
Siamo due ragazze di 14 anni di nome Francesca e Giorgia, e il nostro sogno è di diventare scrittrici (e ballerine, ma questa è un'altra cosa).
Speriamo veramente che vi piaccia il nostro libro e vi auguriamo una buona lettura.
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I figli del cielo
Fantasy[IN REVISIONE] 31 dicembre 3214 In un mondo governato da Dei, un gruppo di venti ragazzi, dai diciotto ai vent'anni, viene reclutato ogni anno per assicurare la giustizia per conto degli Dei agli abitanti di Pangea. In ogni bambino alberga lo spirit...