Capitolo 3.

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Il mio cuore pompa ad alta velocità e il mio respiro è più che irregolare.

Sento ogni arto del mio corpo tremare e i muscoli irrigidirsi.

Sgrano gli occhi e cerco di prendere il controllo della situazione.

Smettila di fare la bambina penso ora sei una groupie, comportati da tale.

Sospiro con tutte le mie energie e cammino verso di loro.

Mi concentro sul mio aspetto, cercando di sembrare forte e disinvolta.

Porto il petto in avanti e mi passo una mano tra i miei capelli lunghi e mori, facendoli ondeggiare nell'aria.

Pochi passi.

Arrivata.

Ero davanti a loro.

- ciao - esclamo sollevando la mano destra in segno di saluto - sono Allison - comunico dando la mano a tutti i presenti e sfoderando un sorriso per ogni membro.

Calum.

Michael.

Ashton.

Mancava solo il biondo.

-uhm-borbotto spaesata.

-sono qui- annuncia una voce dolce, bellissima.

La sua voce.

Cerco di nascondere l'entusiasmo eccessivo e mi volto.

- Allison - ripeto porgendogli la mano.

- Luke - dice con volto serio.

Non capisco il perchè.

- questo lo so già - sussurro cercando di persuaderlo e farlo sorridere.

Solleva le labbra e le stringe in una riga.

Un sorriso di quelli falsi e tirati.

Si sta mordendo il labbro inferiore, giocherellando con l'anellino nero. Nessun segno di felicità.

Studio velocemente gli altri componenti.

Calum sta fissando un punto fisso a braccia incrociate.

Michael si sta sistemando i capelli.

Ashton sta strofinando il palmo della sua mano sul suo braccio muscoloso.

Sembravano tutti un po' infastiditi.

Probabilmente si aspettavano una ragazza perfetta e facile con cui divertirsi. Bionda con gli occhi azzurri.

Alta e magra.

Io avevo gli occhi verdi, i capelli mori.

Magra ma bassa.

Sembravo una bambina, nonostante avessi 18 anni.

Il loro comportamento mi scoraggia parecchio ma so che non posso permettere che accada: una groupie deve essere forte e decisa, non titubante e insicura.

Calum si sposta e va un po' in disparte con un signore in divisa. Guardia presumo.

Cerco di origliare, cosa che so fare molto bene, così mi avvicino senza farmi notare e riesco a cogliere l'ultima frase.

- Siamo in ritardo, andiamocene. Una basta e avanza. - sbotta Calum per poi tornare di fianco a Luke.

- Calmo, starà arrivando. - bisbiglia Luke all'amico.

Il comportamento di Calum è irritante e sto iniziando a perdere il controllo quindi mi allontano dal gruppo. Poggio la schiena sul muro e mi concedo un secondo per chiudere gli occhi e ingoiare la pillola amara. Non era di certo come me lo aspettavo. Era tutto strano. Loro erano strani.

Però si sa tutto cambia. Magari le cose si sarebbero risolte.

Faccio scivolare il mio corpo lungo il muro e mi siedo a terra. Trattengo le lacrime colme di nervoso e guardo in basso.

Una mano mi tocca il braccio. Alzo lo sguardo e trovo una testa riccia con una bandana fra i capelli.

Ashton.

- Qualcosa che non va?- chiede sollevando le sopracciglia.

- Calum - rispondo impulsivamente.

- Tutto questo non è stato deciso da noi e l'abbiamo presa male. Non è piacevole avere delle troie che ti girano intorno ogni secondo. - risponde.

- Troie? Mi stai dando della troia? - esclamo scattando in piedi.

- Sei una groupie. È questo che fanno tutte. - ribatte.

- Ciao ragazzi! - urla una voce femminile. Entrambi ci voltiamo e vediamo una ragazza magra e alta, i capelli biondo platino, avvinghiata a Luke. Poi a Michael.

- Calum. Lasciati dare un bacio! - dice con malizia, sporgendosi verso di lui.

- Prima di iniziare a lavorare dovresti dire almeno come ti chiami. - sputa con veleno.

- Brianna - risponde la bionda freddamente e voltandosi verso me e Ashton.

- Ora capisci cosa intendo? - chiede Ashton riferendosi al comportamento dell'altra groupie,

- Capisco perfettamente, ma ti assicuro che io non sono come lei. - conclusi.

- Vedremo - riesce a dire prima che Brianna si getti fra le sue braccia.

Si stacca e si avvicina a me.

- 1 a 0. Che la partita abbia inizio. - mi sussurra per non farsi sentire dagli altri. - È un piacere, compagna di gioco. - dice poi ad alta voce.

Non rispondo.

Non commento.

Torniamo dagli altri, in silenzio.

Come tutto il tragitto verso il jet privato.

La partita era iniziata: per Brianna vinceva chi riusciva a portarseli a letto tutti e più volte, per me vinceva chi riusciva a conquistare il loro cuore, la loro amicizia.

Era ora di modificare il significato di Groupie.





Groupie|Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora