L'aria in cucina è tesa, manco ci fosse la finale di master chef corea.
Mamma si rigira la foto tra le dita aspettando una mia qualche reazione o domanda.
-Io...in realtà non so cosa chiederti, quindi per favore, raccontami tutto dall'inizio o almeno da quello che credi tu sia l'inizio.- dico sputando parole tutto d'un fiato.
Mia madre punta gli occhi nei miei e sospira appoggiando la foto sul tavolo in modo tale che io la possa vedere.
-Beh, iniziamo col dire chi sono questi due bambini...- inizia mia madre, ma io subito la interrompo.
-La bambina sono io, non è così?-
Avevo abbassato gli occhi sulla foto mentre lei parlava, e dopo aver parlato ripunto gli occhi sul viso di mia madre per osservare la sua espressione. Mi guarda un attimo, poi annuisce piano e abbassa lo sguardo.
Faccio un sospiro e le faccio segno di continuare.
-Avevo una migliore amica al liceo, si chiamava Jin Kyong. Passavamo tutti i pomeriggi insieme al parco con altre ragazze a sbavare segretamente dietro a tuo padre e al suo gruppo. Così giurammo che se mai ci fossimo rincontrate nel futuro, dopo esserci diplomate e magari laureate, dovevamo andare a vivere nello stesso quartiere. E così fu! Prima di avere te con tuo padre cercammo una casa economica a lungo, e non trovandola Jin Kyong e suo marito ci avvertirono che la casa accanto alla loro era libera e cercava dei proprietari. Allora io entusiasta volli subito questa casa. Si sposarono e ci sposammo, facevamo cene su cene con i vecchi amici del liceo e i loro coniugi. Poi il 6 Gennaio 1994 loro ebbero un figlio, il bambino della foto...- si ferma un attimo sia per riprendere fiato sia per indicare il bambino della foto.
I capelli neri gli ricadono morbidi e setosi sulla fronte un po' sudata. Gli occhi chiusi e la bocca semiaperta fa capire a chi lo vede che sta dormendo profondamente. Ha un'espressione rilassata e sembra proprio che dorma beatamente.
-Ci fu una bella festa per la nascita del bambino...- si sofferma di nuovo per guardarmi. – Vedi tuo fratello da piccolo era una peste, quando il bambino di Jin Kyong si rivelò essere un bambino calmo e gentile verso tutti mi fece venire la voglia di un secondo figlio, sperando che la buona sorte mi avrebbe mandato un bambino o una bambina l'opposto di com'era tuo fratello, che non faceva che essere geloso delle attenzioni che mi rubava il bambino. Quando scoprii di essere incinta di te ero davvero nervosa, però purtroppo il mio desiderio dell'avere un bambino più calmo di Shou si rivelò alquanto impossibile. Piangevi sempre quando non c'era Jaebum, sempre. Quel bambino sembrava la tua cura. Io e Jin Kyong passavamo giornate intere insieme al parco con voi due piccolini. Andavate molto d'accordo, rare volte litigavate, forse perché eravate così diversi. - dice. - anche se quando lo facevate non vi parlavate per giorni. Lui era un bambino calmissimo e veniva preso di mira da alcuni bambini, ma tu sei proprio uguale a tua madre.- la risata di mia madre si propaga fragorosa in tutta la cucina. Sorrido, non posso far altro. – Andavi lì e ti facevi sentire da quei piccoli marmocchi che continuavano a dare noia a Jaebum. - fa una piccola pausa, andando avanti. -Pian piano che crescevate il vostro rapporto si rafforzava, e in men che non si dica eravate già al liceo. Jin Kyong si disperava ogni giorno perché il figlio non portava mai una ragazza a casa e pensava che sarebbe rimasto solo per tutta la vita. Io invece mi lamentavo perché te eri sempre in casa Im, ma come tu eri sempre a casa loro, anche a dormire, anche il ragazzo era sempre in casa nostra. Passavate le notti nel salotto al piano di sotto a giocare alla play o a guardare film. Quando eravate insieme l'aria intorno a voi si colorava sempre di colori sgargianti, avevate sempre il sorriso stampato in faccia.
Ho sempre pensato che voi due alla fine vi sareste fidanzati ma a quanto pare non è stato così...- sospira. Sta per continuare ma io la precedo.
-Ma? Si sono trasferiti per caso?- chiedo.
Lei annuisce piano, con un velo di tristezza, penso sia brutto perdere un amicizia tanto forte come era, da quel che ho sentito, quella di mamma e della sua amica del liceo.
-Si sono trasferiti per via del figlio, prima che tu avessi l'incidente.- afferma sospirando.
-Ecco perché non sapevo nemmeno dell'esistenza dei vicini...- dico a bassa voce, quasi in un sussurro.
-Da quando sono partiti, non li ho più rivisti, ne ci sono venuti a trovare.- dice con un filo di rabbia nella voce. -A parte quando tu ebbi l'incidente, che loro vennero a sostenermi, poi non sono più tornati a trovarci. Il ragazzo invece venne a farti visita più di una volta quando ancora te eri ancora in coma. Venne di corsa quando gli dissi che eri sveglia, non feci in tempo a dirgli...che...- noto un espressione insicura, quindi continuo io per lei.
-Che avevo perso la memoria.- dico appoggiandomi sui gomiti, con la testa fra le mani.
Penso un attimo a questo episodio, e come un treno mi passano veloci le immagini nella testa.
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Remember you • im jaebum
Romance-Annyeong haseyo.- dico formalmente squadrandolo da capo a piedi. Forse è qualcuno che conosco. Mi guarda ancora senza parlare per più di una ventina di secondi. Il che mi fa rabbrividire, ma sostengo lo sguardo. -Cos'è ora mi parli formalmente?- pa...