Credo che in questo momento sto andando a fuoco, sembro un fiammifero acceso.
Non per il fatto che praticamente quella che pensavo che stesse dalla mia parte mi ha praticamente buttato nel mezzo del salone, COMPLETAMENTE davanti al festeggiato e alla sua combriccola, ma per il fatto che TUTTI e ripeto TUTTI, mi stanno guardando in silenzio. Diamine, che imbarazzo.
Resto a bocca aperta per qualche secondo, poi prendo il coraggio di chiudere la bocca e mentre deglutisco pronta a salutare, il leader mi precede.
-Tu...-mi dice.-Sei?- dice.
In quel preciso momento il mondo mi cade addosso, non so che cosa fare, che significa chi sono? O mio Dio che gli rispondo? Non sono io quella che ha perso la memoria? Non mi aspettavo una reazione di questo genere.
Prima che possa minimamente pensare a cosa rispondere Jin Kyong mi viene in aiuto, affiancandomi e mettendomi una mano nella schiena, per sostenermi moralmente.
-Jaebum-shi, è HaNeul, non ti ricordi?-
L'interessato mi guarda e mi studia dalla testa ai piedi.
-Io...non la conosco.- dopo qualche secondo mi rendo conto di essere rimasta immobile e di non aver proferito parola per troppo tempo, quindi abbasso velocemente lo sguardo, sentendo i miei occhi iniziare a pizzicare e ad appannarmi la vista.
Non so cosa fare, ma l'imbarazzo che sto provando prende il sopravvento e la mia testa comanda i miei piedi fuori da quella casa il più velocemente possibile.Quando esco una ventata di aria gelida mi percuote la pelle scoperta dal vestito.
I piedi in quelle scarpe mi fanno male, quindi decido di toglierle.
Non so dove andare, in giro non c'è un' anima viva, mi sposto velocemente dal cancello, prendendo una stradina illuminata da qualche lampione e cammino a piedi nudi sull'asfalto freddo.
Sento il mascara e tutto il trucco colato sulle guancie per colpa di qualche lacrime che mi riga il viso che piano piano si sta seccando.
Maledico il giorno in cui ho scoperto tutta questa storia e il fatto di essere venuta.
-Stupida, stupida, stupida.- mi dico mentre mi metto a sedere sul marciapiede sotto un lampione che illumina un pezzo di strada.
Circondo le gambe con le braccia per evitare che il freddo mi divori viva e sto ferma per qualche minuto, qualche ragazzino passa davanti a me squadrandomi così male che penso di essere tipo un' aliena.
Mentre sto guardando un punto fisso vengo avvolta da una specie di coperta che copre tutto il mio corpo, compresa la testa.
Sbarro gli occhi, mi stanno rapendo? Oh mio Dio che faccio?????
-Ma che...?- mentre tolgo la coperta vengo fermata da una mano che afferra il mio polso.
-Non la togliere.- mi dice. Ha una voce tranquilla e calma che mi fa ridurre i battiti aumentati troppo velocemente.
Non la riconosco, ma non è una voce nuova.
-Perché mi hai messo una coperta addosso?- gli chiedo.
-Perché stavi morendo di freddo.- mi risponde.
-Non è vero.- dico, ma poi ci ripenso e stringo la coperta ancora più a me. –Ok, diciamo che stavo solo un po' tremando.- ammetto. -Grazie mille.-
Scoppia a ridere, una risata calorosa e molto tranquillizzante, come un farmaco benefico.
-Mi dispiace per quello che è successo prima. Sai Jaeb..-
-Non mi interessa, perché dovrebbe interessarmi? Ho solo perso parte del mio tempo per una cosa inutile come questa, io pensavo...- non riesco a continuare, perché si forma un nodo alla gola e sono costretta ad asciugarmi una lacrima birichina che scende verso la mia bocca.
Il ragazzo misterioso non proferisce parola, arrivo a pensare che se ne sia scappato.
Sono in decisa se togliere la coperta, ma ho paura che se lo faccio il tizio se ne scappi davvero. Dopo qualche minuto di silenzio di tomba sento la sua mano che accarezza la mia schiena, questo è la goccia che fa traboccare il vaso.
Le lacrime cominciano a riformarsi sui miei occhi e ad una ad una cadono sul mio viso.
Nascondo la faccia tra le mie gambe e piango silenziosamente, mentre il ragazzo mi accarezza la schiena incoraggiandomi a sfogarmi.Siamo restati a sedere in silenzio per oltre mezz'ora, quando per un motivo di mancanza di ossigeno mi tolgo la coperta per respirare.
-No! NON LA TOGLIERE!- urla il ragazzo accanto a me.
Troppo tardi, perché sto già inquadrando la sua faccia.
-PARK JINYOUNG?- urlo coprendomi la bocca e strabuzzando gli occhi.
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ANNYEONG!
Sono tornata, DAVVERO.
Lo so che questo capitolo è MOLTO MOLTO corto, but,
ho avuto un'ispirazione e quindi ho scritto qualcosa.
Giuro che aggiorno presto con un capito più lungo
per farmi perdonare della troppa assenza.
Intanto beccatevi questo.
P.s.
GRAZIE MILLE PER I COMMENTI LASCIATI
MI RENDETE LA PERSONA PIU' FELICE AL MONDO.P.p.s
Commentiamo il debutto degli NCT U,
sto IMPAZZENDO e JUNGKOOK non mi sta aiutando con tutte queste foto
da uomo maturo ok!!!!
LUI E' ANCORA UN FETO CHE HA BISOGNO DEL LATTE!!!!
Ok, ho finito con questo sfogo-sclero.
Ciao bellezze/i,
con affetto,-jinosauro
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Remember you • im jaebum
Storie d'amore-Annyeong haseyo.- dico formalmente squadrandolo da capo a piedi. Forse è qualcuno che conosco. Mi guarda ancora senza parlare per più di una ventina di secondi. Il che mi fa rabbrividire, ma sostengo lo sguardo. -Cos'è ora mi parli formalmente?- pa...