VI

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Sono in bagno, seduta sul water.
Mi guardo attorno ed è tutto deserto e questo mi provoca un deja vu.

Dopo qualche secondo in cui sono spaesata mi rendo conto che questo bagno è il mio bagno.
Poco dopo appaiano due figure.
Una bambina con i capelli bagnati è seduta su uno sgabello e dietro di lei c'è una giovane donna che le sta asciugando i capelli con il phon.
Riconosco subito le due.
La bambina sono io e l'altra è la signora dell'altro sogno, presumo sia Jin Kyong.
-Haneul i tuoi capelli hanno un buon profumo!- dice la donna.
-Ahjumma, i tuoi di che cosa profumano?- chiede la bambina.
La donna si abbassa verso sinistra.
-Annusa, Haneul.-
La bambina si gira verso la donna e con delicatezza le prende una ciocca di capelli e se la porta al naso.
-Buonissimo! Sa' di pesca!- dice quasi urlando la bambina.
-Mh, una volta te lo presto.- dice la donna.
La bambina annuisce contenta e torna sorridente a guardare lo specchio,
mentre la donna le asciuga con cura i capelli.

Quando mi risveglio ho un mancamento d'aria, mi succede spesso, dopo che ho sforzato molto la mente.
La donna si è staccata da me e mi guarda con una espressione preoccupata.
La guardo in volto. E' davvero una bella donna.
Ha lo stesso chignon che aveva nel sogno, o meglio, del ricordo del parco, ma i suoi capelli sono un po' invecchiati, la sua pelle anche, qualche ruga qua e la' compare sul suo viso.
-Jin Kyong...- dico felice. Sorrido e anche lei sorride, dopo di che ci riabbracciamo.
-Come sei cresciuta Haneul! Sei bellissima!- sorride. -Vieni entra.- mi invita.
Quando entro nel giardino rimango esterrefatta dalla bellezza in cui mi trovo.
Il giardino è tutto curato nei minimi dettagli. La siepe è ordinata e molto alta, per via della privacy, ci sono qualche albero di ciliegio qua e la, spogli.
Qualche secondo dopo che sono entrata in casa vengo assalita da un cane molto grande, ma riconosco subito la razza, è un Bovaro, la mia razza preferita.
Mi gironzola attorno scodinzolando e mostrando la sua lingua rosa.
Mi abbasso e lui mi salta nel grembo, e lo accarezzo.
-Si chiama Hermione, ed è una femmina.- mi dice Jin Kyong.
Riguardo il cane e lo chiamo.
-Harry Potter?- dico senza pensare.
-Jaebum lo adorava.- si lascia sfuggire guardando il cane.-abbiamo anche un gatto, si chiama Ron.- ridacchia.
-Oh...io...non lo sapevo.- dico.
-Diciamo che non lo ricordi.- mi difende. E' vero, non ricordo.

Riguardo il cane e lo chiamo.
Subito mi risponde abbaiando e gli sorrido accarezzandogli la testa.
Mi alzo e mi guardo in torno, la casa è veramente grande.
Mi trovo in soggiorno, un enorme soggiorno illuminato da una grande finestra che da sul giardino.
Ci sono due divani in pelle rosso scuro per un totale di cinque persone.
Davanti ad essi c'è un mobile in legno che riprende il parquet con sopra una televisione a schermo piatto di ultima generazione. Accanto ad esso c'è una libreria, molto grande anche essa.
Mi avvicino, mi piace guardare cosa tiene la gente nella libreria.
Scruto tutti i libri: ci sono delle enciclopedie, dei romanzi e varie altre cose.
Nello scaffale di sotto, all'altezza del mio bacino ci sono alcune foto.
Mi accovaccio sulle ginocchia e rimango di sasso.
C'è la stessa foto che ho trovato nel libro di mia madre, però in formato più grande.
Accanto ci sono foto di famiglia, ce n'è una recente, di qualche anno prima.
Noto che non sono in questa casa, è una casa più piccola, gli arredamenti sono diversi.
-Quella è stata scattata nella casa vecchia, quella accanto alla tua.- dice Jin Kyong, che ora si trova accanto a me.
La guardo e le sorrido.
-Immagino tu voglia sapere di Jaebum. Vieni ti offro una tazza di tè e ne parliamo.- dice per poi alzarsi. La seguo in cucina e apro la bocca stupefatta.
La cucina è immensa, i mobili sono tutti rossi scuri uguali al colore del divano e di acciaio.
Nel centro c'è un tavolo in legno di colore nero, con sei sedie uguali attorno.
Mi fa cenno di sedermi e così faccio.
Mi levo lo zaino e il giubbotto.
Lei mette l'acqua potabile in una ciotola e la mette a scaldare sui fornelli.
Mentre l'acqua si riscalda prende una scatola in legno e la mette sul tavolo.
Ci sono vari infusi.
-Scegline uno.- dice aprendo la scatola.
Ci saranno tipo venti diversi tipi di infusi.
Scruto ogni colore tirando su quasi tutte le bustine, fino a quando non tiro fuori una bustina nera con una pesca nel mezzo. 'Thè nero alla pesca.' Recita la scritta sul davanti.
Quando glielo porgo, lei sorride.
-Sapevo che sceglievi questo.- dice con un sorriso nostalgico.
Sorrido a mia volta.
-Sto ricordando.- dico. -Ho solamente qualche ricordo per ora. Infatti il medico mi disse che piano piano avrei riacquistato buona parte della memoria, ma sarebbe stato un po' faticoso, è vero, quando ricordo sforzo molto la parte del mio cervello che ho lesionato nell'incidente.- dico. - Per ora ho ricordato quando andavamo al parco, e il profumo alla pesca dei tuoi capelli quando ero piccola, e quando io e l'altro bambino...Jaebum dormivamo insieme.- dico, sentendo un po' di calore all'altezza delle guancie.
Lei annuisce e finisce di preparare il thè, facendosi anche per se un thé alla menta.

Remember you • im jaebumDove le storie prendono vita. Scoprilo ora