Capitolo 3

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Hermione stava andando verso la Sala Grande. Il corridoio era vuoto perchè era piuttosto presto per la cena. Girato l'angolo vide due figure in fondo al lungo corridoio. Mentre si avvicinava riuscì a distinguere una chioma rossa a lei molto famigliare. Il ragazzo in questione era allegramente avvinghiato a una ragazza che Hermione non aveva mai visto. Probabilmente una Corvonero. La Grifondoro si mise a correre con le lacrime agli occhi e quando fu abbastanza vicina al rosso gli mollò uno schiaffo in pieno viso. Lui cercò di rimediare all'accaduto ma non era possibile perchè Hermione era già andata.

Come previsto dalla ragazza nella Sala Grande non c'era quasi nessuno a parte alcuno ragazzi del primo anno e ovviamente il biondino seduto al tavolo di Serpeverde che la fissava. Probabilmente si era accorto che Hermione aveva gli occhi lucidi di pianto ma non si spiegava il motivo. La stava guardando e dai suoi occhi si capiva la domanda che si poneva: Che è successo Mezzosangue? Hermione cercava in tutti i modi di non guardarlo ma si sentiva degli occhi puntati addosso.
Finito di cenare Hermione, con gli ochhi amcora lucidi si diresse verso la Torre di Grifondoro per prendere i libri e cambiarsi. Verso le 19:50 era già nella Stanza delle Necessità ad aspettare Malfoy.

Alle 20:00 Draco era ancora nella sua stanza. Si era comletamente dimenticato della punizione della McGrannit. D'un tratto gli venne in mente un flash. Quella sera doveva incontrarsi con la Granger nella Stanza delle Necessità. In fretta e furia corse fuori dai sotterranei con i libri di pozioni sotto il braccio.
Finalmente aprì la porta della stanza ed entrò. Hermione lo stava per aggredire di domande ma lui la precedette:" Cosa è successo oggi? Ti go vista piangere in Sala Grande."

Hermione era a dir poco stupita dalla domanda di Malfoy e il ricordo di quella sera le tornò alla mente. "Nulla Malfoy! Non sono comunque affari tuoi. Sta zitto e ascolta le ripetizioni!" Si girò ma Draco le prese il braccio facendola girare. Erano vicini, troppo vicini. "Si che sono affari miei dato che per i prossimi nove mesi praticamente dovremo stare assieme sempre, quindi dimmelo e non fare storie." Di nuovo le lacrime mimacciavano la piccola Grifondoro. Riuscì a raccontare a Draco della serata ma senza che le lacrime non le scendessero sulle guance. "Avanti Granger é solo un Weasley. Puoi avere molto di più di lui." Erano ancora troppo vicini così Hermione senza dire nulla si allontanò da lui verso la scrivania.

La lezione della Granger è stata abbastanza carina, pensò Draco, ma ora toccava a lui fare da insegnante e non aveva la minima idea di come fare così propose alla ragazza una pausa.
Lei era esausta dalla lunga giornata e di andò a stendere sul divano davanti al caminetto acceso. Malfoy fece lo stesso. Pochi minuti dopo Hermione si era addormentata e Draco se mise a fissarla. Era veramente attratto da quella ragazza. Sembrava un angelo. Ma che dici è una Mezzosangue! Tu sei un Malfoy! Devi odiare le persone come lei!
No, non poteva. Lei era troppo bella. Scacciò quei pensieri impuri e svegliò Hermione dal sonno strattonandole il braccio. "Ancora cinque minuti mamma." Sussurrò lei. "Non sono tua madre Sanguesporco." Gli faceva male ma doveva farlo. Per il nome della sua famiglia.
La ragazza scattò a sedere e incontrò gli occhi freddi di Draco che la fissavano. "Direi che per oggi può bastare così." Disse Draco. "S-sì. Certo. A domani Draco."
"A domani, Hermione." l'aveva chiamata per nome. Finalmente ci era riuscito. Si allontanò verso il suo dormitorio pensando alla ragazza che aveva appena lasciato e lei fece lo stesso.

Save me ~ DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora