Capitolo 5.

272 37 24
                                    

•CAMBIAMENTI•

Charlotte's pov.

La scuola è perfetta, la mia nuova amica di banco lo è ancor di più.
Tutto è straordinariamente magnifico tranne per quel cafone di Milik, Melik come diamine si chiama.

Sono ancora agli inizi e già mi sta antipatico.

«Ketty, toglimi una curiosità... Ma quel cafone fa così con tutte le nuove arrivate?»

«Si, anche con le "vecchie arrivate"» ridacchia. «Ma una in particolare... Sai, amica con benefici

Amica con benefici? Cosa significa? Forse non ho capito bene.

«Amica con benefici?» ripeto confusa.

«Si, guardala sta appena andando da lui.» indica una ragazza dai capelli neri-rossi(?) più bassa di me.

La vedo mentre "tocca" il Malikino(?) di Malik.

[HAHAHAHAHAHAHAHA OKAY, LA SMETTO]

Mi si crea una smorfia di disgusto in faccia e Ketty ci ridacchia su questo.

«Tranquilla Charl, adesso andranno via per un'ora.» dice ridendo.

Poco dopo, vedo che le sue parole hanno successo, vanno via dalla mensa.

Spalanco gli occhi e poi riporto lo sguardo su Ketty. Lei ride nel guardare la mia espressione.

«Dimmi che andranno a verniciare i recinti.» rido.

Ketty ride insieme a me ma poi si blocca.

«O magari a rasare le pecore! Beh-Beh!» rido a crepapelle mentre Ketty ha lo sguardo fisso dietro di me.

Con il sorriso stampato sulla faccia, finalmente mi volto.

Cavolo.

Malikino è qui!

[HAHAHAHAHAHAHA STO MORENDO HAHAHAHAHAHA]

Avete presente quella sensazione di quando venite beccati a fare qualcosa che non dovevate fare? Ecco, provo quella sensazione di "sgamo" improvviso.

«Sykes, andiamo insieme a riverniciare i recinti e a rasare le pecorelle? Ci divertiremo moltissimo. Sai, a patto che tu sia la pecorella smarrita...» dice ridendo.

«Vai a quel benedetto paese.» dico rigirandomi verso Ketty.

«Dai andiamo! Ti divertirai un botto! O meglio dire, una botta!» ride più forte, alzo gli occhi al cielo per la stupidità di questo idiota.

«Possibile che pensa solo ed esclusivamente a quello?» dico a Ketty.

Lei fa spallucce.

«Fidati, ci farai abitudine alle sue stupide parole. » sbuffa.

Adesso mi si è seduto accanto.
Madonna, perché?!

«Ci sono altri posti liberi, non venire a rompere le scatole proprio qui grazie.» dico.

«Non credo sia tuo il banco sai, non vedo scritto "Sykes" da nessuna parte.»

Sbuffo e mi alzo dal banco.
Lo sento crepare dalle risate. Impossibile, è fottutamente irritante.

Ketty mi segue fino fuori.
«Io non ho idea di come funzionino qui le scuole, ma quando terminano le lezioni?»

«Beh, fino a pochi anni fa c'erano i dormitori così avevamo l'opportunità di studiare e dormire direttamente qui, ma li hanno chiusi per ristrutturazione. Le lezioni terminano fra un'ora.» mi sorride.

«Sia ringraziato il cielo!» ridiamo entrambe.

«Dimmi, ti sta antipatico?»

«Chi?»

«Malik?»

No, tranquilla. Lo ucciderei direttamente se solo potessi.

«No, guarda mi è davvero simpatico!» rido alzando gli occhi al cielo.

«Davvero?» si ferma.

«Credi davvero che mi stia simpatico quel demente?»

Ridiamo entrambe ed entriamo nell'aula di anatomia. Per fortuna oggi, nessuno dei professori ci ha assegnato compiti .

'Na gioia, finalmente.

--

La città potrebbe starmi anche antipatica, ma il panorama che si mostra alle vetrate della mia camera è davvero mozzafiato.
Adesso sono circa le 21:14 ed ecco come si presenta il panorama.

Da quando sono qui ho imparato che gli americani amano mangiare nei fast food, amano sopratutto lo sport e ho notato che qualcuno ama sfottere le ragazze appena arrivate

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Da quando sono qui ho imparato che gli americani amano mangiare nei fast food, amano sopratutto lo sport e ho notato che qualcuno ama sfottere le ragazze appena arrivate.

Dio santo come mi sta antipatico. Spero venga bocciato anche l'anno prossimo, così non lo vedrò almeno nella mia classe.

Spero solo che domani non mi rompa le scatole. Perché potrei mandarlo veramente a male; perché diamine mi arriva il ciclo.

Perché sono nata donna?! Sono così privilegiati quei dannati ragazzi e si prendono anche la briga di rompere le scatole alle ragazze. In una prossima vita, vorrei nascere maschio, stop.

La situazione, attualmente è abbastanza strana; sono sdraiata come una balena spiaggiata sul letto mentre scrivo ad una mia amica italiana. Annette.
La mia migliore amica.

*E niente, Christian è cambiato parecchio da quando sei andata via.* scrive.

Cosa?

*Cosa intendi dire?* rispondo.

*Beh, dall'inizio di Settembre non ha intenzione di studiare, ha iniziato a fumare e a frequentare cattive compagnie. Ci crederesti se ti dicessi che ieri ha preso 2 a matematica?*

Impossibile, Christian non prenderebbe mai un 2 in matematica era il primo della classe! Non frequenterebbe mai cattive compagnie. Fumare? Lui non si azzardava nemmeno a pensare il tabacco.

*Spero sia solo uno scherzo di pessimo gusto.*

*Non ti sto prendendo in giro, Charl, sto dicendo la pura verità... Anzi, non volevo arrivare a dirti anche questo ma, frequenta diverse ragazze ogni giorno.* risponde.

Ma chi sarebbe, Christian in versione Malik?

Cosa diamine c'entra adesso quello lì? Stupida mente che mi distrae.

*Vedo che si è dato alla "Vida Loca" dopo la mia partenza. Con me ha definitivamente chiuso.*

*Non so che altro dirti Charl, ti ho detto quello che sta succedendo a Venezia ahahaha*

*Non preoccuparti, resti sempre la mia migliore amica anche a distanza.* non abbandonerei mai la mia migliore amica, anche se a separarci sia la distanza.
Mi manca moltissimo, ormai è da mezzo mese che non la rivedo.

Spero un giorno possa ritornare in Italia.

Dalla Parte Sbagliata {Z.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora