Capitolo 10.

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~LA LEZIONE~

«Signorina Sykes, la prego stia attenta!» mi richiama la professoressa.

«Mi scusi.» le rispondo.

Oggi ho un gran mal di testa, temo che forse avrò l'influenza a fine settimana. Beh colpa dello sbalzo delle temperature.
Qui in America una settimana piove e diluvia, l'altra invece é soleggiata e molto calda.
Anche le condizioni meteo hanno il ciclo.

Oggi Ketty è assente, così mi ritrovo in paranoia totale... Per lo più oggi ci sono due ore di diritto. Non credo di farcela.
Non riesco a star attenta alla lezione, ormai questa giornata è andata.

Quel lama di Zayn invece sembra stia partecipando alla lezione. Stranamente oggi ha deciso di studiare.
Questi sono i miracoli.

A quanto vedo, gli piace Diritto. Chissà magari potrebbe pensare alla costituzione prima di infastidire qualcuno.

«Ragazzi adesso accenderemo il tele schermo. Per chi avesse problemi li dietro, venisse avanti. Sono stata chiara?» esclama la professoressa.

Bene, di male in peggio. Cosa dovremmo vedere? Obama? Si, certo.
Fantasticamente interessante.

Sbuffo sistemando la testa sulle mie braccia. E pensare che siamo soltanto alla prima ora di diritto, dannazione.

Tutte le luci vengono spente, le tapparelle tutte chiuse. Ad illuminare la nostra classe è soltanto il tele schermo il quale sta trasmettendo un filmato sul diritto e sulla costituzione.

Sbuffo ancora una volta e socchiudo gli occhi.
Magari con questo buio nessuno mi potrebbe vedere schiacciare un piccolissimo riposino... Solo per cinque minuti... Non disturberò nessuno, giuro.

Pian piano tutto attorno a me sembra svanire, i suoni dissolversi lentamente... Sto per addormentarmi, finalmente.

«Signorina Sykes!» urla la professoressa.

Sobbalzo e apro velocemente gli occhi.
Dov'è il buio? Hanno riacceso le luci mentre il filmino è in pausa.
L'intera classe mi sta guardando divertita e qualcuna ridacchia pure, giudicandomi.

«Si?» dico stiracchiandomi. «Oh, mi scusi professoressa.» mi riprendo immediatamente abbassando lo sguardo, imbarazzata al culmine.

«Forza, si sieda avanti! Accanto a Malik!» urla rossa in faccia dalla rabbia.

«No!» diciamo all'unisono io e il lama di Zayn.
Gli lancio occhiatacce e lui fa lo stesso. É guerra aperta questa, Malik.

«Qui sono io la professoressa e solo io posso dare ordini, chiaro?!»-riprende ad urlarmi contro-«Forza Sykes, vada da Malik!» mi ordina severa.

Sbuffo e, costretta, obbedisco.
Mi siedo accanto a quel odioso spregiudicato, ma staccando il banco di circa un metro. Lontano da quel lama, si.

«Allora non abbiamo capito? Signorina vuole una notificazione oppure una chiamata a casa?» urla stridula la professoressa riattaccando il banco.

Okay, giuro che adesso potrei ammazzarla questa. Di botte, sante botte. A bancate in testa, una dietro l'altra.

Sbuffo silenziosamente cercando di non perdere il controllo.
La professoressa inizia a fare una ramanzina a tutta la classe prendendo come esempio me.

Calma Charlotte, calma...

Le luci, per mia fortuna, vengono ancora una volta spente.
Il filmato riparte.

«Se ricominci ad addormentarti, ti prendo a quadernate in testa. Così per soddisfazione.» mi sussurra Zayn.

Mi volto verso di lui e sfodero il mio infallibile e affidabile gesto: un bel medio alto.
Mi ignora dopo aver annuito.

Stupido secchione dei miei stivali! Gli mancano soltanto gli occhiali da vista.
Si crede esilarante o divertente. Cosa che non è affatto!

Decido di ignorarlo completamente, per salute del mio sistema nervoso. Mi sistemo comodamente a braccia a conserte sul per il banco, poggiandoci subito dopo la testa sopra.

«Ti ho avvisata.» sussurra ancora una volta vicinissimo al mio orecchio.

Dannazione che rompi scatole di prima categoria!!

«Taci!» sussurro in mia risposta alzando leggermente la voce.

Alza gli occhi al cielo e poi sbuffa. Beh sbuffasse quanto volesse a me non importa!

Anche se la nostra classe è apparentemente buia e illuminata solamente dalle luci sfocate del tele schermo, qualche volta lo becco mentre mi guarda. Nulla di strano, ma é inquietante.
Per caso é un maniaco sessuale o roba simile?

Volto velocemente la testa e lo ribecco ancora una volta a fissarmi. Ma adesso non ne posso più eh.
«Vuoi un autografo, per caso?» dico infastidita.

Mi ignora guardando altrove e sbuffando. Stupido.
Adesso sarò io a prenderlo a quadernate in faccia se lo ribeccherò a fissarmi.

Però mi sorgono dei dubbi... E se fosse realmente un maniaco sessuale? Oddio, non oso immaginare. Chissà a quali piani malefici sessuali sta programmando per me.
Chissà che diamine gli passa per quella testa malata?!
Non voglio nemmeno saperlo, perché non mi interessa. Ma neanche un po'.

Lo vedo mentre scrive qualcosa sul diario.
Bene, la curiosità a mille. Sembra essere così concentrato a scrivere quella nota sul suo diario.
Devo ignorare, non mi importa. Curiosità vai a quel benedetto paese...

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Mancano soltanto 20 minuti e poi potrò tornare al mio posto e finalmente via da questo maniaco sessuale. Finalmente, dopo tante occhiate lanciate di nascosto e sistema nervoso rovinato posso finalmente tornare a star seduta sola.

Va in bagno. Ecco, finalmente un po' di pace.
Il mio sguardo si blocca velocemente sul suo diario. Lo prendo e scorro tra o giorni vuoti.
Dannazione, l'apparenza inganna veramente! Per quanto possa essere stato concentrato prima, non ha neanche scritto i compiti per i giorni futuri.
Ingamba il ragazzo.

Scorro verso la fine del diario, nelle note.

"Più o meno 38. Taglia S. Nella perfetta media." Che diamine significa?
Per caso sono le taglie di un manichino?
Ho ragione, forse è veramente un maniaco.
Ma non avrei mai immaginato che fosse un maniaco dei manichini.

Lo vedo entrare in classe e metto tutto a posto, fingendo di non aver fatto nulla.
Chiudo gli occhi per non dare nell'occhio.

Sento una lieve pressione in testa e mi volto subito.
«Ti avevo avvertita.» Zayn fa spallucce sorridendo e, se non fosse per la professoressa posseduta, lo prenderei a bancate in testa.

«Poi vedremo.» minaccio e lo sento ridacchiare.

Dalla Parte Sbagliata {Z.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora