Capitolo 15

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•Dai, non può essere!"•

Per tutta la serata ho cercato di ricordare tutti i nomi degli amici di Niall.
Per lo meno le ragazze sono abbastanza tranquille e i ragazzi abbastanza iperattivi.
Ma una cosa non riesco a capire bene, come mai le ragazze qui sembrano essere così pettegole? Non per giudicare a prima impressione, ma vedo che mi guardano e parlano sottovoce.

Lo so, sono ancora ossessionata dal mio passato dovrei farmelo passare ma è quasi impossibile. Cercherò di reprimere almeno queste sensazioni.

"Charlotte, allora come ti sembrano?" Mi sussurra Niall a poca distanza dell'orecchio.

"Sembrano simpatici." Cerco di nascondere il vero.

"Lo sapevo, con me puoi stare tranquilla. Sai le ragazze sono un po pettegole ma sicuramente fra meno di trenta minuti circa verranno a parlare con te... Sembra strano, ma sono abbastanza diffidenti quando si tratta di una nuova ragazza, sopratutto se non fa parte di questo continente" scherza mentre rimango allibita.

"Ah, quindi sono proprio così? Io pensavo mi stessero sparlando alle spalle." Rido per la mia stupidità.

"No tranquilla, vuoi qualcosa?" Offre.

"A patto che io paghi per conto mio" ribadisco.

"No, oggi mi sento generoso. Mi riterrei offeso se solo tu ti azzardassi a pagare per conto tuo." Sorride mentre si allontana per andarmi a prendere qualcosa.

Sorrido tra me e me; quanto può essere così simpaticamente infantile?
Ultimamente l'irrefrenabile voglia di tornare in Italia è stranamente passata, d'altronde stare qui è quasi bello.
Certo, devo adattarmi però apprezzo la mentalità degli americani, la loro simpatia...eccetto qualcuno ma va bene.

Spesso mi chiedo se qualcuno, al di fuori da qua, sente la mia mancanza. Chissà se a qualcuno manco, chissà se mi ritengano ancora loro amica in Italia.
Su questo potrei solo farmi enormi domande, ma le risposte a riguardo non sono certe.

" Ei Charlotte, giusto?" Una voce abbastanza titubante interrompe i miei pensieri.

"Ei si ciao!" Rispondo voltandosi verso essa.

"Piacere sono Hannah".

"Piacere mio!" Sorrido e la vedo rilassarsi.

"Allora, ho sentito che sei nuova in tutti i sensi qui! Come mai sei venuta qui?" Mi chiede mentre si sposta su un gradino e accende una sigaretta.

Come mai sei venuta qui?
Eh già, bella domanda me lo chiedo anch'io...

"Ho dovuto inseguire mia madre e la sua passione, perché odio vederla triste." Dico e lei rimane sbalordita.

"E non sei triste? Triste per aver lasciato tutto lì, in Italia?" Mi guarda.

Ormai sto diventando indifferente, ecco tutto Hannah...

"È normale essere tristi, dopo aver passato mezza esistenza in Italia per poi trovarsi qui senza conoscere bene il posto e le persone. Mi sto abituando un po' a tutto dato che è diverso." Sospiro guardando altrove

"Cosa è diverso?" Chiede.
Per quanto estranea possa essermi Hannah, sembra che mi stia capendo.
Sembra che qualcuno dopo anni, mi stia capendo davvero.

Mentre sto per rispondere, un rombante rumore di una moto mi impedisce di parlare.

Dai, non può essere.

Dalla Parte Sbagliata {Z.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora