-Io sono il Maestro, e voi siete nei guai.- ci fu altro silenzio mentre l'uomo si alzava in piedi e scrutava le due ragazze rannicchiate a terra. Il cosiddetto "Maestro" fece una smorfia, seguita subito da una risata maliziosa. -Che diamine hai da ridere!?- chiese Alice con un tono tra il sorpreso e lo spaventato. Il tipo si zittì, continuando però a sorridere, crudele: -Davvero mi state chiedendo cosa ho da ridere? Ma guardatevi, voi umani...siete patetici. Le vostre vite durano un battito dei miei cuori, a confronto-. Sara non poté tollerarlo oltre: la sua vita stava andando a rotoli nel giro di pochi minuti, e quel...quel "Maestro" stava pure a deriderle, chiamandole "umane" come fosse un insulto! La ragazza si alzò in piedi, stringendo la padella -Ma chi ti credi di essere!? Il primo ministro della Gran Bretagna, forse!?- il Maestro non batté ciglio davanti alla faccia furente della ragazza -In effetti, ad essere sincero, devo dire che ho ottenuto la carica con dei voti più che meritati, bambinetta.- rispose divertito. Alice intanto si era alzata in piedi, ancora confusa dalla strana apparizione del tipo...non appena aveva toccato l'anello era spuntato fuori dal nulla, e lei proprio non riusciva a spiegarselo. In più quell'uomo parlava come se fosse di un altro mondo...e forse lo era davvero, per quanto le riguardava. -Ed ora...- disse il Maestro -per quanto mi riguarda, qui abbiamo finito, dunque permettetemi di stermin...- entrambe le ragazze sentirono la pelle accapponarsi non appena l'uomo iniziò l'ultima parola, ma Sara non rimase inerme.
Il rintocco che fece la padella quando si schianto' contro la faccia del Maestro fu probabilmente sentito da mezza Londra. Alice rimase paralizzata dalla sorpresa mentre il poveraccio si afflosciava per terra.
-Oh mio Dio! Sara lo hai ucciso!!- esclamò sbigottita dalla prontezza dell'amica, che di solito non brillava per intuito.-No,l'ho solo spadellato.- rispose l'altra fieramente.
-Ma Alice, che è successo!?- Domandò Sara-Non lo so, è semplicemente saltato fuori dal nulla quando ho toccato l'anello!-
-Ma come è possibile?-
-Non lo so-
-Ma chi era, poi!?-
-Non lo so!- rispose la ragazza
-Ma...-incominciò di nuovo l'amica ma venne subito interrotta
-TI HO DETTO CHE NON LO SO!!- urlò Alice, ormai sull'orlo di una crisi isterica.
Ma la lite delle due ragazze venne interrotta da un rumore familiare: quello del campanello che suonava. Alice e Sara si scambiarono uno sguardo preoccupato. Chiunque fosse alla porta, stava attendendo. -Vado io. Tu rimani qui e fai silenzio, chiaro?- disse infine Alice scendendo le scale. "Oddio" era l'unico pensiero che le venne in mente mentre apriva la porta.
-Salve!- Ad attenderla sulla soglia c'era un uomo. Aveva i capelli sparati per aria ed era vestito di blu con un cappotto lungo e marroncino, e sorrideva in maniera a dir poco sospetta. Gli occhi castani scintillavano dietro le lenti degli occhiali -Salve...lei..lei chi è?- rispose Alice evidentemente nervosa. -Oh, be' io sono il Dottore, e sono qui per ispezionare quest'edificio per ordini del primo ministro- spiegò mostrando alla ragazza la carta psichica. -Ehm..signore, questo foglio è bianco- rispose la ragazza un po' divertita (o meglio,incuriosita) da quell'uomo. -Be', si, si è bianca hai ragione- rispose quello preso un po' alla sprovvista. Alice gli sorrise -Cosa vuole?-. Il Dottore la guardò, sistemandosi gli occhiali sul naso -Un anello. Argentato e verde, lo hai visto, vero? Il TARDIS mi ha portato qui quando ho agganciato il segnale- disse indicando una cabina blu della polizia che risiedeva dall'altra parte della strada. Più quell'uomo parlava, meno Alice ci capiva, ma a quanto pare era il proprietario dell'anello. Quell'incubo sarebbe finito ben presto. -Si, in effetti ha ragione...ho trovato quell'anello in un vicolo...se è suo, può pure riprenderseli, sia lui che il tizio- Il Dottore, che fino a quel momento aveva prestato attenzione al cielo stellato, la fissò dritto negli occhi -Hai..hai detto "tizio", per caso?- domandò preoccupato. -Alice annuì. -Proprio così...Dottore- quello si tolse gli occhiali e la prese per le spalle -Non l'avete provocato, vero?- -Ehm...era importante?- chiese Alice fissandolo. Il Dottore schizzò nel portico e salì velocemente le scale, seguito alle calcagna dalla ragazza. -Signore! Cioè, Dottore, cosa sta succedendo!?-
-Ti salvo la vita, a te e agli altri umani su questo pianeta!!- esordì alla fine entrando di colpo nella camera e spaventando Sara
-E lei chi è!?- sbraito' la ragazza sollevando la padella sul piede di guerra -Tranquilla Sara, non ci farà del male! Si chiama Dottore, ha detto che può aiutarci, o perlomeno darci spiegazioni!- le racconto' Alice, inducendola ad abbassare la padella alzata minacciosamente. Intanto il Dottore si lasciò sfuggire un gemito, e si accasciò sul divano, prendendosi la testa tra le mani. -Dottore, va tutto bene?- domandò Alice guardandolo apprensiva -No.Non va per niente bene. I miei timori peggiori si sono avverati- disse con voce strozzata guardando il Maestro, ancora svenuto sul pavimento. -Allora lo conosci?! Ma si può sapere chi siete voi due? Ti avverto, fai un passo falso e io...- sbottò Sara stringendo il manico della padella. Il Dottore guardò entrambe le ragazze e fece un cenno amichevole con la mano -Tranquilla, non sarà necessario. E ora mettetevi entrambe comode. Abbiamo parecchie cose di cui parlare-
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Doctor Who: tales of two Timelords and half
FanfictionQuesta è la mia prima fanfiction in assoluto, scritta in collaborazione con due mie amiche, spero vi piaccia....ed ora....Allonz-y!!! Due normali ragazze orfane, una passeggiata nel centro di Londra, un Signore del Tempo e una serie di eventi che ri...