Capitolo 5

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Il Maestro guardò il Dottore,vagamente a disagio, ma i suoi pensieri vennero interrotti da una voce, giovane e sconvolta.

-No.-

Entrambi i signori del tempo si girarono, e videro Alice in piedi, all'inizio del corridoio.
La ragazza indietreggiò lievemente, poi si voltò e corse nella camera.
Prima che il Dottore o il Maestro potessero
fare qualcosa, quella aveva già sbattuto violentemente la porta. -Perfetto. Veramente PERFETTO!- sbottò il Maestro tirando un pugno al corrimano di metallo, mentre il Dottore si accasciava sulla consolle, passandosi una mano tra i capelli. -Non era così che doveva andare.-
Il Maestro lo fissò rabbioso -Non era che doveva andare!? NON ERA COSÌ CHE DOVEVA ANDARE!?- gli urlò addosso
-Non puoi permettersi di programmare un cosa del genere, idiota!- il Dottore lo guardò in faccia, indignato dall'insulto
-Programmare?! Io non stavo programmando!
Volevo solo darti la possibilità di riunirti a lei
senza atterrirla!-
Questo sembrò far infuriare ancora di più l'altro, facendolo arrossire
-Già! SENZA ATTERRIRLA!! E poi le racconti che sono alieno, che ero primo ministro e che ho sterminato un decimo della popolazione terrestre!! Grazie, Dottore, sei davvero un genio!!-
I due signori del tempo erano sul punto di prendersi a randellate, ma vennero interrotti da una Sara a dir poco offesa, furiosa, indignata....e un altro centinaio di altre cose.

-Sta piangendo. Alice. Sta. PIANGENDO!!-

Quell'affermazione non sembrava troppo sconcertante, ma dall'espressione di Sara si poteva dedurre il contrario.

-Ed...è grave?-

Domandò il Dottore con voce flebile mollando il colletto del Maestro.

-Dieci anni passati in orfanotrofio insieme a lei e non l'avevo MAI vista così! A sei anni si è INCHIODATA per sbaglio la mano al muro con la sparapunti...e comunque non era ridotta in questo stato!-

Sibilo' inferocita la ragazza gesticolando verso la camera, sotto gli occhi dei due uomini. Sara sospirò e si fece calma in una maniera inquietante. -Ora, o uno di voi due va a parlarle, oppure vi assicuro che non avrò bisogno di una padella per farvi male.- poi si mise seduta in maniera prepotente e continuò a fissarli.
I due si guardarono per un po', imbarazzati dalla situazione, poi il Dottore diede un colpetto di tosse:
-È tua figlia...-

-Nemmeno sapevo di averne una!- replicò l'altro

-Si, ma ora lo sai...andiamo, vai da lei- lo spronò l'amico con una pacca sulle spalle.
Il Maestro si avviò verso il corridoio, biascicando qualche imprecazione e entrando nella camera.
-Dottore, davvero lui...voglio dire, non mi sembra il tipo da "famigliola felice"... Alice è davvero..- chiese Sara, rimasta da sola con il Dottore, che le rispose gentilmente: -Sono stupito quanto te...ma forse una seconda chance è tutto ciò di cui ha bisogno-

* * *
Il Maestro fissò la figura rannicchiata sul letto, prese un respiro e si sedette accanto a lei. Ci fu un silenzio quasi soffocante, in cui si sentivano solo i respiri del signore del tempo e della ragazza.

-Mi dispiace...-

-Non è vero.-lo interruppe quella con voce spezzata

Il Maestro si voltò verso Alice, che teneva ostinatamente la testa bassa tra le ginocchia.

-Non sapevi nemmeno della mia esistenza fino a poco fa.Come può DISPIACERTI per una persona di cui non sai niente?-

Il Maestro degluti' prima di parlare. -Io...pensavo che tua madre...sai lei voleva tanto un bambino...-
Alice si alzò in piedi e si voltò a guardarlo con gli occhi pieni di lacrime e rabbia.
-Vedo!! Voleva così tanto un bambino da abbandonarlo nel primo orfanotrofio che le capitava, no!? Quindici anni, ad aspettare QUALCUNO. Qualcuno che potesse almeno sforzarsi di volermi bene...e poi arrivi TU.- Rise sprezzante, mentre le lacrime le scorrevano giù per il viso.

-Cosa c'entro io, scusa!? Io ero morto fino a poco fa, lo sai!- sbottò il Maestro, vagamente ferito.

-Appunto! Saresti dovuto rimanere morto! Non saresti mai dovuto tornare, e io sarei...- si interruppe, come se si fosse ricordata qualcosa.
-In ogni caso, non mi importa. Resta il fatto che io sono rimasta sola per troppo tempo, okay? E tu, che piombi giù dal cielo per salvarmi, per portarmi a casa...mi sembra tutto troppo semplice-

-E cosa c'è di sbagliato?- Domandò il signore del tempo che avrebbe appellato la situazione in tutt'altro modo che "semplice".

-E' sbagliato perche' la vita non è mai semplice...soprattutto per una come me.-

Ci fu un attimo di silenzio. Poi il Maestro sentì qualcosa allo stomaco.

-Ahi!- gemette a denti stretti

-Che ti succede ora?- chiese la ragazza quasi annoiata.

-Tranquilla, non è niente. Solo un po' di nausea- disse appoggiandosi all'armadio e respirando a fondo.
Alice lo guardò, poi gli si avvicinò: -Stai tremando. E sei pallido.- -Ti ho detto che non è niente- ripeté il Maestro con veemenza, ma la ragazza era già sparita in corridoio.
-Dottore, il tuo amico non si sente bene!- la sentì chiamare, e dopo un po' arrivò il Dottore, armato di tutto punto di cacciavite sonico. -Non ti senti bene?- domandò quello al Maestro, che intanto era ancora appoggiato all'armadio.
-Sto bene- rispose quello scocciato da tutte quelle attenzioni, ma il Dottore lo ignorò, scannerizzandolo con lo strumento. Tutti trattennero il fiato sospeso, mentre il Dottore esaminava i risultati del cacciavite.
-Oh no.- disse quello e sulla stanza calò un' ansia quasi soffocante
-Ti prego, dimmi che è un "Oh no" positivo- mugulo' il Maestro, che aveva ripreso un po' di colore.
L'altro signore del tempo li guardò preoccupato -È tutt'altro che positivo: sei entrato in sovraccarico.-
Alice lo guardò interrogativa -In che senso sovraccarico?-

-L'anello era programmato per assorbire il DNA umano di Lucy, ma tu sei un'incrocio, un signore del tempo e un' umana allo stesso tempo, ed il tutto è naturale. Perciò quando hai toccato l'anello hai inviato non solo il DNA umano, ma anche quello da signore del tempo...- spiegò gesticolando il Dottore prima di venire interrotto da un'Alice nervosa

-Falla corta, Dottore! Cosa succede se è in sovraccarico?-

Il Dottore la guardò preoccupato e disse in tono solenne: -Be', semplice. Se non troviamo una maniera per stabilizzarlo...temo proprio che rimarrò l'ultimo signore del tempo in vita-

Doctor Who: tales of two Timelords and halfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora