Nel giro di un'ora erano tutti pronti per la missione. Tutti pronti per quello che sarebbe potuto essere un suicidio: il Dottore infatti aveva spiegato loro che avevano solo una possibilità, perché il TARDIS non sarebbe potuto tornare sulla loro stessa linea temporale.
Alice ascoltava della musica per rilassare i nervi. Probabilmente per lo stesso motivo, Sara stava svuotando la busta dai marshmallows rimasti. Il Dottore invece era troppo impegnato a manovrare il TARDIS, per rilassarsi. Il Maestro invece stava in un angolo a guardare la figlia.
Non si era mai accorto di quanto somigliasse a Lucy...
-Promettimi che la proteggerai, Dottore-
L'altro lo guardo', colto alla sprovvista dalla richiesta.
-Potresti farlo te, no?--Non mi fido di me stesso. E poi sei sempre stato te quello bravo a salavare la gente. O sbaglio?- lo rimbecco' quello con freddezza, e il Dottore annuì.
-Ora vai da lei, però. Potrebbero essere gli ultimi momenti che passi con lei- gli consigliò tornando tra i cavi della macchina.
A quel pensiero il Maestro strinse i pugni e andò vicino alla ragazza, senza dire niente.Poi domando':
-Che musica ascolti?--Oh, David Bowie... E' uno dei miei cantanti preferiti-
Calo' di nuovo il silenzio, essendosi esaurito l'argomento. Quella guardò il padre per un attimo e poi parlò, vedendo che non c'era nessun'altro ad ascoltare se non lui.-Fanno male, vero? I tamburi.-
Quello non rispose subito.
-Si.- le disse alla fine -Non smettono. Mai. Non ho mai capito il perché.-
-Magari sei speciale. Per il Dottore di sicuro lo sei...siete gli ultimi due rimasti.
Da quanto tempo li senti?-Il Maestro stavolta la guardò in faccia. -900 anni circa- Alice si voltò di scatto, con gli occhi lucidi: -Quindi non smetteranno?- ma il padre non stava prestando attenzione a quello, quanto alla figlia. Troppe domande, gli aveva fatto. Troppe. Implorò che quello che pensava non fosse vero. Non lo avrebbe sopportato.
-Cosa volevi dirmi in cucina?- le domandò con la voce vagamente incrinata. La ragazza si voltò verso di lui, con gli occhi azzurri che oramai raccontavano la verità, senza bisogno di parole.
Il Maestro le sfilo' le cuffiette dalle orecchie, senza smettere di guardarla, e sentì gli occhi inumidirsi.-Tu li senti.-
Alice abbassò lo sguardo annuendo.
-Non volevo che ti sentissi in colpa per me.-gli spiegò, ma non riuscì ad aggiungere altro che venne avvolta dalle braccia del Maestro.-Piccola sciocca...soffrire da sola e' l'ultima cosa che devi fare, chiaro?- le disse quello con tono di rimprovero stringendola a sé
-Senti da che pulpito viene la predica...- lo rimbecco' lei, con una risata malinconica.
-Voi due che vi abbracciate...siete stranissimi e dolcissimi allo stesso tempo.- mugulo' Sara riportando i due con i piedi per terra. Sia il signore del tempo che la ragazza si voltarono a guardarla, esasperati.-Ma che...Sara! Non rovinare certi momenti così!- la rimproverò il Dottore, poi si rivolse al Maestro.
-È ora di andare.-* * *
-Sara, te andrai con Alice. Maestro, tu invece verrai con me- disse il Dottore -...ma prima dovrete indossare queste- e mise davanti a loro delle tute spaziali completamente bianche, fatta eccezione per delle luci verdi vicino al casco. -Belle tute, Dottore!- esclamò Sara infilandosi la sua tutta contenta.
-Dove te le sei procurate?- domandò il Maestro. Lo sguardo del Dottore si incupi' come se si fosse ricordato qualcosa di brutto. -In una biblioteca- rispose poi. Il Maestro lo guardò sospettoso, ma poi lasciò correre.
-Cosa sono queste luci verdi, Dottore?- domandò Alice infilandosi il casco. -Sono comunicatori. Allora...sapete bene cosa bisogna fare, no?--Ci infiliamo nei condotti del gas...- cominciò Alice
-...e guardiamo attraverso le tapparelle...- continuò Sara
-...e la prima coppia che trova il siero, avverte gli altri...poi il resto si vedrà.- concluse il Maestro.
Il Dottore sospirò, teso.
-Allora andiamo.-* * *
-Accidenti...pensavo che strisciare fosse più semplice- si lamentò Sara mentre avanzava nel condotto, con Alice che le stava davanti. Il Dottore e il Maestro invece avevano preso la strada opposta alla loro.
-Certo che te e tuo padre ve la intendete bene, no?-
Alice continuò a guardare avanti a sé: -Suppongo di si...è diverso da come lo immaginavo--Come lo immaginavi?-
-Idiota, pieno di boria e....decisamente molto più psicopatico- disse un po' divertita.Sara sghignazzo'.
-Tua madre era fortunata-
Alice si bloccò di colpo, e l'amica si prese una pedata sul casco.
-Che intendi dire con "fortunata"?-Be', le capita tra capo e collo quel bocconcino di tuo padre, alieno e primo ministro, la sposa, la fa diventare regina del mondo e quando lei le chiede "perché non facciamo un bambino?" lui risponde "perché no? Siamo i padroni di tutto, in fondo!"-
Alice trovò l'imitazione della voce del Maestro così ridicola che non poté trattenere una risata.
-Okay, forse era fortunata...comunque gli ha sparato-
Sara fece un sobbalzo dalla sorpresa -COSA!? E PERCHÉ?!-
Alice sospirò :-Non lo so, e....aspetta un attimo! Hai chiamato mio padre BOCCONCINO prima!?--Si-
Alice si voltò verso l'amica, che era diventata tutta rossa
-Però preferisco il Dottore... Sembra più affidabile, e anche lui è molto carino.-disse quella scherzosa.-Ma ha novecento anni!- ribatté Alice
-Novecentosei, per l'esattezza!- ribatté il Dottore. Entrambe le ragazze si fermarono, convinte di aver sentito male -TU puoi sentirci!?-
-Si, e pure io! È una frequenza a circuito chiuso, possiamo sentirci a vicenda in qualsiasi momento... E comunque Sara, io non parlo in quella maniera, e sono un'uomo sposato- disse il Maestro, con l'aria di uno che ha appena colto in flagrante il suo peggior nemico.
-Cavolo...- disse quella sprofondando nella tuta per l'imbarazzo.
Il Dottore rise: -Credo che questa missione sarà più divertente del previsto!-
Alice si bloccò di botto e guardò in una tapparella. Nella sala sottostante c'era una teca sorvegliata, e conteneva una fiala di liquido rossastro. -Ragazzi. Quadrante 83, sezione 5. Abbiamo trovato il siero-
Il Dottore fece un sospiro.
-Bene, vi raggiungiamo, e dopo...si comincia.-
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Doctor Who: tales of two Timelords and half
FanficQuesta è la mia prima fanfiction in assoluto, scritta in collaborazione con due mie amiche, spero vi piaccia....ed ora....Allonz-y!!! Due normali ragazze orfane, una passeggiata nel centro di Londra, un Signore del Tempo e una serie di eventi che ri...