Capitolo 6

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-Ti senti meglio?- domandò Sara sedendosi vicino al Maestro.
-Be'...- cominciò quello con una smorfia -La testa mi fa ancora male, ma è per un altro motivo...- disse scompigliandosi i capelli con una mano. Sara annuì con la testa -I tamburi, vero?- Il Maestro la guardò sbigottito, ma quella gli spiegò : -Il Dottore ne ha parlato a me e Alice. Ma per il resto come va?-

-Visto e considerato che probabilmente morirò entro pochi giorni, devo dire che sto bene-

-In realtà mi riferivo al rapporto con Alice- precisò quella.
Il Signore del tempo la guardò

-Allora va uno schifo- rispose abbassando lo sguardo, e la ragazza lo guardò, inclinando vagamente la testa.

-Ma non importa.- disse lui
-È solo una persona in più che mi odia-

Quello si alzò e fece per uscire dalla stanza, ma Sara si frappose tra lui e la porta
-Non dirmi che ti sei arreso! È tua figlia, non puoi lasciare che ti odi e grazie tante!-
Il Maestro rimase bloccato davanti alla determinazione della ragazza. -Sai che potrei inceneriti se volessi, no?- la mise alla prova, e per un attimo vide la fermezza della ragazza vacillare, ma solo per un momento. -Si. Ma lei è la mia migliore amica, e voglio che vada d'accordo con la sua famiglia.-
Il Maestro stava per replicare, ma un gorgoglio sommesso lo fermò. Sara si mise in ascolto, poi balzò indietro atterrita -Non stai per vomitare, vero!?- il signore del tempo la guardò indignato, ma poi si rilassò: -Tranquilla, ho solo una fame da lupi. Vado a sgranocchiare qualcosa.- le disse mentre si avviava in cucina. Appena entrò vide sul piano cottura un vassoio con una quindicina di tramezzini dentro. Il signore del tempo si guardò intorno circospetto, poi allungò la mano verso un tramezzino, e...
-Noooo!!- il Dottore gli si lanciò addosso con uno scatto felino e lanciò i tramezzini in aria, per poi tirarsi su con fare soddisfatto Il Maestro intanto annaspava contro il frigo per lo spavento: -PORCO RASSILON!!! MA SEI IMPAZZITO!?- l'amico lo ammonì con lo sguardo -Non puoi mangiare quello che ti pare e piace, o accellererai il processo di sovraccarico!!-
L'altro inarco' le sopracciglia -E allora cosa devo mangiare scusa tanto?- - Zucchero-
Il Maestro cominciò a ridere a quella risposta -Ahahahah!! Davvero...dovrei mangiare solo ZUCCHERO!!??- Ma il Dottore non stava ridendo.
-Oddio. Non stavi scherzando?!-
L'altro signore del tempo lo guardò divertito, poi tiro' fuori qualcosa dalla dispenza e glielo lancio' :-Ecco qua. Spero ti piacciano.- Il Maestro afferrò il pacco volante, e quando abbassò lo sguardo, ciò che vide lo sconvolse nel profondo.

Marshmallows.

MARSHMALLOWS.

-Mi prendi in giro vero?- disse il Maestro con una voce che fece trasparire una leggera voglia di ammazzarsi. Il Dottore si limitò a fare una risatina e ad uscire dalla stanza.
Così il primo ministro rimase solo con il pranzo. In effetti si costrinse ad ammettere che i marshmallow rifilatigli dal Dottore non erano male.

-Ehi-

Il signore del tempo si voltò e vide Alice; la cosa lo sorprese, ma cercò di non darlo a vedere.
-Ehi, come va?-

-Bene- rispose quella, vagamente imbarazzata, prima di parlare di nuovo -Mi dispiace-
Il padre a quell'affermazione rimase con un marshmallow bloccato a mezz'aria.
-Come?-

-Mu dispiace...tu non potevi sapere niente di me, di mamma, eri solo...ecco...-

-..morto?- suggerì l'altro.

-Si, appunto- sorrise Alice

Il Maestro fece un sorrisetto imbarazzato, e le porse un marshmallow, che la ragazza mangiò di gusto.

-Come mai...voglio dire, perché adesso sembri aver cambiato idea?- domandò il signore del tempo fissandosi la punta delle scarpe.
La ragazza ingoiò il marshmallow e attese un poco prima di rispondere, quasi stesse cercando le parole giuste.

-Se questi saranno veramente i tuoi ultimi momenti...vorrei soltanto...vorrei che fossero belli. E poi credo di averti giudicato troppo in fretta...per quanto tu possa essere psicotico ed egocentrico-

-Grazie!-

-E poi...forse, c'è qualcosa che non ti ho detto...- continuò la ragazza con un colpetto di tosse.
Il Maestro sollevò subito lo sguardo e la fissò negli occhi azzurri.Dal tono della ragazza doveva essere importante.
-Cosa?-
-Io....- la figlia aveva appena aperto bocca quando Sara si materializzò nella stanza, tutta emozionata.
-Il Dottore! Forse ha trovato una soluzione!-
Alice e il Maestro sorrisero e dissero all'unisono:-Davvero?Fantastico!-
Sara li guardò smielata, con un sorrisetto malizioso sulla faccia -Aaaw che carini! Parlate pure in contemporanea!-
I due si guardarono vagamente a disagio, poi seguirono Sara in sala comando dove il Dottore li aspettava davanti ad un monitor.
-Credo di aver trovato ciò che fa al caso nostro- sullo schermo comparve l'immagine di una fiala contenente un liquido rossastro. Il tutto era incorporato a quella che sembrava una macchina per iniezioni.

-Il siero di Basclev. Una cura miracolosa per ogni tipo di malattia o malessere generale. È in grado di ricostruire istantaneamente ogni cellula danneggiata nel corpo e di riequilibrare alla perfezione le funzioni vitali.-
-Quindi, in sostanza, è perfetto per i nostri scopi!- sopraggiunse Alice entusiasta, ma venne subito riportata con i piedi per terra dal padre: -...ma non sarà affatto facile da prendere, vero Dottore?-
Quello si tolse gli occhiali e annuì. -I Bascleviani sono noti per essere creature ottuse, bellicose e aggressive. Inoltre la base in cui si trova il siero è nel bel mezzo di una guerra civile.-

-Ma...se saremo abbastanza furbi, prudenti e scaltri, riusciremo ad ottenerlo senza problemi- disse Sarà
Ci fu un attimo di silenzio, poi il Dottore parlò, rivolto alle due ragazze. -Allora...ve la sentite?-

Alice li guardò: Sara, la sua migliore amica. Il Dottore, l'eroe della situazione. Il Maestro, la sua famiglia. Poi proclamò, divertita:

-Un pericolo mortale ad ogni angolo, una guerra civile e degli alieni che ci faranno a pezzi al primo sgarro.Cosa stiamo aspettando!?-

Doctor Who: tales of two Timelords and halfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora